Gaetano Di Meglio | L’ultima fascia. Francesco Del Deo, ieri e l’altro ieri ha vissuto 48 ore di “fasciste”, quella sindrome che ha colpito il sindaco di Forio e che, scommettiamo, Del Deo ci metterà parecchio tempo prima di poterla superare.Nonostante il risultato schiacciante di Stani Verde, nonostante la sonora sconfitta, nonostante l’ingresso in consiglio comunale nelle fila della minoranza e con un candidato a sindaco sconfitto, Francesco Del Deo ha ritenuto giusto dover presenziare, con tanto di fascia tricolore, sia alla Giornata del Mare con il presidente Mattarella e il ministro Musumeci, sia alle celebrazioni di Santa Restituta a Lacco Ameno. Un gesto che non è passato sotto silenzio e che è stato criticato da parte di molti.
Le ultime due uscite pubbliche di Francesco Del Deo con la fascia da sindaco sono state, davvero, la chiusura peggiore che potesse fare il sindaco uscente. Un gesto fuori luogo, irrispettoso della volontà del popolo di Forio. Irrispettoso del voto e, soprattutto, irrispettoso di Stani Verde. Un sindaco eletto che, con anticipo, ci aveva detto che non sarebbe stato a Santa Restituta perché non ancora proclamato.Il gesto di Francesco Delo è un gesto abusivo. Uno sfregio al sindaco eletto, un modo per irriderlo, forse, ma che segna solo la cifra di un sindaco che ha perso smalto e stile. Un gesto che, volendo, sarebbe stato meno abusivo e meno grave se a vincere le elezioni di domenica 14 e lunedì 15 sarebbe stato Pasquale Capuano. Chissà, a quel punto, forse, si poteva anche pensare che il sindaco uscente avesse vinto le elezioni, che c’era l’accordo con il suo candidato sindaco ancorché non ancora proclamato, ma la verità è che a sindaco di Forio è stato eletto l’avversario, quello dell’altra parte.
Il sindaco sconfitto ha voluto “godere” di altri due giorni della fascia? Ha voluto rimarcare il suo titolo ancora un po’? Con quale scopo? Con quale fine? Per ricavarne quale vantaggio?La verità è che con questo doppio gesto Francesco Del Deo ha offeso il popolo di Forio. Ha ignorato la lezione che è arrivata dalle urne e, purtroppo, ha dato la prova finale della lontananza dalla realtà. Una realtà che lo ha bocciato senza appello, che lo ha relegato sui banchi della minoranza.E da queste due apparizioni non possiamo che collegarci ad un’ulteriore e piccola analisi del voto di Forio. Francesco Del Deo ha dilapidato l’intera maggioranza. Si è ridotto dall’avere tutto a fare i conti con Mimmo Loffredo e Mario Savio. Il resto è pampuglia.
Tre liste di piccolo calibro elettorale e che hanno cancellato la storia di Forio degli ultimi 10 anni. Una storia fatta sì di grandi errori e di grandi polemiche, tuttavia, anche una storia che aveva creato anche tanto movimento e tanta clientela.Una storia che, per l’ennesima volta, si è trovata a cancellare la sua classe politica. E questa volta non c’è voluta neanche la magia di Antonio Trofa a sbagliare tutto. Non è stata la campagna elettorale a servire il ben servito alla classe politica degli ultimi dieci anni. È bastato il sindacato di Francesco Del Deo.La maggior parte dei consiglieri comunali sono scomparsi “insalutato ospite” e gli assessori si sono disciolti come neve al sole.
I suoi maggior esponenti si sono tirati indietro quasi a non voler essere protagonisti dell’ultimo sfregio della storia di Forio.Il tutto mentre il sindaco in carica ha continuato a combattere da solo fino all’extra time. Fino a due giorni dopo sperando che la proclamazione arrivi più lontano possibile. Un triste sipario che cala sulla storia del sindaco Francesco Del Deo che, invece, avrebbe meritato un’altra uscita. Magari con più stile. Magari con più rispetto per il popolo di Forio, per le sue scelte, per le sue indicazioni, per il suo verdetto