Il Real Forio non si ferma e continua a lavorare in vista della prossima stagione sportiva. La parola d’ordine è riscatto, dopo la deludente annata chiusa con una salvezza – obiettivo minimo l’estate scorsa – conquistata attraverso lo spareggio. Migliorarsi è l’intenzione della società che ha già dato il via ad una serie di riconferme, tra cui quella di Mario Sogliuzzo, pronto ad indossare la casacca biancoverde per la terza stagione consecutiva. Il presidente Luigi Amato ha fatto un punto sui lavori, iniziando la sua intervista proprio sul blocco dello scorso campionato che proseguirà la sua avventura al Calise
Parte con un buon pezzo del passato il nuovo Real Forio. Abbiamo visto la conferma dei giocatori bandiera e la conferma di Mister Sanchez. Cominciamo da qua.
“Ci basiamo sulla buona base che abbiamo creato l’anno scorso e con i giocatori che erano in linea con il progetto futuro della struttura. Abbiamo confermato Bruno, Tomasin, Cabrera, Pistola, abbiamo confermato il nostro capitano Mario Sogliuzzo e nei prossimi giorni ce ne saranno altri, poi stiamo lavorando per rafforzare quel reparto che l’anno scorso ci ha dato qualche problema: quello avanzato dove siamo stati un po’ in difficoltà. Siamo decisi nel mercato in quel settore del campo per avere un attacco più efficace. Diciamo un attacco stellare (ride, ndr)”.
Mister Sanchez, però, è stata la prima conferma. Mi sembra di capire che c’è un rapporto che si va consolidando
“Il mister, oltre ad essere un bravo tecnico, è una persona molto cordiale, con cui si può parlare e che soprattutto ascolta le opinioni altrui. Pur avendo le sue idee e il suo stile di calcio, è sempre pronto a confrontarsi con gli altri, il che è un pregio. Abbiamo la possibilità di discutere non solo di calcio, ma anche di molti altri argomenti. Lui è uno che dialoga con tutti e ha un rapporto splendido. Credo che abbiamo creato una situazione molto bella ed è molto apprezzato sia dai tifosi che da noi, che lo consideriamo quasi un Foriano perché è molto gradito alla piazza”.
In merito invece ai nuovi arrivi che sono stati comunicati e che hanno un richiamo locale, ovviamente per chi segue il calcio a Ischia, sono due nomi che in qualche modo rafforzano anche il legame con il territorio e mi riferisco a Francesco Chiaiese e a Pierangelo Pesce. Due figure che fanno anche spogliatoio e piazza
“Sono molto contento. Questa è una bella notizia, perché per me è importante valorizzare il territorio e penso che sia Francesco Chiaiese, che è un simbolo di Forio e un ragazzo competente ma soprattutto orgoglioso di essere foriano, sia Pierangelo Pesce, che ha fatto bene con le altre squadre dell’isola, sono due professionisti prima di tutto, che possono apportare molto, ma rafforzano anche il legame con il territorio, perché danno una forte identità a quella che è la nostra realtà”.
Il Forio dell’anno prossimo vedrà tantissimi isolani praticamente in organico e questo è un altro aspetto importante perché magari non l’abbiamo citati prima quando abbiamo parlato delle riconferme, però aver confermato Chicco Arcamone, Antonio Di Costanzo, Mario Sogliuzzo, Mario Pistola va anche in questa direzione
“Il nostro obiettivo è di valorizzare l’identità isolana, perché ritengo che nessuno come chi vive sull’isola possa avere lo stesso senso di appartenenza al Progetto isola. Naturalmente, cercheremo anche di inserire qualche elemento dalla terraferma, ma quest’anno vogliamo puntare su un prodotto isolano che ci possa dare più forza nell’esprimere l’ideologia isolana. In questi tre anni abbiamo fatto varie valutazioni e siamo arrivati alla conclusione che i calciatori isolani possono probabilmente trasmettere quel senso di identità che chi viene dalla terraferma non può darci. Il calciatore di Ischia avverte davvero il peso della responsabilità della squadra e può dare quel qualcosa in più dal punto di vista della grinta”.
L’altro aspetto importante restando in prima squadra e poi dopo magari ci spostiamo un attimo, è l’aspetto under. Avete anticipato i tempi e quest’anno vi troverete con degli under con qualche annetto di esperienza. Sembra quasi strano a dirlo, però quest’anno gli under sono 2006 e il Forio ne ha preparati diversi di 2006…
“Questa osservazione è molto giusta e devo dire che questa è stata una priorità per il direttore Milanese e per Esposito, che hanno fatto un ottimo lavoro con la Cantera negli anni passati. Ora abbiamo dei giocatori che sono under solo per età, ma che in realtà non lo sembrano. Mi viene difficile pensare a Castagna, Di Meglio e Peluso come under, ma questo è un vantaggio perché ci permette di avere una squadra con dei giocatori che devono essere schierati come under ma che in realtà hanno una grande esperienza e possono giocare bene anche in Eccellenza senza nessun problema, visto che hanno giocato in categorie superiori negli ultimi due anni e quest’anno sono in rosa”.
Dopo il famoso play out con il Pomigliano, il Real Forio ha vissuto un’aggiunta di emozioni con l’Under 19 che ha fatto ben mostra di sé
“Hanno disputato un’ottima Coppa Campania e anche un buon campionato under 19. Hanno fatto una bella figura. Sono arrivati ai play off ma hanno avuto un po’ di sfortuna nella Coppa Campania anche se credevo che potessero andare avanti fino alla fine. Purtroppo il loro cammino si è fermato in modo inatteso a causa di una partita difficile a Montemiletto, il 2 giugno, in una trasferta molto complicata. Bisogna anche considerare che molti ragazzi avevano disputato il campionato di Eccellenza fino al playout e quindi avevano accumulato stanchezza fisica e mentale che si è fatta sentire nelle ultime partite della Coppa Campania. Comunque siamo molto soddisfatti del percorso fatto, mister Volo ha svolto un grande lavoro con la 19 e siamo molto fieri della nostra Under”.
Quest’anno però mister Volo va in prima squadra
“Sarà comunque il mister dell’under 19 e sarà uno dei due collaboratori di mister Sanchez”
Che in qualche modo mi sembra d’aver capito abbia rinunciato a qualcuno dei suoi?
“Ha rinunciato sì, ma è stata sicuramente studiata. Il Mister ha compreso che volevamo dare un’identità isolana a quella che era la struttura e lo staff tecnico e quindi il mister, con saggezza, ha dato disponibilità ad accogliere nello staff due isolani doc che sono, appunto, Francesco Chiaiese e Pierangelo Pesce”.
Presidente, in tutto questo avete provato a parlare con il Comitato per garantirvi che ci sia un campionato un po’ più decente. L’anno scorso abbiamo vissuto un campionato completamente indecente e falsato, a prescindere dalle partite perse o vinte, dalle decisioni assunte proprio dal Comitato
“In realtà, il confronto non è stato diretto, ma il Comitato conosce la situazione e sta lavorando sui dettagli per evitare di ripetere i problemi dell’anno scorso. Purtroppo, finché non si prenderà una decisione importante, come richiedere delle fideiussioni o delle garanzie che assicurino la regolarità del campionato, saremo sempre in questa condizione. Quest’anno basterà ancora la semplice iscrizione e non ci saranno forme di garanzia come in serie D e questo potrebbe portare a degli scenari negativi come quelli già visti. Però so che il Comitato sta cercando di trovare delle soluzioni alternative per garantire lo svolgimento regolare quindi attendiamo impazienti le decisioni che dovrebbero essere annunciate nel primo comunicato utile con tutte le indicazioni per la prossima stagione”.
Gli obiettivi di quest’anno restano quelli dello scorso anno oppure in qualche modo anche l’esperienza fatta che in qualche modo permette di valutare meglio anche diciamo sia le parole ma fotografa meglio pure quella che è la realtà.
“Abbiamo cambiato qualcosa, ma quest’anno non abbiamo obiettivi precisi, perché l’anno scorso sono state tante le difficoltà e le situazioni che ci hanno impedito di raggiungere i nostri risultati. Quindi quest’anno vogliamo fare un buon campionato e poi valutare a dicembre il nostro livello e le nostre ambizioni. Ci auguriamo di poter dare soddisfazione ai nostri tifosi, che ne hanno diritto. Per questo c’è tutto l’impegno da parte di staff, tecnici e dirigenti. Però sappiamo bene che il calcio è imprevedibile, quindi vedremo come andrà. Ma diciamo così: la nostra intenzione è quella di fare un campionato che faccia sentire orgogliosi i nostri tifosi”.
Ho chiesto al suo collega Taglialatela se avete rapporti e lui mi ha spiegato che siete in contatto. La questione Ischia è sicuramente un vantaggio, ma è anche uno svantaggio per il calcio. E‘ un vantaggio perché ne beneficia tutto il settore, ma ovviamente limita il mercato ipotizzando, in una dimensione locale, quelle che possono essere forse scelte di giocatori più bravi…
“Ho frequenti contatti con Pino perché lo stimo come persona e come sportivo. Parliamo di tante cose, a volte anche delle difficoltà e delle fatiche che ci ha richiesto il campionato. Penso che Pino abbia molto da offrire al calcio isolano e ad Ischia, e che sia un valore da proteggere per l’isola. Mi rendo conto che i calciatori possano aspirare o pensare che Ischia sia la squadra più rappresentativa. Noi però, come Forio, abbiamo conquistato un bello spazio e abbiamo dimostrato anche in terraferma di essere una società seria e di fare le cose bene. Quindi portiamo avanti anche il nome dell’Isola, anche se c’è Ischia che è una presenza forte. Ma nel nostro piccolo stiamo facendo qualcosa di molto bello”.
Questo è indubbio e poi il diritto a sognare lo devono avere tutti. Una domanda e in conclusione qual è stato il momento che più colpito dell’ultimo campionato, quello che ancora adesso ci pensa e ci ragiona?
“Mi ricordo due momenti molto significativi: quello della partita a Pomigliano, quando ho provato una sensazione di sconforto che non mi ha fatto apprezzare la prestazione della squadra e quello contro nel play out sempre contro il Pomigliano, quando abbiamo vinto 3 a 2 al novantesimo dopo aver rischiato di subire un gol. È stata una grande emozione e una liberazione vedere il video del gol. Questi sono i due momenti che mi hanno segnato”.
Lunedì cominciano i raduni selettivi. Si pensa sia alla prima squadra, sia all’Under 19. Vuole fare un appello?
“Il mio desiderio è che ci siano molti ragazzi, perché per noi la priorità sono i giovani e in particolare quelli delle isole. Il raduno è aperto anche ai ragazzi della terraferma, ma naturalmente ci aspettiamo una grande partecipazione di giocatori nati nel 2006 o nel 2007, perché sono il futuro del calcio isolano. Invito quindi tutti i ragazzi a partecipare, indipendentemente dalle scelte che saranno fatte poi, per avere l’opportunità di mostrare le loro qualità e soprattutto se hanno voglia di fare calcio, noi siamo felici di accoglierli, perché il nostro obiettivo è quello di valorizzare i ragazzi, che sono i benvenuti”.