venerdì, Gennaio 10, 2025

Amicizia, vera ricchezza | #4WD

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Daily 4ward su Davide Conte del 22 settembre 2024



Ieri ho incontrato, dopo tanti anni, un carissimo amico ormai ottantasettenne. Era da tempo che mi ero ripromesso di andarlo a trovare a casa, visto che a causa di diversi acciacchi non esce mai se non insieme alla moglie e per commissioni essenziali che richiedano espressamente la sua presenza. Sono stato felicissimo di rivederlo e non solo per il lungo tempo trascorso dal nostro ultimo incontro, ma soprattutto perché rispetto a come mi avevano descritto le sue condizioni di salute, che lo hanno portato fino all’ipovisione nel giro di pochi anni, mi sono compiaciuto di aver ritrovato intatta la sua verve, la sua lucidità, la sua gioia di vivere e, soprattutto, il rinnovato e sempre vivo sentimento di affetto e amicizia nei miei confronti.
Se è vero che l’amicizia, dopo l’amore, è il più alto sentimento dell’uomo, sono proprio questi i momenti in cui mi sento fortunato. Perché sebbene a quasi cinquantotto anni abbia compiuto già da tempo la scelta di selezionare fortemente le frequentazioni abituali nella mia vita privata, è altrettanto vero che rendersi conto a distanza di un ventennio che nulla è cambiato in un rapporto sincero e disinteressato tra due persone che si sono date tanto con assoluta reciprocità, specialmente di questi tempi, è un vero dono di Dio.
Ho sempre sostenuto che il bene, l’amicizia, la stima sono valori che se fondati su basi solide non hanno necessariamente bisogno di vicinanza, contatti continui o reciproca utilità. Vanto rapporti di forte e sincera amicizia con persone che non vedo neppure una volta l’anno ma con le quali so bene che, vicendevolmente, l’uno può contare sull’altro in qualsiasi momento.
Ecco perché, oggi come oggi, sarebbe opportuno che il nostro “sociale”, inteso come tutte le entità che vanno oltre la famiglia e, a volte, la coadiuvano, riscoprissero l’importanza della relazione nel senso più ampio del termine: dall’educazione civica alla conoscenza delle regole, dalla consapevolezza di un momento storicamente difficile alla necessità di ricercare e perseguire i propri obiettivi senza dover necessariamente prevaricare il prossimo, dal rispetto pur senza condivisione delle idee altrui alla capacità di esprimersi entro i canoni della cultura, dell’educazione e, soprattutto, della cognizione di causa, sono tantissime ormai le milestone essenziali a una netta rivalutazione dello stare insieme che, invece, sembra sempre più difficile da perseguire.
Al mio amico, a sua moglie e alla splendida accoglienza ricevuta, peraltro in una casa favolosa e ammirata da tutti, rivolgo qui il mio più sincero GRAZIE per avermi letteralmente premiato dopo così tanti anni e per aver consolidato quella ricchezza tanto invisibile quanto inestimabile di cui sono fortemente geloso.

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