lunedì, Dicembre 23, 2024

Sfottò, commenti e un po’ di delusione: anche Ischia “immobilizzata” per Juve-Napoli

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E’ finita con una beffa per il Napoli. E con lo sgambetto della Juve, nuova capolista della serie A. L’isola d’Ischia si è fermata, ieri sera, per l’attesissimo big match: prima contro seconda, due mondi contrapposti, due filosofie inconciliabili, la madre di tutte le partite. Preceduta da una lunga vigilia, infarcita di sfottò sui social network e certo arroventata dal caso della docente Fabiana Paciello, supplente all’istituto comprensivo “Anna Baldino” di Barano, che ha invocato addirittura un nuovo Heysel e che proprio in queste ore avrebbe rassegnato le sue dimissioni in seguito al clamore suscitato dal suo clamoroso delirio su Facebook.
Ieri, finalmente, palla al centro. Allo Juventus Stadium, l’attesa è finita alle 20:45. Sintonizzate sulla partita le televisioni degli ischitani: largamente battuta la finalissima di Sanremo, con una sfida del genere non ce n’è per nessuno. Neanche per Carlo Conti.
Al Napoli Club Isola d’Ischia c’è il pubblico delle grandi occasioni, né potrebbe essere altrimenti. Sprizza entusiasmo Michele Mattera, prima del calcio d’inizio c’è anche tempo e spazio per una maxi spaghettata. Ai Pilastri, invece, il club Juventus riserva l’ingresso ai soli soci.
Armando Chartier, tifosissimo della Juve, è a Torino: in settimana si è procurato sfottò e insulti per il suo consueto videocommento al campionato, condiviso su Facebook da alcuni gruppi di tifosi azzurri. La vecchia storia del napoletano (ischitano, in questo caso) che tifa Juve.
La pagina ufficiale di Serie A Tim, invece, sceglie come testimonial una coppia ischitana che, nella vigilia di San Valentino, esterna il proprio amore ma anche e soprattutto la convivenza di due fedi calcistiche contrapposte: Alessio Raicaldo e Luisana Lattina si scambiano le maglie e commentano: “Noi Juve-Napoli la viviamo così, a maglie invertite. Rivali innamorati, l’uno dell’altra e delle emozioni del calcio”. Tanto di cappello, vuol dire (anche) stemperare le tensioni di una settimana di polemiche. E la pagina ufficiale del campionato condivide la loro foto, che fa incetta di like e condivisioni.
Poi c’è la partita, appunto. La decide uno spunto di Zaza, quasi al fotofinish, spezzando l’equilibrio che aveva regnato per tutto il match. Il pari sarebbe stato risultato più giusto, ma il calcio ha anche questo di bello: l’imponderabile. Deviato, il tiro della punta bianconera che batte Reina. Consegnando alla Juve il sorpasso in classifica.
Sui social, naturalmente, l’isola si spacca in due. Più consistente, naturalmente, la parte napoletana, che esterna l’amarezza per una beffa maturata sul finire della gara. Con il pari, che sembrava cosa fatta (e meritata), il Napoli avrebbe del resto conservato il primato in classifica.
“Risultato ingiusto, ma comanda il campo. Avanti, Napoli!” commenta Davide Conte. Più critico Luigi Di Vaia: “Se non tiri in porta è difficile che la palla entri. Se lasci tirare loro (Koulibaly a farfalle) può capitare che so, una deviazione”. Amareggiato Benedetto Valentino: “Storia infinita di “tuosseco”
Ma non finisce qui. Sempre forza Napoli”. “Risultato falso. – commenta invece Franco Mazzella – Troppa ingenuità’ ed inferiorità’ tecnica da parte di cari uomini del Napoli; a differenza della cazzimma bianconera. Non si è’ sfigurato ma non si è’ nemmeno saputo approfittare delle carenze juventine”.
Cita Sanremo (e la canzone di Rocco Hunt) Maria Ronga: “Wake up guagliù!! ‪#‎forzaNapolisempre‬”.
Prevale l’orgoglio nel commento di Emanuele Vuoso, per il quale il bicchiere sembra mezzo pieno: “Una sola squadra in campo….poi la clamorosa beffa. Il Campionato e lungo e la squadra è la più forte d’Italia quindi testa bassa e pedalare…. meglio rincorrere che essere rincorsi: si ha una visuale migliore per attaccare la preda”. Guarda avanti anche Marco Ciarlone: “Ora Juve avanti di un punto, il che significa non solo rincorrere una squadra abituata a correre in termini di punti e visione dell’obiettivo, ma anche gestire un eventuale contraccolpo psicologico dettato anche da un calendario che ora è tutt’altro che facile”.
Gongola, invece, l’isola bianconera, pur riconoscendo l’onore delle armi al Napoli. “Dovete essere orgogliosi:il Napoli ha una bella squadra”, scrive Franco Di Costanzo. “Dopo un lunghissimo inseguimento, una falsa partenza, la ricreazione è finita, e sorpasso fu” è il caustico commento di Gerardo Calise. “Dietrologie, disprezzi, commenti faziosi e vergognosi a parte, ho visto un grande Napoli, alla pari della Juve e a tratti superiore. Per me rimane la favorita alla vittoria finale” scrive invece Ramon Rispoli. “La Signora di classe – scrive Teodosio Di Genio – non è quella che quando passa fa fischiare, bensì quella che fa calare improvvisamente il silenzio. E silenzio fu”.

 

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