martedì, Dicembre 24, 2024

Antonio Carotenuto: «Piena stabilità finanziaria e nessun timore per i debiti fuori bilancio»

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Il vice sindaco di Casamicciola commenta gli atti approvati in Consiglio. «Il Comune dispone di una liquidità di cassa di circa 11 milioni di euro, per cui non vi è l'utilizzo della cosiddetta "anticipazione di cassa" e questo è un aspetto positivo». I dubbi sul risanamento di Marina di Casamicciola: «La posizione di bilancio pare non sia in grado di rispettare il rientro del piano di rateizzazione. Approfondiremo i dati e la verità emergerà»

Dopo il Consiglio comunale a Casamicciola raccogliamo il parere del vice sindaco Antonio Carotenuto sugli importanti atti approvati, la “salute” finanziaria del Comune e la questione delle partecipate.

– Il Comune di Casamicciola approva il bilancio, alla fine di un Consiglio comunale dibattuto, ma in maniera pacata: non si sono viste la scenate del passato. Il bilancio che comune ci racconta?
«Il Comune presenta un bilancio di previsione 2023/2025 equilibrato, con documenti di programmazione economico-finanziario fino al 2028. Così come è stato evidenziato e sottolineato dal revisore dei conti, il Comune di Casamicciola non presenta alcuno stato deficitario o, comunque, di perplessità: sappiamo che negli anni passati era entrato in una fase di pre-dissesto, dalla quale è uscito con un provvedimento della Corte dei Conti. Oggi l’Ente vive una situazione di pieno equilibrio finanziario per cui, anche nella programmazione che abbiamo immaginato con questo bilancio di previsione, è in linea con quelli che sono i parametri nazionali di contabilità. Anticipavo in Consiglio comunale che il Comune dispone di una liquidità di cassa di circa 11 milioni di euro, per cui non vi è l’utilizzo della cosiddetta “anticipazione di cassa” e questo è un aspetto positivo. Non vi sono posizioni da evidenziare nella passività o nella negatività, le entrate tributarie sono in linea con le previsioni e anche con gli incastri fatti nelle annualità precedenti.

LE PARTECIPATE

«Quello che è emerso da questo Consiglio comunale è soprattutto la posizione importante delle due società partecipate, delle quali il Comune dispone della titolarità del 100% delle quote di partecipazione: il sindaco, nelle scorse assemblee, non ha approvato i relativi bilanci ed è stata effettuata una sorta di due diligence contabile per cercare di capire quali sono i rapporti di dare e avere rispetto al Comune e alle partecipate. Questo ha creato più dibattito all’interno del Consiglio comunale ed è stato evidenziato, anche dal revisore dei conti, che gli unici aspetti che vanno sottolineati sono sia i rapporti con le partecipate che eventuali debiti fuori bilancio che, come tutti sanno, sono delle poste passive che non sono prevedibili nel bilancio e potrebbero cadere come tegole, in qualsiasi momento, sullo stesso bilancio: anche su quest’aspetto abbiamo sottolineato che sono stati appostati degli accantonamenti come negli anni pregressi. Il Comune può stare tranquillo e affrontare eventuali situazioni di debiti fuori bilancio».

DA LIQUIDATORE A VICESINDACO

– Torniamo sulle società partecipate e su Marina di Casamicciola. Con la precedente Amministrazione Castagna lei ha ricoperto per un brevissimo periodo il ruolo di liquidatore e ha avuto la responsabilità di redigere un piano di rientro. Se non ricordo male furono 30 i giorni, poi lei andò via senza firmare il piano. Oggi se lo ritrova a valutare come vice-sindaco, ma cosa non è stato ancora detto?
«Nulla. Semplicemente all’epoca venni nominato come liquidatore della società e lo scopo era quello di porre in essere un risanamento di quest’ultima. La mia carica durò dal 27 dicembre al 4-5 febbraio dell’anno successivo. Rinunciai all’incarico di liquidatore perché, a mio modo di vedere, la modalità con cui si voleva effettuare il risanamento non era in linea con i parametri da rispettare. In quel momento avevo avvicinato il sindaco Castagna alla direzione generale dell’Agenzia delle Entrate e quindi anche all’Agenzia delle Entrate – Riscossione proprio per effettuare questo piano di risanamento del debito con un accordo di ristrutturazione, dunque una procedura pre-fallimentare. Nacquero delle problematiche sul modo con il quale effettuare questo risanamento: il sindaco non condivideva la mia linea e, nel momento in cui mi resi conto che non era rispettato quello che secondo me era il piano da seguire, rassegnai le dimissioni.

Oggi ci siamo trovati a discutere in Consiglio comunale di quello stesso piano che ha suscitato, come evidenziato dal sindaco, delle perplessità e forse presentato delle lacune. Non ricordo i particolari, ma mi sembra di ricordare che l’accordo di ristrutturazione del debito era obbligato a finire allo scadere delle concessioni, perché è impensabile che una società possa continuare a portare avanti un piano quando non può avere di base la concessione: non è possibile gestire un risanamento se di fatto non si può gestire l’attività. Questa è una prima anomalia perché c’è un accordo di dilazione del pagamento fatto con l’agenzia delle entrate e con l’Inps che sfora la scadenza delle concessioni. Poi, come diceva il sindaco, sembra di capire che, nonostante fosse stata pagata regolarmente qualche rata dal liquidatore, la posizione di bilancio di Marina di Casamicciola pare non sia in grado di rispettare il rientro del piano di rateizzazione: questo sarà un aspetto che, molto probabilmente, verrà evidenziato con una due dilegence che sarà eseguita sulla società e se ci sarà verità, verrà fuori tranquillamente».

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