Sentire il telefono squillare nel cuore della notte o il citofono suonare ad ora tarda è, diciamocelo, un incubo condiviso un po’ da tutti. Sarà per l’orario non convenzionale o per altri motivi, ma quando capita la nostra mente corre veloce verso pensieri infelici e cupi, spesso rallentati dal sonno che viene, con la telefonata, interrotto.
Ed è proprio su questi elementi e su altri di cui parleremo a breve, che nella notte di sabato scorso ignoti hanno cercato di introdursi nell’abitazione di una signora in quel di Forio.
La protagonista di questa storia, che per fortuna ha un finale non drammatico grazie alla prontezza d’animo della stessa, è la dott.ssa Maria Rosaria De Marco che abita in una bellissima casa in via Costa, la strada che da Forio (zona Cuotto) conduce fin su al Faro di Punta Imperatore.
“Vivo in una casa piccola, ma circondata da un grandissimo giardino – ci racconta la dott.ssa De Marco, una gentilissima signora ischitana d’adozione ormai da tantissimi anni – e da sola. Proprio per questo ho un cancello con l’apertura elettronica e un video citofono. Inoltre per una mia sicurezza dormo sempre con il cellulare e il telefono di casa sul comodino.”
La nostra amica ha ancora ben vivo nella mente la dinamica di quella notte e nella voce ancora una palpabile emozione.
“Era circa l’una di notte e ho sentito squillare il telefono di casa, non il citofono (sottolinea, ndr). Rispondo e sento dall’altra parte una voce maschile italiana che si qualifica come appartenente al corpo dei Carabinieri. Anzi, dichiara di essere il Carabiniere De Luca.”
Il racconto della dott.ssa De Marco si arricchisce di ulteriori dettagli. “Stupita per l’orario, chiedo cosa vogliano da me e mi viene detto che sono risaliti a me a seguito di una segnalazione dalla quale risulterebbe che io non faccia correttamente la raccolta differenziata dei rifiuti domestici.”
Un pretesto alquanto particolare che ha fatto scattare nella nostra amica i primi campanelli di allarme.
“L’uomo ha poi continuato dicendo di essere al mio cancello e di aver controllato nei bidoni che l’immondizia che avevo gettato non rispettava la divisione dei giorni prevista dal regolamento comunale. Per questi motivi mi veniva chiesto di recarmi al cancello per la firma del verbale e dell’accertamento, con anche la multa di circa 400 euro prevista.”
La richiesta di essere raggiunti al cancello ha confermato i dubbi della dott.ssa De Marco.
“Nelle prime battute al telefono ero ancora un po’ intontita dal sonno – ci racconta – ma poi ho collegato tutto e ho avuto la prontezza di risponder che a quell’ora non avrei aperto nemmeno a dei familiari e che sarei andata la mattina successiva in caserma. L’uomo a quel punto ha insistito e ha proposto di lasciare aperto il cancello e permettergli di entrare nella mia proprietà. Dal cancello alla mia abitazione vi sono circa 100 metri di giardino e la cosa era, per me, decisamente impossibile.”
Qui, poi, la svolta. “Con ancora l’uomo in linea al telefono fisso ho preso il cellulare e ho digitato il 112, comunicandolo anche all’uomo al cancello che, nel sentire queste chiare parole, ha sbrigativamente concluso la telefonata andando via di fretta e furia.”
Un episodio davvero increscioso ed assurdo capitato in una zona non troppo centrale del comune di Forio, ma non del tutto isolata.
“Ho davvero chiamato il 112 denunciando l’episodio – continua la dott.ssa De Marco – ma la risposta che ho avuto è stata, per me, non molto utile. Dopo essere stata rimandata di ufficio in ufficio, non avendo più Forio una sede dell’arma ed essendo tutto accorpato a quella presente a Casamicciola Terme, il responsabile che ha risposto alla mia telefonata mi ha invitata a sporgere denuncia verso ignoti, ma non ha potuto inviare, come ho richiesto più volte, una volante a controllare l’area e, magari, identificare l’uomo che aveva tentato di introdursi in casa mia con una scusa.”
Ed è proprio questo quello che lamenta la nostra amica: l’assenza di controllo del territorio in una strada totalmente residenziale, composta da casette, ville, viali illuminati da lampioni e piazzali panoramici.
“Qui ci sentiamo totalmente abbandonati dalle autorità – si sfoga – non vediamo mai passare una pattuglia dei Carabinieri o della Polizia o dei Vigili Urbani. Qui siamo affidati al Signore e a Nettuno. Per il resto non si vede nessuno.”
Eppure la strada in questione è molto frequentata anche dai tanti turisti che esplorano la nostra isola a piedi e non manco mai di scattare meravigliose fotografie proprio da quell’area.
“Soffriamo l’assenza di un controllo del territorio – continua – io sono riuscita, con prontezza, a sventare quella che poteva essere, nella migliore delle ipotesi, una rapina, ma chi lo sa cosa sarebbe potuto accadere se questi personaggi fossero entrati in casa. C’è bisogno della presenza delle autorità sul territorio, anche qui. Come ad esempio un altro punto è la raccolta dei rifiuti. Qui spesso capita che le buste con l’immondizia vengano aperte dagli animali randagi che vengono attirati dalle buste appese lungo i muri delle case, trasformando la strada in una vera discarica maleodorante. Chi deve provvedere alla soluzione di ciò o comunque alla pulizia di una strada battuta da molti turisti? Inutile promuovere il territorio all’estero se poi, nella realtà, non si investe in una corretta sorveglianza e cura dello stesso.
Ciò che è capitato alla dott.ssa De Marco è un episodio molto pericoloso, che fa ripiombare di nuovo la nostra isola nell’incubo truffatori.
Attenti, quindi, a chi bussa alla porta o chiama, non aprite mai e chiamate sempre le autorità preposte.
“Spero che raccontare quanto è mi è successo – conclude – serva alle autorità per incrementare i controlli sul territorio e a tutti per non abbassare mai la guardia.”
Sull’isola abbiamo carabinieri, polizia, guardia di finanza, polizia municipale: in totale sono centinaia di uomini con molte auto a disposizione. Se stessero meno in ufficio (o al bar) e girassero di più sul territorio noi cittadini ci sentiremmo più sicuri e i malintenzionati ci penserebbero due volte prima di tentare queste truffe.
Oppure ci facciamo una bella chiaccherara con giovincelle attratte dalla divisa.
Sono anni che dico che ce bisogno di piu controlli su tutta l’isola sopratutto dove abitano anziani, bambini e disabili almeno 1 pattuglia di carabinieri e 1 di polizia…ma credo che sia una cosa impossibile