giovedì, Settembre 19, 2024

Area Fitness “Luigi Monti”. Lacco Ameno omaggia il grande “Tappo”

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Domenica mattina, alle ore 12.00, l’amministrazione comunale di Lacco Ameno, dopo Nello “Carosello” Migliaccio, omaggia la memoria di un suo grande personaggio. Di un uomo che ha scritto la storia politica, sportiva, imprenditoriale e civile del comune del Fungo. L’occasione è l’intitolazione e l’inaugurazione della nuova area fitness realizzata nei giardini di Piazza del Capitello.

CHI ERA LUIGI MONTI
Luigi Monti è stato lungamente un punto di riferimento in più ambiti della vita sociale e politica del piccolo, famoso ed esclusivo comune di Lacco Ameno che gli diede i natali il 24 giugno 1943 e dove è venuto a mancare nella serata del 8 agosto 2010.
Appassionatosi presto alle vicende politiche locali non ha mai fatto mancare fin da giovane il suo personale contributo, alla bisogna sia fattuale che critico, alla crescita, allo sviluppo e alla mutazione del paese e delle vite dei suoi compaesani soprattutto in un momento in cui l’intera isola modificava la propria principale vocazione lavorativa che dalla terra e dal mare passava all’imprenditoria turistica in contesti che si delineavano come sempre più evoluti e competitivi.
Attivo in più amministrazioni, talvolta come consigliere di maggioranza e in altre di minoranza, ha ricoperto anche la carica di vicesindaco nel 1997, evidente riconoscimento anche dell’apprezzamento e del supporto elettivo popolare.

Ma Luigi Monti seppe essere anche tanto altro: nel pieno della sua maturità imprenditoriale non ha mai fatto mancare un personale quanto silente e discreto intervento economico a supporto delle famiglie disagiate per cui veniva spesso coinvolto ed interpellato dagli esponenti della curia locale cui egli affidava l’impegno di un’equa e giudiziosa ripartizione delle proprie concessioni.
A chi poteva inoltre, anche per umili mansioni, non ha mai fatto mancare la dignità di un impegno lavorativo presso i propri cantieri edili dando così la possibilità di una via per il futuro anche a giovanissimi che con lui hanno imparato un mestiere e vissuto.
E nella pulsante edilizia ischitana di fine anni ’70, ’80 ed inizi anni ’90, ha saputo anche essere protagonista di importantissimi lavori come quando ha fatto parte con la sua impresa ed ha dato vita ad una delle più importanti e recenti realizzazioni alberghiere di tutta Ischia, a ridosso di Via Roma e Corso Angelo Rizzoli, con quello che fu lo Sheraton – poi Grand Hotel Terme di Augusto, capace di dar lavoro a tantissimi giovani di Lacco Ameno – ma anche quando si realizzò il nuovo polo residenziale della “167” che ridisegnò completamente, e non solo da un punto di vista paesaggistico, alcune aree del comune.

Delle sue grandi passioni una era strettamente personale, quella per la pittura e le arti grafiche che lo hanno visto raffinato collezionista di tele e non solo mentre l’altra lo proiettava ancora una volta tra la gente, vicino a giovani e meno giovani coinvolti tutti alle vicende della locale squadra di calcio i cui colori sociali (rosso e nero) e prima linfa, furono dono del magnate Cav. Angelo Rizzoli, già presidente e tifosissimo del Milan, negli anni ’50.
I ricordi che lo legano alle gesta del Lacco Ameno calcio portano agli albori degli anni ’70, quando era appena un trentenne: la passione per questo sport si univa all’intuizione che poteva essere un grandissimo collante ed un elemento propulsivo per chi voleva cimentarsi come dirigente, come tecnico, come calciatore ma egli seppe trovare il modo anche di coinvolgere la politica locale e gli imprenditori che a Lacco Ameno e da Lacco Ameno trovavano linfa per le proprie attività.

Le sue grandi intuizioni come anche i giovani calciatori e i neo-tecnici che qui hanno trovato con lui spazi, tempi e modi di crescere per poi approdare ad altri e primari palcoscenici, la sua capacità di far parlare della sua creatura che nel corso degli anni seppe degnamente lottare con le corazzate sportive allestite sia sull’isola (principalmente Forio ed Ischia) che in terraferma, trovavano comunque fondamenta in strutture fortemente e clamorosamente indigene per cui quella maglia ed il suo senso, il suo valore generavano un indomito orgoglio in chi la indossava per cui se ne potevano solo tessere tante lodi e suscitarne il rispetto da parte degli avversari. Con lui al timone restano indimenticati i successi nel Campionato di Prima Categoria del 2000-01 e il clamoroso trionfo del maggio 2005 nel Campionato di Promozione che proiettò i rossoneri nell’olimpo delle società campane per il successivo biennio dove si ebbe modo di cimentarsi nell’elitario Campionato di Eccellenza dove – tra le altre – si affrontò a fronte alta e petto in fuori nientemeno che la nobile Ischia in derby che ad oggi rappresentano una fetta di storia dello sport isolano.
Del suo lunghissimo impegno non poteva che accorgersene anche la FIGC che ad inizio del nuovo millennio ebbe cura di conferirgli una meritata benemerenza della Lega Nazionale Dilettanti.

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