martedì, Novembre 26, 2024

Arriva da Napoli contro moglie e figli. Marito denunciato e allontanato dalla Polizia

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Quello che stiamo per raccontarvi, purtroppo, non è l’epilogo di una sceneggiata o di un film, ma è la tragica realtà della deriva che la nostra società prende con sempre più velocità.
Lei, moglie e mamma dei figli di un “Signore dei Quartieri”, stanca dei maltrattamenti continui scappa ad Ischia e corre in quella casa fittata ad Ischia per trascorrere la vacanza estiva. Una fuga lontana dai luoghi casalinghi con la speranza di stare lontana da quel marito poco corretto. Da quel padre senza rispetto per i figli minori e che fa della violenza la sua lingua.
Lui parte dei Quartieri con destinazione Ischia. Sbarca e si dirige verso l’abitazione estiva fittata in precedenza e pagato per 5000 euro e parte con la prima richiesta. Questa volta non è la moglie davanti, ma la “sanzara” locale che, senza sbattersi più di tanto, gli rifila un bel no chiaro e tondo. L’uomo si sarà fatto i conti e, non potendo, va incontro alla moglie, quella donna che lui può picchiare.

La raggiunge e con fare violento prova a strapparle dalle mani il portafogli, la carta del reddito di cittadinanza e inizia una colluttazione.
Non siamo ai Quartieri. La donna trova il coraggio di scappare e prima trova rifugio in un’attività commerciale dove viene raggiunta e poi la corsa, vicino, al commissariato.
Lui arriva, senza pudore e va in escandescenze anche in commissariato dove, però, viene fermato e bloccato non prima, però, di spaccare il proprio telefono cellullare, ferirsi alla mano e prodursi una massiccia fuoriuscita di sangue.

La donna, ormai stanca, svuota il sacco e davanti agli agenti del Commissariato di Ischia confessa tutte le percosse e tutti i maltrattamenti ricevuti dal marito. Il racconto della donna, che ora si è trasformato in una puntala denuncia, ha portato alla denuncia dell’uomo per atti persecutori ai sensi dell’art. 612 bis.

La normativa chiarisce che “ai fini della integrazione del reato di atti persecutori (art. 612 bis cod. pen.) non si richiede l’accertamento di uno stato patologico ma è sufficiente che gli atti ritenuti persecutori – e nella specie costituiti da minacce, pedinamenti e insulti alla persona offesa, inviati con messaggi telefonici o, comunque, espressi nel corso di incontri imposti – abbiano un effetto destabilizzante della serenità e dell’equilibrio psicologico della vittima, considerato che la fattispecie incriminatrice di cui all’art. 612 bis cod. pen. non costituisce una duplicazione del reato di lesioni (art. 582 cod. pen.), il cui evento è configurabile sia come malattia fisica che come malattia mentale e psicologica.”
A conclusione di questa indegna scena del 2023, per l’uomo è stato anche richiesto il foglio di via obbligatorio dai comuni dell’isola d’Ischia

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