IDA TROFA | Si è tenuta ieri mattina l’importantissima convocazione della commissione edilizia comunale per il paesaggio a Lacco Ameno. A partire dalle ore 10:00 nella residenza municipale di Piazza Santa Restituta è emerso tutto il pressappochismo, la mancanza di rispetto delle istituzioni e delle regole basilari del buon governo. Ovviamente parliamo di quello locale con una buona dose di voluta sciatteria e studiata burocrazia da parte di quello Regionale in collaborazione con l’ASLNa2 nord. Si potrebbe dire che era già tutto previsto.
E’ bastato esaminare, appena, due sole “pratiche edilizie“ per comprenderlo. Entrambe ritirate per gravi irregolarità. Purtroppo su ogni cosa c’è il progetto dell’ampliamento del PO Anna Rizzoli. Un progetto portato in commissione edilizia in quel di Lacco Ameno senza nessuna interlocuzione politica valida, senza coinvolgere il consiglio comunale con un auspicabile passaggio istituzionale e soprattutto in deroga al Piano Regolatore e prevedendo una variante al PTP senza produrla. Altro che presentazione in pompa magna in riva al mare e con un pomposissimi Vincenzo De Luca in piena corsa elettorale!
La fiera dell’assurdo insomma. Condoni, Permessi in sanatoria e Scia sono stati il pane quotidiano per gli scafati membri del consesso, che hanno fatto un sol boccone delle praticucce imbastite alla meno peggio da improbabili governati e poco credibili garanti.
Dicono “no“. E’ tutto assurdo!
Eppure su tutte non può non spiccare il caso grave dello stop all’ampliamento dell’Ospedale Anna Rizzoli. Un progetto che andrà, o almeno doveva andare, in deroga al PR e al PTP e che, pure, l’amministrazione locale non ha inteso sottoporre all’approvazione ed alla attenzione del Consiglio Comunale, né tantomeno produrre agli atti con le varianti inserite in progetto. Hanno fatto tutto aum aum e lo hanno fatto male. A pagarne le conseguenze è, come sempre, il paese, l’isola d’Ischia tutta che da decenni attende l’auspicato potenziamento dell’unico ospedale isolano, aspetta il miglioramento dell’assistenza sanitaria da offrire anche a quanti scelgono l’isola per le vacanze, ha avviato le trattative per la cessione dei fondi.
Lo ricordiamo della commissione comunale fanno parte esponenti del calibro dell’architetto Giuseppe Barbieri, il signor Abramo Ciro De Siano, l’ingegner Benito Trani, il signor Filippo Climaco, il signor Ernesto Silvio.
E se a qualcheduno manca il pelo sullo stomaco di certo da Abramo a Benito senza dimenticare Pino, il vello è bello spesso e di certo ne hanno navigati di affare i politici e governativi.
Ma andiamo con ordine e cerchiamo di comprendere la faccenda che, tenuto banco per oltre due ore in seduta, poco prima dell’ora di pranzo ha visto poi un febbrile via vaia di tecnici, sindaci, assessori ed imprenditori edili vari dalla piazza Santa Restituta alla torre municipale. Lo smacco è stato terribile. Il sindaco Giacomo Pascale informato della tremenda bocciatura ha persino tentato di entrare in commissione, come sempre nel Pascale 1.0 e come sempre anche nel Pascale 2.0 è stato Abramo De Siano ad impedirglielo. Ogni garanzia di autorevolezza e di capacità è venuta meno. Castelli di sabbia caduti al soffio di un timido venticello in commissione paesaggio.
La commissione
Il progetto dell’’ospedale è stato ritirato perché le altezze di progetto erano nettamente superiori a quelle previste dal PTP. Serviva una variante. Possibile che per una cosa cosi importante non si è prevista la variante ? Ma chi vogliono prendere in giro. Cosi come non c’è stata la scappatoia al PR.
Un progetto in presentato in deroga dove l’ente proponente che gestisce, praticamente, tutto non si è preoccupato di bypassare né tantomeno di proporre con l’opportuna è sacrosanta pubblica utilità. Sarebbe bastata umiltà e metodo, sarebbe bastato andare in consiglio per chiedere utilità pubblica. E’ stato un errore anche questo. Poi la lungimiranza, ed un po’ di sano paraculismo, della commissione ha bloccato tutto.
A questo punto è evidente che siamo dinanzi ad una piazzata della peggior specie. Sull’ospedale ora servirebbe una proposta politica. Bisogna dire basta a chi gioca con il fondoschiena degli altri.
Oggi però ci concentriamo sul Rizzoli il resto ve lo raccontiamo domani.
hanno sbagliato a fare il progetto invece di stoppare tutto per la popolazione isolana, si può modificare e correggere il progetto eliminando se è possibile gli sbagli, tutta l’isola d’Ischia aspetta quest’ampliamento e rammodernamento del Rizzoli da quando fu costruito dal Dott. Angelo Rizzoli, questo è il momento tramite la sanità si può accedere ai fondi europei, caro sindaco Pascale faccia in modo che tutti noi possiamo avere un ospedale di eccellenza, ogni tanto è giusto mettere l’orgoglio da parte e chidere l’aiuto delle altre amministrazioni isolane
Ciack, il ricattatore politico “domiciliato” coatto ad opera del Papa invasore, non vede di buon occhio il pupillo camerlengo Barone
è bizzarro che tecnici di tale “calibro” non sappiano che il PTP prevede espressamente all’ art.18, Norme Transitorie, specifica deroga per l’ ampliamento del P.O. Rizzoli….