giovedì, Gennaio 16, 2025

Asl assente sulle criticità del “Rizzoli”, la Uil continuala battaglia

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I sindacalisti Scialò e Iacono spiegano i motivi dello stato d’agitazione. L’Asl non ha completato le procedure per l’assunzione di nuovo personale e lo scorrimento delle graduatorie, costringendo a uno straordinario massacrante i pochi dipendenti. E Salvatore Scialò accusa: «Non rispetta le linee guida regionali della deliberazione n. 190 del 2023». Pippo Iacono assicura: «La politica isolana non è assente sul problema»

Come già raccontato, l’ospedale “Anna Rizzoli” sta vivendo una fase critica in parte ampiamente cronica, a causa della carenza di personale sia medico che infermieristico e socio sanitario. Il tutto alla vigilia dei lavori programmati, che aggiungeranno nuove criticità.
Di qui la decisione della UIL FPL Napoli e Campania di proclamare lo stato di agitazione dei lavoratori, per sollecitare la soluzione di problematiche annose. Nella comunicazione indirizzata ai vertici dell’Asl e del nosocomio, il sindacato ricordava «ancora una volta, che il ricorso al lavoro straordinario non è la soluzione per colmare la carenza di personale e che il perdurare di questa situazione, determina un rischio per la salute del personale e degli utenti che accedono al presidio».

Chiedendo «lo scorrimento della graduatoria dell’avviso pubblico per sostituzione per il profilo di infermiere; l’avvio della prova colloquio dell’avviso pubblico per sostituzione per il profilo di OSS; la graduatoria definitiva e la nomina del vincitore dell’avviso di mobilità intraregionale ed extraregionale per il profilo di infermiere; lo scorrimento della graduatoria di mobilità intraregionale ed extraregionale per il profilo di OSS.».

SCIALO’: «L’AZIENDA HA I MEZZI PER RISOLVERE LA PROBLEMATICA»

In occasione dell’incontro con il direttore sanitario del “Rizzoli”, abbiamo incontrato Salvatore Scialò, segretario aziendale Uil Fpl Asl Napoli 2 Nord.

L’ospedale Rizzoli sta affrontando una gran confusione nelle procedure per nominare i nuovi primari e fatica a garantire la copertura pediatrica notturna. Inoltre, persiste l’emergenza cronica di infermieri e OSS. La Uil ha proclamato lo stato di agitazione e si è confrontata con la direzione sanitaria del Rizzoli e dell’Asl Napoli 2 Nord, che sembrano indifferenti all’emergenza. Quali sono le rivendicazioni specifiche che hanno portato alla proclamazione dello stato di agitazione?
«Il 2 dicembre abbiamo segnalato all’Azienda lo stato di agitazione dei lavoratori del comparto. I dipendenti dell’ospedale affrontano ore di lavoro straordinario e disagi quotidiani nei trasporti marittimi a causa delle carenze croniche. Già in luglio e novembre avevamo informato la Direzione strategica della situazione, che non rispetta le linee guida regionali della deliberazione n. 190 del 2023. Le carenze compromettono il fabbisogno di personale e la salute della popolazione, rendendo difficile garantire i livelli minimi di assistenza. Siamo presenti e continueremo ad esserlo in questa situazione, essendo consapevoli che l’Azienda ha i mezzi per risolvere la problematica. È attualmente in corso un concorso pubblico per 30 infermieri, di cui 10 destinati alle isole, e una mobilità intra regionale ed extra regionale per un posto di infermiere. Tale procedura è stata avviata circa un anno fa e al momento non abbiamo ancora alcuna graduatoria. Una mobilità intra ed extra regionale per un posto di OSS ha portato solo alla nomina del vincitore, senza il previsto scorrimento. Attualmente, una graduatoria per infermieri a tempo determinato per sostituzioni è limitata a due unità sull’isola. Un avviso pubblico per operatori sociosanitari del mese di marzo deve ancora essere completato. Continueremo con lo stato di agitazione dei lavoratori fino alla risoluzione della problematica. A breve incontreremo la direzione sanitaria e chiederemo un tavolo tecnico al management aziendale».

La situazione della sanità sull’isola richiede attenzione. L’emergenza medica viene gestita attraverso l’uso di ore straordinarie per diversi reparti, come gli anestesisti e anche gli infermieri. La direzione indica che i concorsi sono stati banditi, ma c’è una mancanza di interesse da parte degli specialisti nel trasferirsi sull’isola. Per quanto riguarda gli OSS e gli infermieri, la situazione sembra essere leggermente diversa, con diverse richieste da parte degli isolani che desiderano lavorare al Rizzoli e integrarsi nel sistema sanitario locale.
«Come detto, nella graduatoria dell’avviso pubblico a tempo determinato per infermieri ci sono numerose richieste di persone che desiderano lavorare sull’isola. Queste persone hanno la necessità di iniziare a lavorare e mirano a farlo stabilmente su questo territorio. L’ospedale di Ischia è un presidio importante che ha sempre fornito servizi essenziali ai residenti e ai turisti. Ricordiamo il terremoto di Casamicciola e l’alluvione del 2022, situazioni in cui sono state fornite risposte competenti dai professionisti. Pertanto, chiediamo lo scorrimento di tutte le graduatorie e l’avvio delle procedure ancora incomplete».

IACONO: «UN TAVOLO TECNICO CON GLI AMMINISTRATORI»

Ulteriori aspetti della questione li abbiamo discussi con Pippo Iacono, della Gai Uil Isola d’Ischia.

Le immagini dell’autoambulanza ferma sul porto di Pozzuoli, spinta a mano dagli operatori, sono ancora vivide. L’ambulanza è stata riportata a Ischia e poi parcheggiata perché rotta. Si spera che il recente servizio di manutenzione risolva la situazione. Il problema riguarda i trasporti ospedalieri secondari, non le emergenze del 118. I mezzi sono vecchi e difficili da usare, con barelle difficili da collegare. Inoltre, le condizioni di lavoro degli autisti sono inadeguate. Questa situazione ha portato a uno stato di agitazione promosso dalla Uil e dal referente Pippo Iacono. Ora si attendono le richieste alla Direzione sanitaria.
«Urge risolvere i problemi segnalati da tempo. Le nostre richieste continuano a essere ignorate. Ringrazio i colleghi, sia di Ischia che della terraferma, per la loro presenza oggi. La situazione è insostenibile: lavoratori e cittadini affrontano disagi quotidiani. Non possiamo accettare questo come isola d’Ischia. Con una popolazione di oltre 70.000 persone per quattro mesi all’anno e oltre 400.000 per 6-8 mesi, l’ospedale Rizzoli è fondamentale. Serve una soluzione anche per i trasporti secondari, poiché attualmente mancano un programma efficace e personale adeguato».

Mi sembra di capire da questo racconto che abbiamo fatto in questa mattinata che all’ASL hanno un problema di “udito”. Le vostre proteste vengono poco ascoltate?
«Con Doriano Calise stiamo lavorando per mettere in evidenza l’ospedale Rizzoli e ottenere miglioramenti che ad oggi sono difficili da raggiungere. Come ha indicato Scialò, ci sono tutti i mezzi per risolvere questi problemi, ma la burocrazia e la percezione di Ischia come una località marginale ostacolano il progresso. È essenziale far comprendere la necessità della popolazione di Ischia di avere un sistema sanitario migliore».

Senza voler entrare in un altro tipo di polemiche, non è questa la mia intenzione, mi sembra che la politica sia abbastanza distante e disattenta…
«Non è esattamente così. Il sindaco di Ischia e il sindaco di Forio spesso mi chiedono, insieme a Calise e ad altri, come intervenire per risolvere alcuni problemi. Pertanto, credo che si possa fare di più. Invito quindi alla creazione di un tavolo tecnico con loro per affrontare le problematiche anche sulla terraferma e cercare soluzioni concrete. Ischia affronta un futuro incerto, specialmente per i lavori imminenti che interesseranno l’ospedale, di cui non abbiamo ancora compreso la strategia. È fondamentale che la popolazione, la politica e noi operatori ci facciamo sentire. Grazie anche a voi per la visibilità che ci date, permettendoci di lavorare per migliorare la vita sia dei lavoratori che degli utenti».

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