Gaetano Di Meglio | Il re è nudo. Questa volta il dr Nello Carraturo si è trovato dall’altro lato non il semplice albergatore o il piccolo commerciante di Ischia, questa volta, dall’altro lato c’è chi non ha nessuna intenzione di chinare il capo e, soprattutto, ha la possibilità (anche e soprattutto economica) di fare il braccio di ferro. Un braccio di ferro che vede coinvolto anche il sindaco di Forio, Stani Verde che, alla luce di quanto si legge, dovrebbe far presto a revocare l’ordinanza emessa contro l’azienda a cinque stelle.
L’atto di significazione inoltrato al sindaco di Forio, al responsabile del IV settore, l’arch. Nicola Regine e all’ASL Napoli 2 Nord, descrive il metodo Carraturo: richieste senza protocollo e senza carta intestata, eccezioni non confermate dalle parti, richieste di sanzioni superate dalle autorizzazioni acquisiste e in possesso delle parti. Questa volta, però, come vi abbiamo già detto, il solito sistema non regge e contro le azioni di Carraturo il Mezzatorre ha messo giù carta e penna e ha contrattaccato in maniera molto dura.
Prima di leggere l’epilogo, però, è giusto che il lettore sappia che nel 2019, allorquando il Mezzatorre si avviò alla sua nuova vita, il dottor Carraturo si presentò in azienda e sollevò numerosi rilievi e prescrizioni. Un sopralluogo che è stato accolto dai gestori del cinquestelle con molta serietà e che negli anni – covid incluso – hanno investito oltre 200 mila euro per rendere l’intero reparto accogliente, in regola con quanto necessario e all’avanguardia. Ma veniamo ad oggi.
Nell’interesse della società Torre San Montano s.r.l. – scrive l’avv. Torino -, nonché della società Mezzatorre Hotel S.r.l, si richiede di inviare tutte le relative comunicazioni in merito all’ordinanza n. 93 del 20.06.2023 – avente ad oggetto “ordinanza sindacale per l’eliminazione inconvenienti igienico sanitari rilevati a carico dell’azienda termale Hotel Mezzatorre […]” – con la quale il Sindaco del Comune di Forio, alla luce della nota dell’ASLNA2 Nord, Dipartimento di Prevenzione UOC Igiene Ambientale ed Igiene Alimenti e Bevande (in persona del Dott. Nello Carraturo), “attesa la necessità di provvedere all’emissione dei provvedimenti di competenza al fine di tutelare la privata e pubblica incolumità” ha ordinato alla società Torre San Montano s.r.l. “di rimuovere ad horas le problematiche igienico sanitarie evidenziate nonché di ottemperare a tutte le prescrizioni riportate nella nota ASLNa2 Nord Dipartimento di Prevenzione UOC Igiene Ambientale ed Igiene Alimenti e Bevande del 25.05.2023 […]”.
L’HOTEL
Contro l’ordinanza sindacale, che recepisce il testo redatto dall’ASL, sono insorte la società Torre San Montano s.r.l. e la società Mezzatorre s.r.l. che sono, rispettivamente, proprietaria e conduttrice del “Mezzatorre Hotel e Thermal Spa” già membro “The Leading Hotels of the World”. Il Mezzatorre, come tutti sanno, è il nuovo terzo albergo del Gruppo Alberghiero Pellicano che si aggiunge all’Hotel “Il Pellicano” di Porto Ercole e alla “Posta Vecchia” di Palo Laziale ed è stata oggetto di attenzione mediatica di rilievo internazionale, tanto da essere pubblicizzata su testate straniere di tutto il mondo come il New York Times, il Financial Times, il Condènast Traveller, Il Mattino, Io Donna, Il Sole 24 Ore, Harper’s Bazaar, WSJ magazine, La Repubblica, Corriere della Sera, FT Weekend, Vogue, Marie Claire, Madame, WeltamSonntag, ICON e Dominio. A far data dall’anno 2019 – chiarisce la nota dell’Hotel – attraverso le sinergie della proprietà e del conduttore, sono state messi in campo una serie di investimenti per innalzare gli standard qualitativi da offrire alla clientela e per adeguare la struttura ricettiva alla normativa igienico sanitaria sopravvenuta ed in costante evoluzione.
IL SOPRALLUOGO
Lunedì 8 maggio di quest’anno il Dott. Nello Carraturo, ha eseguito un sopralluogo dal quale, però, non venivano evidenziate carenze igienico sanitarie e non veniva redatto in contraddittorio alcun verbale dal quale si evidenziassero carenze. Come la normativa di riferimento impone.
Il giorno dopo, martedì 9 con una mail, Carraturo trasmetteva un elenco di documenti scritto a penna su un foglio neppure riportato su carta intestata dell’ASL Na2 Nord da consegnare per il giorno seguente, mercoledì 10 maggio alle ore 8.30 presso la “sede della ex Maternità di Ischia al primo piano”.
E’ interessante evidenziare quanto tutta la documentazione richiesta non atteneva alle presunte carenze igienico sanitarie evidenziate nell’ordinanza sindacale ma erano riferite solo ed esclusivamente a documentazione già in possesso della scrivente società e da inoltrare all’ASL.
A fronte dell’enorme mole di documenti richiesti, martedì 9 maggio, la Mezzatorre s.r.l. comunicava alla ASL e al Dott. Carraturo che “evidenziando la Ns disponibilità ad inoltrare a mezzo canali telematici la documentazione richiesta nel più breve tempo possibile, tutta in nostro possesso. I numerosi documenti richiesti, in uno alla ristrettezza dei tempi della convocazione (pervenuta in data odierna per il giorno 10.05.2023 alle ore 8.30), inducono la scrivente a richiedere, in ogni caso, un differimento della predetta convocazione. Si resta in attesa dell’indirizzo pec/mail dove inoltrare la documentazione se diverso da quello indicato in convocazione”.
Cala il silenzio. Il metodo, forse, prevede anche questa fare. Passano i giorni ma quelli del Mezzatorre non hanno nessuna intenzione di restare fermi e venerdì 26 maggio hanno trasmesso tutta la documentazione richiesta evidenziando che: “Ci è pervenuta dal Responsabile del Dipartimento di Prevenzione e Igiene degli Alimenti del Distretto n. 36 di Ischia, una richiesta di documenti scritta a mano su carta non intestata di Codesto Dipartimento e priva di protocollo, nella quale si richiedono una serie di documenti che per semplicità di lettura sono stati numerati dal n° 1 al n° 20 . I numeri 4 e 5 non vengono esibiti in quanto non vengono erogate le prestazioni richieste. Molti documenti richiesti sono già in possesso della Pubblica Amministrazione ma sono stati sempre consegnati a mano e pertanto ci sfugge traccia. Nello spirito collaborativo inoltriamo tutto quanto richiesto sui canali istituzionali della Pubblica Amministrazione in quanto siamo impossibilitati a poterci recare fisicamente negli uffici dell’ASL di Ischia alle 8:30 per presentare i documenti a mano”.
Andare alle 8:30 all’ex Maternità è parte della storia. Non serve la PEC, serve la sottomissione psicologica dell’imprenditore che deve recarsi dal suo censore e, magari, essere vessato psicologicamente. Come una sorte di imposizione del potere che, però, con quelli del Mezzatorre non funziona. Della serie “W la PEC!”.
VENIAMO AL DUNQUE
“Nonostante tale rituale trasmissione – si legge -, con l’ordinanza sindacale che si riscontra – e sulla scorta di una relazione del 25.05.2023 – il Sindaco del Comune di Forio (con gravissime ripercussioni sull’immagine della struttura ricettiva di che trattasi) ha contestato una serie di irregolarità igienico amministrative che, per un verso, si traducono in integrazioni documentali, per altro, risultano già ottemperate all’Asl competente in data 26.05.2023. Come emerge dalla relazione allegata al presente atto, a firma del Dott. Geol. Luigi Pianese, “gli 8 punti indicati nella nota dell’ASL del 26 maggio, che in ogni caso non possono essere considerati come inconvenienti igienico sanitari, sono stati già tutti risolti e integrati con la pec inviata all’ASL al Dipartimento di Prevenzione il 26 maggio 2023. Va evidenziato tuttavia che in merito al punto 2 dove si dichiara: “…per l’operatore che assisteva alla cura ed è stato richiesto allo stesso di misurare con un termometro la temperatura del fango, nel rispetto della prescrizione medica della temperatura di cura, accertando che il fango termale era di 39 °C invece dei 42 °C” tale asserzione risulta non veritiera in quanto sia l’operatore Amedeo Castaldo e sia il Direttore Sanitario dott. Uggiano possono testimoniare che in quel momento non vi era in atto la cura di fangoterapia e che nessuno degli intervistati ha effettuato la misurazione della temperatura del fango riscontrando i 39 °C come dichiarato nella nota ASL. Quindi, non si riesce a capire il valore dei 39°C dove e quando sia stato riscontrato”
Ma la replica non termina: “Relativamente al punto 3 la serietà delle cure è garantita dalla presenza costante di professionisti incaricati e nelle cabine vi sono già i termometri e i timer predisposti per i fanghi. Sul punto 4 e sui registri dei reclami vuoti è da segnalare che non trovare nessun reclamo è un segnale di alta qualità del servizio. Per il punto 5 relativo al decreto del dott. Parisi Antonio non sappiamo di che si tratta probabilmente un refuso. Il file Excel del punto 6 e la fisioterapia del punto 7 è stato inviato e chiarito già nella pec del 26 maggio. Per la circolare ASL è stata ripresentata completa di regolamento sanitario interno in corso di validità, è stato acquistato il sollevatore per i disabili per l’immersione in piscina, è stata già trasmessa l’istanza per la pubblicità termale aggiornata. Tutto quanto richiesto nella nota dell’8 maggio 2023 è stato tutto integrato a mezzo pec sul sito istituzionale dell’ASL”.
Ma De Lorenzo e Sciò continuano: “Inoltre, i titoli edilizi, autorizzatori, di sicurezza sui luoghi di lavoro ed igienico sanitari, richiamati all’ultimo capoverso della relazione del 25.05.2023 a firma del Dott. Carraturo – mai esibiti in sede di sopralluogo perché mai richiesti dal pubblico ufficiale accertatore – risultano “superati” dai titoli richiesti ed ottenuti dalle società scriventi a far data dal 2019 e già in possesso dell’amministrazione comunale.
Alla luce di quanto evidenziato, la struttura ricettiva in parola non può considerarsi attinta da alcuna carenza igienico sanitaria non solo perché il preteso deficit documentale non costituisce carenza igienica – né in senso stretto né in senso lato – ma, massimamente, perché la stessa era – ed è – in possesso di tutta la documentazione di che trattasi la quale è stata ritualmente trasmessa all’amministrazione sanitaria in epoca antecedente l’emissione dell’ordinanza sindacale”.
IL DANNO DI IMMAGINE
Nel frattempo, chiarito che “il preteso deficit documentale non costituisce carenza igienica”, dal Mezzatorre si passa all’attacco: “Tanto le sollecitazioni provenienti dal Dott. Carraturo, quanto l’emissione dell’ordinanza da parte del Sindaco di Forio, arrecano un gravissimo vulnus all’immagine alle società scriventi le quali si riservano, in caso di rilevanza mediatica dell’accaduto, le doverose azioni risarcitorie” E, ancora, “Tutto quanto premesso, le società significano alle amministrazioni in indirizzo, ognuno per quanto di competenza: l’insussistenza delle pretese carenze igienico-sanitarie; la già avvenuta trasmissione della documentazione richiesta in data 26.05.2023; la necessità di annullare in autotutela ex art. 21 nonies Legge 241/90 tanto l’ordinanza sindacale n. 93/2023 quanto la relazione del 25.05.2023 (protocollata il 26.05.2023) a firma del Dott. Carraturo; di valutare eventuali ipotesi di conflitto di interessi ex art. 6 bis Legge n. 241/90 a carico dei funzionari a vario titolo coinvolti nel procedimento di che trattasi”.
L’ISTANZA DI ACCESSO AGLI ATTI
E poi inizia il secondo round. Quello che prevede l’accesso agli atti propedeutico, poi, soprattutto, all’azione risarcitoria: “Con la presente, inoltre, e sussistendo un interesse qualificato, differenziato, concreto ed attuale (al trattarsi, peraltro, di attività svolta da un pubblico ufficiale presso la struttura ricettiva in proprietà e condotta dalle istanti) si formula istanza di accesso agli atti (ex art. 22 e ss legge 241/90 e art. 5 d.lgs n. 33/2013) di tutta la documentazione istruttoria ed endoprocedimentale afferente il sopralluogo effettuato dal Dott. Carraturo in data 8 maggio 2023 ed in particolare: verbale concernente la verifica, la misurazione e l’accertamento della “temperatura del fango” con indicazione del dispositivo utilizzato dal Dott. Carraturo; verbale di audizione del “medico delle terme” e del Direttore e del Direttore sanitario anche con riferimento alle indicazioni fornite dal Dott. Carraturo; verbale attraverso cui si accertava l’inesistenza di “rilevatori per il controllo temperature e minutaggi di fanghi e bagni terapeutici” con relativo accerta-mento da parte del Dott. Carraturo; verbale di accesso presso la reception e contestazione delle relative carenze tecniche (i.e. registri); verbale di acquisizione (anche presso l’amministrazione comunale) di tutti i documenti elencati all’ultimo punto della relazione redatta dal Dott. Carraturo.
Ai precisa, infatti, che rivestendo il Dott. Carraturo natura e funzioni di pubblico ufficiale di tutte le sopra elencate attività risultava doveroso redigere un verbale in contraddittorio di cui con il presente atto se ne chiede l’acquisizione. Nel riservarsi ogni azione risarcitoria a tutela dei diritti e degli interessi delle mie assistenti, si assegna il termine ex lege per provvedere, elasso inutilmente il quale si adiranno le competenti Autorità Giudiziarie, nessuna esclusa”.
Questo è solo il primo atto. E speriamo, nel nome di molti, che il Mezzatorre continui (e vinca) la sua battaglia.
Per la serie
Esopo news
Forse le TANTE baracche adibite a cucina, ristorante, bar, terme, ecc… (con annessi toponi residenti) presenti sul territorio governato dalla C&X sono igienicamente più adeguate delle strutture cinquestellate?
Boh! Misteri del lei non sa chi sono io.
VENGONO IN MENTE GLI ANNI OTTANTA /NOVANTA – in quel periodo tutte le strutture turistiche dovevano per forza avere una cabina di trasformazione elettriche per alberghi ed hotel-milioni o meglio miliardi a palate con ville super lussuose per poi vendere tutto per non incappare nelle mani della Giustizia–ma siamo in ITALIA…………LA STORIA SI RIPETE COME DISSE IL FAMOSO BENEDETTO CROCE-CORSI E RICORSI STORICI