Gaetano Di Meglio | La foga politica, lo spirito di rivalsa per essere stato scaricato nei rapporti sindaci-De Luca ha trasformato Antonio D’Amore nel nemico pubblico numero uno delle comunità isolane.
Il protagonismo del direttore dell’ASL Napoli 2, fino ad oggi sostenuto anche dalla tolleranza dei sindaci dell’isola, è sempre di più un pericolo per la società isolana, per la nostra economia e, soprattutto, per la nostra sanità.
Una gestione con picchi di personalismi che non hanno nessun precedente ora sono diventati troppi e meriterebbero una reazione, forte, coesa e unica dei primi cittadini dell’isola presso il governatore De Luca. Lo scopo? Fare una valutazione sulla bontà della gestione della comunicazione di Antonio D’Amore.
In una recente intervista rilasciata a Repubblica Napoli, infatti, emerge che l’ASL Napoli2 Nord ha fallito nella gestione della prevenzione covid in vista dell’estate. Emerge dalla differenza dei risultati raggiunti dal direttore Verdoliva dell’ASL Napoli 1 rispetto a quello che accade conil direttore dell’Asl Napoli 2 Nord.
Se Verdoliva sventola successi e residenti senza covid, additando positivi al covid solo tra i turisti, quello della nostra ASL, continua con la sua azione di delegittimazione delle istituzioni sull’isola d’Ischia. Dichiarazioni gravi che spignono l’inserto napoletano di Repubblica fino a titolare: “L’ASL: Ischia ci preoccuopa”.
Come in altre circostanze D’Amore continua con una narrazione della pandemia sparando dati che non sono consultabili e con ragionamenti che sono distanti dalla realtà, ma che detti a giornalisti distanti e distratti, fanno notizia.
Secondo D’Amore, infatti, «Se si va avanti di questo passo, rischiamo di non riuscire più a reggere l’urto. Ci fa piacere che l’isola sia piena di visitatori, ma stiamo assistendo a comportamenti assurdi, sconsiderati, soprattutto da parte dei più giovani. E come se ci fossimo convinti, senza alcuna ragione, di esserci lasciati alle spalle l’emergenza».
Quale urto? Di quale pressione parla D’Amore? Dei positivi? Dei ricoverati? Di quale urto parla? Non è dato sapere, ma alla strumentalizzazione politica del direttore dell’ASL (nominato dalla politica) già iniziata con la Festa di Sant’Anna ora si aggiunge questo nuovo attacco alla Riva Destra.
Un attacco diretto contro il comune di Ischia come se l’ente guidato da Enzo Ferrandino fosse l’unico che ha a che fare con la movida e con le zone “calde” dei giovani.
Come se in tutta l’ASL Napoli 2 Nord esista solo la Riva Destra. Sembra strano che D’Amore non faccia riferimento al giovedì foriano. Chissà, forse D’Amore si misura a “toccare” Francesco Del Deo dopo le accuse e gli affronti frontali.
Ma dall’intervista di D’Amore emerge qualche altro dato preoccupante.
“Nella sola giornata di giovedì si sono rivolti al pronto soccorso dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno «una dozzina di persone, tutte affette da Covid-19 – spiega il manager – per fortuna non si è reso necessario il ricovero per nessuno. Ma abbiamo già quattro persone in degenza ordinaria e una in terapia intensiva. Nessuno di questi era vaccinato».
Ma come, la medicina territoriale dell’ASL Napoli 2Nord non funziona? Davvero è così organizzato male il territorio che una dozzina di positivi Covid si devono recare presso il pronto soccorso del Rizzoli? Siamo preoccupati che D’Amore non abbia attivo un servizio USCA che costringa i positivi Covid a violare la quarentena e recarsi presso il pronto soccorso del Rizzoli.
Siamo preoccupati perché l’ASL e la sua articolazione territoriale, fin dall’inizio della pandemia si è sempre dimostrata non all’altezza della situazione. Non staremo qui a raccontarvi delle pene passate dalla famiglia Picconi e neanche della vergogna disavventura che ha visto protagonista il piccolo Gigi. Evitiamo di perdere la faccia a ferragosto.
E’ oltremodo imbarazzante, tra l’altro, leggere il continuo dell’intervista di D’Amore. Un imbarazzo che prova ogni lavoratore d’Italia che si trova a gestire un ruolo pubblico.
Tralsciando le ovvietà senza costrutto (c’è chi, con qualche decimo di febbre, corre in farmacia per acquistare il test antigenico e poi, ricevuto l’esito positivo, non fa il tampone molecolare per non sospendere le vacanze: è un fenomeno che non ha nessun legame con Ischia, considerando la sua genericità), D’Amore ci fa sapere un’altra perla del buon Ciro Di Gennaro (il medico che tanto piaceva al PD isolano, tanto da farmi numerose telefonate in cui mi raccomandavano interventi a favore).
Leggiamola tutta: “Poi però – evidenzia D’Amore -ci sono medici che rispondono con abnegazione ammirevole: come il responsabile del pronto soccorso del “Rizzoli” che ha rinviato le ferie per fronteggiare questa situazione».
Ma come, davvero il responsabile del pronto soccorso del “Rizzoli” voleva andare in ferie nel periodo più e più caldo e impegnativo dell’anno. Davvero per il responsabile del pronto soccorso del “Rizzoli” non c’è un altro periodo dell’anno in cui godersi le meritate ferie che non nel periodo di Ferragosto a Ischia?
Ma di qualche “abnegazione ammirevole” parla D’Amore? Siamo molto preoccupati da questa gestione.
Preoccupati dal continuo utilizzo del ricorso all’autoconvenzionamento interno con i medici di chirurgia e rianimazione. Siamo preoccupati dalla condizione generale della nostra sanità sull’isola. Siamo preoccupati da un direttore sanitario che elogia un medico a discapito degli altri. Siamo sempre in presenza di quel “responsabile” che era arrivato alle mani con i colleghi in corsia e che p inviso alla quasi maggioranza dei dipendenti del Rizzoli.
Sarebbe quanto mai opportuno, dopo l’ennesimo attacco gratutito e senza fondamento che i sindaci iniziassero a chiedere conto a D’Amore. E’ il tempo di allertare De Luca e dirgli che il suo direttore dell’ASL Napoli 2Nord va contro le popolazioni che votano a differenza del direttore dell’ASL Napoli 1.
Diciamoci la verità, dopo Sant’Anna e dopo tutte le mancanze che abbiamo, davvero Ischia “non riuscirà più a reggere l’urto” D’Amore.
La vaccinazione è statao un flop, gli hub vaccinali uno spreco di danari pubblici con le loro inutili moltiplicazioni. Come se niente fosse, mentre l’ASL esclude l’isola da ogni possibile attività di sostegno alla vaccinazione, come ciliegina sulla torta, dobbiamo fare i conti anche con le dichirazioni di D’Amore.
Ischia, la vera preoccupazione è D’Amore!