Nonostante le iniziative pubblicizzate dall’Amministrazione comunale di Ischia e la nomina di un assessore “ad hoc” nella persona di Adriano Mattera, ai Comuni isolani viene addebitato di discriminare i disabili e di averli abbandonati a loro stessi. Un duro atto di accusa che arriva dal presidente del Coordinamento Regionale Handicappati Campania dr. Giovanni Bembo, che ha indirizzato ai sei sindaci isolani una richiesta di chiarimenti.
Andando al di là delle iniziative “di facciata”, Bembo analizza la reale situazione attuale. In molti casi il mancato abbattimento delle barriere architettoniche e l’assenza di scivoli penalizza ancora gravemente i disabili residenti e anche i turisti. Come l’impossibilità di servirsi dei mezzi di trasporto pubblico e la mancata assistenza sui porti. Il Coordinamento denuncia inoltre la mancata erogazione dell’assegno di cura ai disabili gravissimi residenti, previsto dalla legge.
Un elenco di gravi “disattenzioni” che Bembo riporta senza mezzi termini e che si traduce nella discriminazione dei diversamente abili.
La dura nota richiama alle proprie responsabilità Enzo Ferrandino, Irene Iacono, Stani Verde, Giacomo Pascale, Giosi Ferrandino e Dionigi Gaudioso: «Molte le lamentele pervenute alla scrivente Associazione circa la scarsa attenzione rivolta dalle Amministrazioni Comunali di cui ai destinatari della presente, riguardante la totale assenza dei servizi a favore dei disabili nonché alla presenza di moltissimi barriere architettoniche e soprattutto alla mancanza di scivoli atti a garantire la mobilità ai disabili nei comuni dell’Isola d’Ischia.
Purtroppo abbiamo anche constatato che ai disabili gravissimi e non autosufficienti residenti nell’isola d’Ischia, oltre ad essere stati completamente abbandonati a se stessi, non siete stati capaci neanche di garantire l’erogazione della misura dell’assegno di cura, con cui retribuire un’assistente personale per le loro necessità quotidiane. Infatti la normativa di settore in tema di politiche sociali, recata dalla legge quadro 328/2000 e dalla legge regionale 11/2007, assegna alla Regione funzioni di programmazione nonché di riparto delle risorse nazionali e regionali in favore degli Enti locali (Ambiti/Comuni) quali amministrazioni di prossimità cui compete la titolarità e la responsabilità dell’erogazione in concreto delle risorse ai beneficiari. Sembrerebbe che nessuno dei comuni di codesta isola abbia presentato programmi sulle non autosufficienze all’ambito territoriale 15.
ASSISTENZA SUI PORTI
«L’isola d’Ischia è un’isola meravigliosa ma non può permettersi di essere discriminatoria nei riguardi dei disabili turisti e non, purtroppo questo accade spesso e volentieri in ogni stagione e in tutti i comuni di questa isola, in particolar modo nei comuni di Forio, Casamicciola e Ischia. E’ inutile sottolineare la totale assenza di servizi in grado di soddisfare i bisogni espressi dai turisti disabili che da anni continuano, con grandissimi sacrifici, a godersi le bellezze naturali che questa isola offre. Una domanda sorge spontanea: come è possibile che nei porti dei comuni di Casamicciola, Ischia e Forio non vengano garantiti quei servizi elementari di aiuto alle persone disabili nel trasportare il proprio bagaglio, cosa che in altri comuni della nostra Repubblica viene garantito?
La nostra Associazione prova sgomento e vergogna per questi atti discriminatori nei confronti della categoria che rappresentiamo e che voi sindaci, senza neanche fermarvi un momento a riflettere, mettete in atto nei confronti dei diversamente abili. Qui si tratta non soltanto dei turisti disabili, ma anche di quelli residenti su quest’isola che sono totalmente abbandonati. Addirittura li avete costretti a non utilizzare alcun mezzo di trasporto sia pubblico che privato.
Vogliamo sperare in una vostra attenzione a tali vergognosi atti perpetrati nei confronti dei disabili e che possiate in qualche modo garantire che gli stessi possano finalmente utilizzare tutti i servizi che la nostra Carta costituzionale prevede. Nel frattempo sicuramente potete e dovete garantire l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico a tutti i disabili con gravi limitazioni motorie, oltre a realizzare scivoli ai marciapiedi razionali e soprattutto logici. Rendendoci disponibili a qualsiasi confronto».