giovedì, Novembre 28, 2024

Aumenti dei prezzi, scatta la caccia agli scorretti di Finanza e Politica

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Nell’emergenza scattano aumenti ingiustificati, intervengono la Guardia di Finanza e il presidente De Luca. Il consigliere regionale Maria Grazia Di Scala, dopo aver ricevuto numerose segnalazioni, ha chiesto l’intervento del governatore e ha aperto una finestra per consentire a tutti di segnalare eventuali abusi e operazioni truffaldine. Gli investigatori lanciano l’allarme spiegando che questo è il momento propizio per imprenditori truffatori e soggetti votati al cannibalismo di sfruttare la situazione per incassare denaro illegalmente, soprattutto attingendo alle risorse messe a disposizione dal governo. Molti supermercati isolani hanno applicato aumenti ingiustificati e la Guardia di Finanza ha iniziato a monitorare

Paolo Mosè | In questo stato di emergenza complessiva si innesta, come abbiamo già scritto qualche settimana fa, il salasso dei prezzi che vengono praticati in tutte quelle attività che consentono al pubblico di fare acquisti. Aumenti ingiustificati e gravi. Tant’è vero che alcuni prodotti, tra quelli più richiesti, hanno subito degli aumenti. Dettati da che cosa? Da una speculazione? Da una voglia di accrescere gli utili? Tutte domande che hanno una risposta: sono da ritenersi ingiustificati e in qualche caso illeciti.
Un fenomeno che ha richiamato l’attenzione del consigliere regionale di Forza Italia Maria Grazia Di Scala, che ha aperto una finestra per consentire a tutti di segnalare gli abusi che vengono commessi sistematicamente e quotidianamente da alcuni operatori del commercio. E lo stesso consigliere regionale ha sollecitato il presidente della Giunta regionale Vincenzo De Luca ad intervenire per perseguire tutti coloro che fanno del commercio una vera e propria trappola. Basti pensare che da quando è scoppiata la pandemia tutti i supermercati presenti sull’isola d’Ischia non propongono più offerte vantaggiose per la propria clientela. Prima era una vera e propria “guerra” tra i vari titolari che controllano il flusso soprattutto degli alimenti. Sponsorizzando qualche prodotto che in altre attività era offerto con un costo maggiore. Una operazione all’epoca scientifica, tendente a dirottare il maggior numero di compratori. Una sorta di specchietto per le allodole, perché è consuetudine che una volta entrati in un supermercato non si acquista l’unico prodotto offerto a prezzo vantaggioso. Si acquista altra merce.

I GUANTI DI LATTICE
Questi aumenti, che avvengono nello spazio di pochi giorni, non potevano passare inosservati. Tant’è vero che più di un appartenente alle forze dell’ordine si è accorto di questa anomalia grave e tendente all’arricchimento ingiustificato. Segnalando l’intera problematica ai diretti superiori affinché si vada a verificare se è in atto una politica commerciale tendente soprattutto a punire nella tasca il compratore. Il quale, diciamo la verità, in molti casi non si accorge che quello che aveva acquistato la settimana prima è stato aumentato la settimana dopo. A volte gli aumenti passano inosservati perché il singolo prodotto ha un aggravio di 50 centesimi o poco più. Ma a volte questo aumento è ben più consistente e allora anche il più sprovveduto, il più distratto inizia a preoccuparsi, a chiedersi cosa sta accadendo. In ogni emergenza queste situazioni si ripetono, sperando che tutto passi inosservato. Basterebbe che la Guardia di Finanza, esperta nel perseguire chi furbescamente adotta questa politica, procedesse ad un controllo minuzioso di ogni singolo gruppo che fa capo a determinati supermercati. E non solo. Proprio nella giornata di mercoledì ci siamo imbattuti in una nuova truffa nel vero senso della parola. Questo è il periodo della cura delle viti con prodotti che debbono essere utilizzati per evitare che i parassiti colpiscano le viti. E chi ha acquistato, si è ritrovato di fronte ad una richiesta di esborso per questo prodotto che ha del fantascientifico. Questo stesso prodotto viene offerto da note ditte specializzate ad un prezzo inferiore di ben tre volte. Il commerciante ischitano in questo caso ha inteso arrotondare. Forse calcolando il periodo di inattività e per recuperare ciò che non è riuscito ad incassare per il fermo totale imposto dal governo durante il periodo clou dell’epidemia, ha triplicato il costo. Di un prodotto che molto probabilmente teneva nel proprio negozio già da qualche tempo. Chi ha acquistato a questi prezzi, è malintenzionato ed intende presentare un esposto all’autorità giudiziaria, alle forze dell’ordine che hanno il compito anche di monitorare il costo della merce che viene aumentata in modo del tutto sproporzionato, dato che non vi sono le condizioni di mercato per degli aumenti in larga scala. Come esiste una speculazione sui guanti di lattice, che essendo introvabili in qualche modo, vengono venduti oggi al pacco tra gli 8 e i 10 euro, quando nei momenti di calma e nella normalità questo stesso prodotto non superava la soglia di 3,50 euro.

L’OSSERVATORIO REGIONALE
Come abbiamo detto all’inizio, questo fenomeno è stato notato da subito dal consigliere regionale Maria Grazia Di Scala, che vuole vederci chiaro soprattutto su quanto sta accadendo sull’isola d’Ischia avendo ricevuto, quale rappresentante in Regione di tutti i cittadini dei sei comuni, numerosissime segnalazioni che si sono amplificate con il passare dei giorni. Con la necessità di coinvolgere l’Ente Regione che in questa pandemia ha avuto un ruolo significativo come tutte le altre presenti nel nostro Paese. Ed è stato creato un Osservatorio per monitorare l’andamento dei prezzi ed intervenire immediatamente con sanzioni pesanti e soprattutto con l’impegno una volta accertata la furbata del commerciante, denunciarlo immediatamente alla procura della Repubblica. Perché qui siamo nella ipotesi di truffa, di sfruttamento delle risorse dei cittadini che pagando di più non possono, automaticamente, acquistare altri beni. Proprio per la mancanza di quelle risorse finanziarie che si sono contratte per mancanza di lavoro. Una località turistica che si trova a fare i conti con la chiusura totale di tutte le attività alberghiere e di numerose altre strutture economiche che sono trainanti per l’economia e per lo stesso turismo. La Regione Campania ha lanciato un messaggio ben chiaro a tutti coloro che vogliono sfruttare il momento propizio: «La Regione Campania ha attivato il proprio Osservatorio con l’obiettivo di individuare ed arginare ogni fenomeno di distorsione del mercato generato da prezzi sproporzionati».
E’ solo l’inizio di ciò che promettono i membri della Giunta regionale, mobilitando i propri uffici in questo momento delicato, per essere entrati nella cosiddetta Fase 2 dell’emergenza: «Per fronteggiare gravi speculazioni in questo periodo, faranno parte anche un rappresentante delle Prefetture, della Guardia di Finanza».
Il presidente della Giunta regionale fa sul serio, ritenendo utilissime le presenze di coloro che rappresentano il governo nelle province e i militari delle fiamme gialle, che hanno una professionalità e una capacità di individuare chi froda in commercio. Perché oltre all’aumento dei prezzi, c’è chi cerca di vendere prodotti spacciandoli di prima qualità o di provenienza da luoghi che garantiscono il consumatore. Mentre, in realtà, il trucco c’è, ma a volte non si vede, bisogna essere un grosso conoscitore di questo variopinto e complesso meccanismo di distribuzione delle merci. Nella scelta di realizzare questa struttura, la Regione Campania spiega quali sono gli obiettivi che si intendono raggiungere, per perseguire chi opera non certamente onestamente: «E’ compito dell’Osservatorio l’individuazione – si legge nella nota regionale – dei prodotti e degli esercenti che curano la distribuzione e vendita, a prezzi palesemente spropositati, con segnalazione alle competenti procure della Repubblica».

MESSAGGIO CHIARO
L’Osservatorio ha, dunque, il ruolo e il compito di tracciare tutta la filiera e capire i vari passaggi fino a quando il prodotto non è negli scaffali a disposizione del consumatore. Per conoscere se nei vari passaggi sono stati posti una serie di aumenti che non trovano affatto giustificazione. E se in ultimo chi ha il contatto diretto con il “popolo affamato” fa una ulteriore giravolta per avere anche lui un proprio tornaconto più sostanzioso rispetto al passato.
A volere questo Osservatorio è stato direttamente il presidente De Luca, che anche grazie alle segnalazioni che gli sono direttamente giunte e alla sollecitazione del consigliere di opposizione Di Scala, ha inteso procedere senza indugio per lanciare un segnale a chi in questo momento non opera con correttezza. Il suo messaggio è chiaro ed inequivocabile: «Mettiamo in campo – ha detto il presidente della Regione – una rigorosa azione di contrasto contro ogni forma di speculazione, tanto più intollerabile in questi giorni di emergenza».
Poche parole, ma con un messaggio chiaro e forte a chi oggi non si comporta da imprenditore serio e onesto.
Ma in questo periodo di vacche magre soprattutto per chi viveva di quel poco che gli bastava per vivere onestamente, esiste un altro fronte che nell’emergenza sguazza e abbonda. Stiamo parlando di quegli imprenditori o comunque faccendieri che si industriano per trovare delle soluzioni che servano ad ingannare il prossimo. Cercando di spillare qualcosa di soldi a chi ne ha già pochi o cercando di “sfottere” lo Stato. Andando all’assalto di quei contributi che sono per molti indispensabili, ma per costoro un modo come un altro di intascare quattrini senza fare nulla. Ma ci sono anche imprenditori che pur svolgendo un’attività ufficiale e che ormai si è cristallizzata nel territorio, usano tecniche altrettanto disoneste. Sfruttando e mettendo in un angolo il proprio dipendente. A volte giustificando ritardi o riduzioni di denaro chiamando in causa l’attuale situazione. E non sempre le situazioni finanziarie giustificano questa metodologia che molti definiscono come spregiudicata, di soggetti che non possono definirsi imprenditori ma opportunisti che hanno come credo solo il dio denaro.
Sarebbe anche opportuno verificare se la messa in cassa integrazione di alcuni dipendenti, come è stato fatto sull’isola d’Ischia, sia una necessità, indispensabile proprio per mancanza di lavoro e dell’impossibilità del datore di lavoro di fronteggiare stipendi e oneri previdenziali. Anche se dobbiamo dire che il governo ha stanziato importanti somme di denaro per consentire che ciò non si verifichi. Ma si sa, l’italiano, ed in particolare l’isolano, ha una capacità di “industriarsi”, trovare tutte le scappatoie per scaricare sugli altri, ovvero sullo Stato, certe incombenze economiche sfruttando il momento propizio. Vedrete che di qui a qualche anno molte inchieste della Guardia di Finanza arriveranno alla valutazione della magistratura che, di fronte ad operazioni messe in atto da personaggi cannibaleschi, l’unica soluzione è quella di risponderne dinanzi all’autorità giudiziaria per essere giudicati per comportamenti falsi, ingiustificati e soprattutto truffaldini.

1 COMMENT

  1. Che la guardia di finanza non si dimentichi di controllare il prezzo della benzina(basta affacciarsi alla finestra).Con il prezzo del petrolio intorno ai 30 dollari da 3 mesi paghiamo la benzina circa 1euro e70.Definirlo furto e’ poco.

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