martedì, Febbraio 25, 2025

Aurum Suisse S.r.l. vince il ricorso: il Consiglio di Stato annulla la sanzione del Comune di Casamicciola Terme

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Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato da Aurum Suisse S.r.l., proprietaria della struttura turistico-ricettiva Suisse Thermal Village a Casamicciola Terme, contro la decisione del Comune, che aveva imposto il pagamento di sanzioni ritenute eccessive. La sentenza, pronunciata il 5 febbraio 2025, ribalta quanto deciso in precedenza dal Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Campania, che aveva confermato la validità dell’ordinanza comunale.

Il caso: una disputa sui contributi di costruzione

Il contenzioso tra la società Aurum Suisse e il Comune di Casamicciola Terme riguarda una serie di interventi edilizi effettuati sulla struttura Suisse Thermal Village. In particolare, la società aveva presentato nel 2015 un’istanza per la regolarizzazione di alcune modifiche interne agli edifici identificati come “A” e “B”. Il Comune, attraverso l’ordinanza n.38/2015, aveva imposto una sanzione pecuniaria di 135.245,02 euro, raddoppiando gli oneri di urbanizzazione e il costo di costruzione, ritenendo che le opere realizzate rientrassero in una categoria di interventi più grave rispetto a quanto dichiarato dalla società.

Il ricorso e le motivazioni della società

Aurum Suisse S.r.l. ha impugnato la decisione davanti al TAR Campania sostenendo che gli interventi eseguiti fossero riconducibili alla semplice manutenzione straordinaria, che, secondo la normativa vigente, avrebbe dovuto essere assoggettata a una sanzione inferiore. La società ha inoltre evidenziato che il Comune non aveva fornito una relazione tecnica dettagliata a sostegno del provvedimento sanzionatorio, nonostante fosse stato sollecitato a farlo dal TAR stesso. Il Tribunale Amministrativo Regionale, con la sentenza n. 3324/2021, aveva respinto il ricorso, ritenendo che la società non avesse dimostrato in modo sufficiente la natura delle opere realizzate. Tuttavia, il Consiglio di Stato ha ribaltato questa decisione.

Il verdetto del Consiglio di Stato

Dopo un’attenta valutazione degli atti, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di Aurum Suisse S.r.l., evidenziando che la documentazione fornita dalla società era a suo favore. La relazione del Responsabile del Procedimento del Comune del 6 agosto 2015 riconosceva che le opere riguardavano solo una diversa distribuzione interna senza aumento di volume. Inoltre, il Comune, nonostante la richiesta del TAR, non ha fornito la documentazione necessaria a dimostrare la natura abusiva delle opere. Il Consiglio di Stato ha stabilito che gli interventi rientrano tra quelli di manutenzione straordinaria, per i quali non si applica il raddoppio della sanzione previsto dall’ordinanza comunale.

In virtù di queste considerazioni, il Consiglio di Stato ha annullato l’ordinanza comunale nella parte in cui imponeva la sanzione maggiorata, ordinando al Comune di ricalcolare l’importo dovuto sulla base della corretta qualificazione dell’intervento edilizio.

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