Con Alberto Morelli, presidente dell’Assoforense dell’Isola d’Ischia, per commentare la proroga al tribunale di Ischia arrivata con questo emendamento approvato al Senato e votato con la “fiducia” del governo Meloni.
Contenti a metà in qualche modo
“Era un risultato che ci aspettavamo. Ci era stato garantito dal governo, dal sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedove e, prima ancora, c’era stato, confermato anche dagli esponenti regionali di Fratelli d’Italia, quindi l’onorevole Michele Schiano e la maniera Maria Grazia Di Scala. Sapevamo che era un risultato che sarebbe stato raggiunto anche se, ovviamente, ci era salita un po’ d’ansia perché siamo arrivati a novembre e c’era il calendario che avanzava inesorabile. Quando siamo stati a Roma, Del Mastro ci ha aveva assicurato che la nostra proroga fosse stata inserita nel maxiemendamento del “milleproroghe”, anche se lo stesso sottosegretario ci aveva detto che avrebbe scommesso su un provvedimento anticipato rispetto proprio alla norma del milleproroghe. Per il momento, tuttavia, questo è risultato che ci accontenta, ma chiaramente non ci può soddisfare.
Presidente, il problema del Tribunale ovviamente si risolve con la stabilizzazione. Sappiamo però che la nostra stabilizzazione è legata alle sorti di Lipari e Portoferraio.
Quando siamo andati al ministero lo scorso 8 novembre, ci è stato detto che questo iter riguarda anche quattro tribunali abruzzesi che hanno ricevuto la proroga fino a dicembre 2024. Ma c’è la volontà da parte del governo, appunto, di stabilizzare queste sezioni e addirittura, ci ha confermato il sottosegretario che saranno riaperti altri tre tribunali chiusi con la precedente riforma della geografia giudiziaria: uno a Nord, uno al centro e uno a sud. Una scelta, questa del governo, per dare una risposta da parte del governo all’esigenza di giustizia dei cittadini. C’è una grossa crisi economica, eravamo in sofferenza per le note vicende tra covid e guerra a cui si è aggiunto il problema del superbonus. Diciamo che attualmente la situazione finanziaria non è delle migliori.
Martedì sera, ascoltando il procuratore capo di Napoli, Gratteri, mi sembra che l’intenzione della magistratura sia quella di andare verso la direzione di Gratteri, ovvero chiudere i tribunali minori. Noi con il tribunale di Napoli, diciamo pure con il presidente Garzo, non è che siamo proprio visti benissimo. C’è sempre stato un po’ di ostracismo.
Ti ringrazio per questa domanda perché noi l’abbiamo posta, anche se non in termini così chiari al sottosegretario Delmastro. E sono le sue testuali parole, ed ero lì presenti e te li posso riferire “E’ ora che la politica usi i poteri della politica, ai giudici ovviamente va l’organizzazione di quella che può essere tribunali. Ma laddove si decida che un tribunale debba essere aperto o meno non riguarda più il potere giudiziario, ma riguarda il potere politico. Siamo fiduciosi perché, finalmente, ci troviamo con un governo che non deve fare grossi giochi di equilibrismo per rimanere in carica e nel corso di una legislatura, siamo fiduciosi di raggiungere l’obiettivo della stabilizzazione. Anche perché, Delmastro, ha capito perfettamente di cosa stavamo parlando. E, anzi, ti aggiungo
Prego
Il sottosegretario era seduto sulla sedia in una certa posizione e quando gli abbiamo fatto la domanda ha totalmente cambiato posizione e ha preso una posizione più eretta e ha pronunciato l’affermazione di cui ho detto prima.
Parlare della dell’efficienza e diciamo dell’efficientamento della sezione distaccata di Ischia, ogni ragionamento rimanda alla stabilizzazione, però mi sembra di capire che qualcosa sia cambiato. Sai che frequento con assiduità la sezione di Ischia, e oggi si vede una certa organizzazione e ci sono pure alcuni dettagli che ho molto apprezzato come l’impegno del giudice togato, la dottoressa Bianco, che ha deciso approfondire lo studio dei fascicoli anche soggiornando sull’isola. C’è un’attenzione diversa o sbaglio?
Diciamo che si sapeva della proroga e i magistrati lo sapevano direttamente, anche perché, in altri casi ci siamo trovati nella stessa condizione di quest’anno, ovvero con la scadenza a dicembre e alcune volte, nei procedimenti penali c’era già il rinvio al Tribunale di Napoli. Questa volta, invece, c’è stato il rinvio ad Ischia, nonostante le date fossero successive al 31 dicembre. Era chiaro che la proroga sarebbe stata concessa e credo che nell’ambiente i giudici fossero stati i primi a saperlo. Per quanto riguarda il problema dell’efficienza del tribunale, invece, diciamo due cose fondamentali. Il giorno dopo la proroga, tramite il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, ho chiesto un appuntamento alla presidente Garzo cioè tramite la presidente Troianiello, con cui ovviamente abbiamo un rapporto diretto al fine di verificare quelle che sono le criticità del tribunale e n questo momento riguardano soprattutto l’UNEP, l’ufficio degli ufficiali giudiziari perché, adesso, c’è solo il dottor Rizzotto ed è fondamentale che si rafforzi questo ufficio. Tra l’altro, il dottor Vitali, tra poco sarà trasferito a Grosseto e quindi non sarà più presente sul territorio.
C’è un dottore di Ischia che era in servizio presso i tribunali di Torino, che ha vinto l’interpello su Napoli. Andremo a sollecitare il presidente Garzo affinché possa essere trasferito ad Ischia ed è chiaro che questa richiesta era possibile farla solo dopo la proroga. In più ritengo e lo dissi già il giorno dopo la mia elezione, oggi che c’è un sistema più telematico che dà la possibilità di non avere questo personale in esubero, basta che ci siano veramente persone capaci come, ad esempio, il dottor Conte in cancelleria civile che insieme alla dottoressa Buono che praticamente mandano avanti il settore civile anche grazie agli strumenti telematici che il governo ci ha fornito. Certo, possono sempre succedere dei crash e capitano spesso al venerdì pomeriggio, ma questa può essere una semplice battuta… Servirebbe un altro giudice togato e sappiamo che è in arrivo un altro giudice civile che dovrà sostituire il dott. Pastore Alinante, la cui applicazione scadrà poco prima del 31 dicembre. Però sono fiducioso e sono convinto che anche la presidente Garzo dovrà convincersi che il tribunale di Ischia dovrà essere stabilizzato”
carissimo e gentimo avvocato-lei ha tutto il mio rispetto -sia come persona sia come professionista-ma io cittadino ischitano e come tantissimi altri ci auspichiamo che la chiusura del tribunale d Ischia sia definiva- dimostrato che è solo
convivenza di un marciume che frulla tra politica-amicizie-conoscenze e ricatti–non puo essere per un cittadino onesto che crede nella giustizia E NEI VALORI-BEN VENGA PERIL BENE DEGLI ISCHITANI -CHE LEI AMA-la chiusura-noi ischitani lo speriamo ardentamente per noi e i nostri figli-