venerdì, Gennaio 31, 2025

Avvocato Vignati: “Mai più a Lacco Ameno, comportamento evanescente dell’amministrazione”

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Non si arrestano le contestazioni all’indirizzo dell’amministrazione Pascale e del primo cittadino stesso. La questione è sempre la stessa: la pericolosa e squallida commistione tra inquinamento ambientale, rischi e mare.
Proprio in questi giorni è stata inviata via pec al comune di Lacco Ameno una petizione al vetriolo . Una 60ina di firme a sostegno di una piccante contestazione a carico del sindaco Giacomo Pascale che ha rubato ai lacchesi le spiagge. Arenili liberi privatizzati in nome del voto e del Dio danaro, ma non solo. Lidi inquinati e resi pericolosi per la pubblica e privata incolumità al centro delle eccezioni mosse al governo locale. Tutto a causa di un imbarazzante inquinamento fognario L’estate sta finendo ma il mare, la sabbia e le fogne a Lacco Ameno tengono ancora banco. La raccolta di firme è stata prodotta il giorno 19 ultimo scorso e protocollata in Municipio il 22 agosto.

A sostegno dei firmatari l’avvocato milanese Raffaella Vignati, la stessa che ha strappato l’importante successo avverso lo sfratto dei barcaioli, o presunti tali, lacchesi colpiti da un provvedimento di sgombero ad opera della Marina di Capitello Scarl.

Si tratta di una lettera formale di contestazione e denuncia per segnale
“ l’inqualificabile situazione che si è presentata in questa estate 2016 – in tutta la sua prepotenza – davanti agli occhi di tutti, o almeno di quelli che non si sono volutamente voltati dall’altra parte.
Intere famiglie che hanno per anni scelto Ischia e Lacco Ameno per le loro vacanze si sono ritrovate in questa estate 2016 a dire “basta, mai più” nauseati, offesi, oltraggiati e pregiudicati da questa scellerata Amministrazione e, in primis, dal Sindaco.“- scrivono nella nota-

“Sopra tutto, il comportamento totalmente evanescente e dolosamente omissivo tenuto con riferimento all’inquinamento delle acque marine – generato dai noti problemi fognari – la dice lunga su questa Amministrazione e sul Sindaco, come autorità e come persona, che non si fanno scrupoli ad ignorare i rischi che stanno correndo giornalmente i bagnanti delle spiagge lacchesi, pur di fare cassa e di permettere di far cassa ai loro simpatizzanti.“- rilevano con veemenza i cittadini e turisti nauseati da cotanto squallore.

Nel mirino il perchè il sindaco, piuttosto che assumere i dovuti provvedimenti post inquinamento e richiesta di divieto di balneazione ARPAC, abbia tentato di insabbiare tutto.

Il motivo è intuibile, come la totale assenza di senso di responsabilità e coscienza di chi amministra quella che fu la bomboniera d’Europa!Sciù!

—La Lettera di formale contestazione e denuncia—

E così Lacco Ameno si trova danneggiata non solo per i noti eventi, ovverosia l’essere ormai equiparabile ad una fogna a cielo aperto, l’essere ormai diventata una barzelletta sulla bocca di tutti in quanto terra di razzia di questa Amministrazione e di tutti i suoi sodali, per l’avere ormai dei cittadini disposti a farsi prendere continuamente a calci nei denti (per non dire altro) per non indispettire questo o quest’altro, per paura o perché ancora peggio sono stati beneficiati dei più vari favori e quindi devono pagare lo scotto di essere fedeli sudditi a vita, ma anche perchè vedrà la fuga di intere famiglie di villeggianti che dal prossimo anno si guarderanno bene dal venire nuovamente a Lacco Ameno per farsi rovinare le tanto agognate vacanze e che porteranno i loro soldi (non certo pochi) altrove, così come porteranno altrove la peggiore delle pubblicità per la cittadina del Fungo.
Per tanti di noi che avevano imparato ad amare Lacco Ameno, nonostante i problemi non siano certo mai mancati, è una vera sofferenza e indignazione vedere il paese ridotto in questo stato e con esso il suo mare, a causa degli assoluti inefficienza, ignavia, egoismo e menefreghismo di chi come Primo Cittadino e come Amministrazione dovrebbe invece tutelare la cittadinanza, i residenti e i non residenti.
Sopra tutto, il comportamento totalmente evanescente e dolosamente omissivo tenuto con riferimento all’inquinamento delle acque marine – generato dai noti problemi fognari – la dice lunga su questa Amministrazione e sul Sindaco, come autorità e come persona, che non si fanno scrupoli ad ignorare i rischi che stanno correndo giornalmente i bagnanti delle spiagge lacchesi, pur di fare cassa e di permettere di far cassa ai loro simpatizzanti.
Dovrebbe essere ogni singolo cittadino lacchese, imprenditore o non, commerciante o non, a smetterla di limitarsi a “murmuriare” mentre a testa bassa continua ad accettare il peso del giogo sulle spalle, dovrebbe essere ogni singolo cittadino a dire basta, ad alzare finalmente la testa e la voce per riprendersi il proprio paese, niente di meno e niente di più di ciò che spetta di diritto ad ogni onesto cittadino che, nonostante tutto, ha sempre pagato e continua a pagare le profumate tasse senza ricorrere a sotterfugi e illeciti, come invece altri ben noti personaggi continuano imperterriti a fare.
Purtroppo sono sempre troppo poche le persone che hanno il coraggio di spendersi in prima persona, con la propria faccia, con nome e cognome, con la propria dignità che fortunatamente non consente loro di prestare il fianco a questo ignobile gioco.
Caro signor Sindaco, lo vuol sapere come avrebbe dovuto agire un Primo Cittadino responsabile e competente? Ad esempio come il Sindaco di Ravenna che per la rilevata concentrazione troppo alta di enterococchi intestinali nelle acque di fronte al Lido di Savio (località balneare del Comune di Ravenna) con ordinanza ha disposto il divieto temporaneo di balneazione per motivi igienico-sanitari predisponendo – oltre a idonea segnaletica di divieto di balneazione da installare nell’area interessata – che venissero effettuate le analisi delle acque ogni 24 ore e che il divieto di balneazione venisse revocato solo dopo aver ottenuto risultati compatibili con il ripristino della balneazione.
Vuole sapere invece cosa accade ad un Sindaco pavido e irresponsabile che difronte agli evidenti risultati negativi delle analisi ARPA non fa nulla?
Ne più ne meno di quello che è accaduto al Sindaco di Riccione, ad esempio, che nello scorso giugno si è visto recapitare un avviso di garanzia in quanto indagato per “omissione d’atti d’ufficio” proprio per non aver tempestivamente disposto un ordinanza temporanea di divieto di balneazione di un tratto del litorale riccionese su indicazione cautelativa e precauzionale dell’ARPA regionale, atto obbligato e previsto dalla legge per l’irrinunciabile garanzia di preservare e salvaguardare sempre e comunque la salute pubblica.
Perché caro signor Sindaco invece di agire a tutela dei cittadini come il suo ruolo dovrebbe imporre ha fatto di tutto per nascondere il problema? E’ un qualcosa di vergognoso che non si deve sapere altrimenti il paese si farà una cattiva pubblicità (diciamo cattiva per non usare altro termine scurrile ma certamente più appropriato) e perché altrimenti i turisti scapperebbero?
Ma non si rende conto che ogni persona dotata di un minimo di vista, di un minimo di olfatto e di un minimo di raziocinio ha già ben presente la reale situazione nonostante il suo continuo negare la realtà dei fatti e i suoi falsi proclami relativi ad acque cristalline?
Perché invece di sollazzarsi con bagni e tintarella nella piccola baia di Varulo da Lei tanto decantata (e a ragione certamente) non viene ospite per qualche giorno con tutta la famiglia al Lido Ulisse – o in qualsiasi altra spiaggia del paese – per dimostrare che adulti, anziani, bambini e neonati non corrono alcun rischio nel balneare anche in tali acque?
Ai posteri l’ardua sentenza forse però non è il caso do scomodare Manzoni e Napoleone nel suo caso.
Letto confermato e sottoscritto.
Lacco Ameno, 14 agosto 2016

9 COMMENTS

  1. A Lacco Ameno è finita la “pazziella in mano alle creature”…speriamo finisca presto questa pagliacciata e che qualcuno prenda a calci nel sedere questa banda di ignoranti, arroganti ed incompetenti quanto prima!

  2. GENTILISSIMO AVVOCATO MI DISPIACE MA LEI STA OFFENDENDO LACCO AMENO E I SUOI ABITANTI PERBENE DATO CHE LEI SI QUALIFICA COME ” AVVOCATO ” SE VUOL AIUTARE IL PAESE -CHE LEI DICE DI AMARE TANTO – PUO’ TROVARE TANTISSIMI APPIGLI LEGALI ( SE VUOLE E SE NE E’ IN GRADO) -PER PORRE TERMINE A QUESTO STRAZIO POLITICO CHE LEI ACCUSA

  3. Lo stesso quotidiano ha prima diffuso e poi nascosto tali notizie del a ARPAC .perché non pubblicate il mio commento?e anche l informazione si corrompe

    • Catello o Lello, abbia dato ampio spazio sulla nostra edizione cartacea. Abbiamo preferito la non divulgazione sul web delle notizie perché noi, a differenza di Giacomo Pascale e gli altri ammnistratori di Lacco Ameno, AMIAMO LA NOSTRA TERRA.

  4. SPETT.LE REDAZIONE WEB – NON SONO NE POLITICO NE HO SIMPATIA PER QUESTA GIUNTA -VOGLIATE GENTILMENTE SPIEGARCI MEGLIO ” NOI A DIFFERENZA AMIAMO LA NOSTRA TERRA “LA RINGRAZIO

    • Caro Gio, se avessimo riempito il web della merda che ha prodotto questa giunta avremmo arrecato un danno enorme al sistema Ischia. ci siamo censurati, sul web, per amore della nostra terra. In edicola li abbiamo fatti nero-merda!

  5. GENTISSIMO DIRETTORE NON PARLO DELLA MERDA PRODOTTA DA QUESTA GIUNTA CHE E’ NEGLI OCCHI ANCHE DEI CIECHI O DI CHI NON VUOL VEDERE BENSI NELLA RISPOSTA CHE LEI HA DATO DICENDO DI SCRIVERE POCO SUL WEB IN MERITO PERCHE LO LEGGONO IN MOLTI ANZI TANTISSIMI E” AMATE LA NOSTRA TERRA” PERCIO NE FATE A MENO. MA MI SEMBRA UN PO CONTRSENSO PER QUELLO CHE AVETE LASCIATO PUBLICARE PER MOLTI GIORNI DA NAPOLETANI O GENTE CHE SI SPACCIAVANO PER TALI NELL ARTICOLO RIFERENTE ALLE MAZZATE PRESE DAL TASSISTA DI ISCHIA -CHE SI RIFERIVANO A TUTTA LA POPOLAZIONE DELL INTERA ISOLA. – GIA EBBI A PREGARVI DI PRENDERE PROVVEDIMENTI SULLA DIVULGAZIONE DI QUEI COMMENTI PURTROPPO NE AVETE PUBBLICATI UNA QUANTITA ENORME. CHIEDO SCUSA E’ NEL RISPETTO DELLE PARTI CHE MI SONO PERMESSO DI ESTERNARE QUESTO MIO PENSIERO

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