sabato, Gennaio 11, 2025

Baino, la cava tossica di Casamicciola

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In seguito alle attività di indagine preliminare eseguite dalla geologa dott.ssa Anna Maria Patelli, la falda acquifera sottostante la discarica è risultata potenzialmente contaminata, a causa di concentrazioni di Arsenico superiori alle CSC di legge. Si sono succedute varie indagini e caratterizzazioni dei suoli oltre a lunghe pause di disinteresse ed incuria. é intervenuta anche l’ARPAC specificando che nel suolo profondo si sono verificati superamenti per i parametri Rame e Zinco nel campione di bianco e per il parametro Stagno nei campioni interni all’area di discarica, mentre nelle acque sotterranee per i parametri Fluoruri, Manganese, Arsenico e Solfati (rinvenuti solo dai laboratori ARPAC) nel piezometro a valle a circa 800 m di distanza dalla discarica.

L’ARPAC addirittura fa presente che “i superamenti rilevati per gli analiti Fluoruri, Manganese, Arsenico e Solfati, non sono correlabili con sicurezza alla presenza dei rifiuti nell’area di discarica, in quanto nei suoli indagati non c’è stato nessun superamento dei predetti analiti” e “tali superamenti possono essere correlati alla natura geologica ed idrogeologica dell’area”.

Potere dell’acqua termale…

Come la giri e come la volti nulla è stato fatto per migliorare la salubrità dei luoghi benchè nel 2012 fu riconosciuto un lauto finanziamento allo scopo.

In questo tempo la strafottenza politica, eccetto per i ribaltoni, aveva regnato sovrana fino a quando non è arrivata la condanna e la Corte dei Conti . E’ stato poi tutto un susseguirsi di interventi, un proliferare di analisi e pezze a colori.

E mentre da Palazzo Bellavista ci si affannava, con perizie di parte, a dichiarare conclusa la procedura affermando che Cava Baino non costituisce un pericolo per l’ambiente e per la salute umana.

Il 26 maggio presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – Direzione Generale per i Rifiuti e l’Inquinamento – è stata consegnata all’Amministrazione Comunale la nota del Governo Europeo sulla valutazione delle informazioni inviale dalle Autorità italiane, nella quale, si afferma che la balla della matrice antropica non regge e che comunque i rifiuti sono li e costituiscono pericolo.

Ecco il testo:

“Nonostante la contaminazione delle acque di falda e del suolo non sia di origine antropica, tuttavia non viene fornita alcuna informazione in merito alla presenza di rifiuti nel suolo. A tale proposito, questi servizi ricordano alle Autorità italiane la necessità di adempiere alla richiesta, chiaramente enunciata nella lettera di notifica della penalità, di informare la Commissione circa la decisione di rimuovere i rifiuti dal sito o lasciarli sul posto e, in quest’ultimo caso, di inviare informazioni sulle misure di contenimento/isolamento dei rifiuti.”.

Ci Pensa D’Andrea a Bonificare la discarica con una firma caldeggiando la proposta alla Commissione Europea lo stralcio del sito in esame dall’elenco di quelli che sono tenuti al pagamento della penalità semestrale.

Dichiarando che il comune ha adempiuto a tutto quanto di competenza.
Alla stregua degli esiti delle indagini ambientali eseguite presso l’ex discarica comunale e delle certificazioni consegnate.

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