Ida Trofa | Nuove grane e nuove censure per i vituperati banchi a rotelle del Ministro Azzolina e e nel commissario Arcuri… sic!
Nell’eventualità di un terremoto, infatti, non offrirebbero riparo in sicurezza per gli studenti. Un problema serissimo che ha messo in allarme i genitori della terremotata Casamicciola Terme, dove il sisma è una realtà che può colpire e far male sempre. Direttamente da Pistoia arriva l’eco di una parola, rischio sismico, solo sopita alle nostre latitudini. Ecco la storia che in queste ore sta tendo banco nella cittadina isolando.
Qui Pistoia. Un docente universitario, che è anche genitore di un ragazzo di 13 anni, ha inviato una formale diffida al dirigente scolastico provinciale e a quello regionale affinché non siano sostituiti in classe i banchi tradizionali con quelli nuovi a rotelle decisi dal Governo. Motivo, i nuovi banchi non sarebbero adeguati alle norme anti-terremoto, spiega Filippo Festini, docente associato al corso di Scienze infermieristiche all’Università di Firenze e da 30 anni all’ospedale pediatrico Meyer.
“In caso di evento sismico – afferma il docente – gli enti preposti alla Protezione Civile danno la raccomandazione di trovare immediatamente riparo sotto un tavolo. Ciò viene in particolar modo raccomandato per le scuole, dove ciascun alunno è già di per sé fornito di un riparo di tale tipo, costituito dal proprio banco, e dove l’accalcarsi improvviso di tutti gli alunni in fuga verso i corridoi e le scale potrebbe causare più vittime del sisma stesso”. “Il telaio metallico e i ripiani orizzontali che compongono il banco – evidenzia il professore – rappresentano, dunque, il primo fondamentale ed efficace rifugio degli alunni in caso di terremoto”. Ma questa soluzione “non sarebbe possibile da attuare con il nuovo banco perché la sua conformazione impedisce di ripararsi”. Lo stesso ragazzo ha fatto notare al genitore come le indicazioni di ripararsi sotto gli stessi in caso di terremoto vengono date nelle esercitazioni in classe. La decisione se adottare o meno i nuovi banchi spetta al dirigente locale. Cosi è stato spigato al genitore-docente toscano dal Provveditorato. Quindi al preside della scuola frequentata.
Qui Casamicciola. La cosa ovviamente ha fatto saltare letteralmente dal “banco”, concedeteci il gioco di parole, i genitori casamicciolesi che hanno subito compulsato il delegato comunale all’istruzione Nunzia Piro, dicendosi pronti a ricorrere anche loro, invocando la mancanza di sicurezza e di presidi e la pericolosità dei banchi a rotelle.
“Per conoscenza, il banco scolastico, insieme alla cattedra rimane il primo presidio in caso di evento sismico, sarà mia premura in quanto genitore, ingegnere, e rappresentante di classe, chiedere relativa dichiarazione di conformità di tali banchi a chi di dovere, in quanto palesano almeno a vista, non diretta probabili insufficienze in caso di necessità” ha spiegato alla Piro ed agli altri esponenti dell’Istituto E.Ibsen un genitore ingegnere nel corso di un dibattito a distanza per via telematica .
“In classe già si lamentano visto che devono stare seduti per 6 ore. Mio figlio compreso. Sono piccoli ed hanno la seduta scomoda, i ragazzi sono grossi ed alti” spiega una mamma rilanciando le considerazioni dell’ingegnere ed annunciando il ricorso per i banchi non antisismici.
“Alcuni ragazzi, compreso mio figlio, si lamentano visto che sono costretti a rimanere seduti per tutto il tempo, compreso i 10 minuti di intervallo. Ve ne parlo perché credo che sia un problema che accomuna molti dei nostri figli e non può essere sottaciuto. Sono pronta a fare come il papà di Pistoia” prosegue mamma-coraggio Assunta Conte.
“Nella classe di mio figlio ci sono questi presidi non proprio sicuri, non credo sia l’unica ma si può facilmente sapere chi altro ne è provvisto- conclude Conte – Comunque nel caso dovessero esserci solo in classe di mio figlio allora chiederò un intervento ed il cambio, visto che a quanto pare ledono la salute della schiena e delle gambe e mettono in pericolo in caso di terremoto. È grave. Molto !”.
Caustica dal canto suo Nunzia Piro che ha rilanciato alle richieste e alle pressanti considerazioni di madri e padri: “Per quanto mi riguarda ne parlerò nel prossimo consiglio di interclasse. Cerchiamo però di essere cauti…”.
La querelle scolastica prosegue e non sembra avere soluzione di continuità. Ora tocca (ci vien da ridere) alla trovata del secolo Made in Italia : i banchi a rotelle per contrastare il coronavirus nelle scuole! Per carità
Le scuole devono essere antisismiche non i banchi!!!! Avevate la possibilità di adeguarle sismicamente dopo il terremoto e invece le avete riportate al pre -sisma e nessuno che si è lamentato ora vi lamentate dei banchi….. fessi fanatici e fessi che poi se una scuola crolla i banchi a che dovrebbero servire ditemi un po’? Avete solai a voltine voi nelle vostre scuole o avete scuole costruite negli anni 60 senza norme sismiche che vengono giù in un respiro? Ma d’altra parte in questo paese basta una rete che mantenga i tramezzi due pannelli antisfondellamento e siamo tutti sicuri tanto il parroco Morgera ci protegge (speriamo che davvero ci sia lui a farlo!)
Indignatevi per cose serie non per le stronzate. Se una scuola rispetta i parametri antisismici la diffida di questo intelligentone non serve ad un cavolo. Consiglio al genitore premuroso di diffidare il dirigente per il mancato adeguamento sismico, sanitario, antincendio, elettrico, e di accissessibilta’ dell intero istituto piuttosto che guardare la cazz…ta del banco a rotelle. Ma tanto siamo in ITALIA anzi no siano ad ISCHIA che é peggio!