La vicenda della Coop CPL Concordia a Barano, sembra non aver insegnato nulla. Dopo lo scandalo del 2005, e se senza voler entrare nella vicende che vedono impegnato il pm, i carabinieri e i vari imputati, sarebbe opportuno guardare un po’ in casa baranese. Secondo alcune fonti molto credibili de Il Dispari, sembra che ci sia un professionista pronto a scagliare i suoi “dardi infuocati” contro la Cooperativa di Modena e la gestione comunale dell’appalto per la pubblica illuminazione. Secondo i bene informati, infatti, sembra che la cooperativa si sia limitata solo a fare da “finanziaria” mentre la ditta che doveva restare nei 200 mila euro come quota massima del sub appalto, fa il bello e cattivo tempo.
Un appalto che non è terminato, che sembra carente di molti step e che, soprattutto, viene gestito ad uso e consumo di qualche “locale” irrispettoso del capitolato. Piccole clientele politiche e installazioni di “pali” secondo il “piacere da fare” che meriterebbero le attenzioni e i fari della Procura delle Repubblica. Ma il nuovo impianto non doveva essere interrato? Eppure vediamo ancora fili volanti. Chi controlla sul limite del sub appalto? Quelli della CPL sono mai venuti a Barano? Quando entrerà in funzione il nuovo impianto con il software tanto decantato? Qualcuno faccia attenzione. Qualcuno accenda i fari, prima che ci pensa la magistratura su impulso di qualche professionista che si è scocciato di essere preso in giro da strategie poco chiare e poco cristalline. Fate luce, certe volte, non è un modo di dire.