Nell’anniversario della morte di Gaetano Montanino, Barano si è fermata per pregare e riflettere, lanciando un messaggio forte contro la malavita organizzata e in “Memoria delle vittime delle Mafie”
A cinque anni di distanza dal 4 agosto 2009, la data nefasta dell’uccisione a Napoli, in piazza Mercato, di Gaetano Montanino, 45 anni, guardia giurata e dipendente dell’istituto “La vigilante”, Barano si è fermata per pregare e riflettere, lanciando un messaggio forte contro la malavita organizzata e in “Memoria delle vittime delle Mafie”. Con la regia di don Pasquale Trani, alle 19, è stata recitata la Santa Messa in San Sebastiano, in piazza San Rocco, in suffragio di Gaetano Montanino. Poi, l’incontro/testimonianza in San Rocco con Luciana Di Mauro, la vedova Montanino, e altre donne che hanno raccontato la difficile convivenza con la malavita organizzata, in collaborazione con l’Associazione “Libera”.
FOTO FRANCESCO DI NOTO MORGERA