Alessandra Sangermano, Cristiana D’Abundo Cristiana e tutto il Comitato Studentesco del Telese hanno protestato contro lo stato di oblio in cui è abbandonato il nostro istituto “alberghiero”. Una condizione di precarietà che va avanti da anni e che, oggi, è figlia di una parziale programmazione che, tuttavia, non ha considerato le loro, vere, necessità.
Ieri mattina, come annunciato, con un corteo che ha interrotto la circolazione di Via Fondobosso, gli studenti hanno manifestato il loro dissenso verso le Istituzioni, soprattutto quella Metropolitana, che non è riuscita a dare una risposta ad un grido di aiuto che, purtroppo, si alza da ben 24 anni.
“Stop ai doppi turni” e “Aule al Telese” sono gli striscioni che aprono il corteo.
“Da due decenni – ci hanno detto Alessandra e Cristiana – mancano le aule, costringendo gli alunni a doppi turni e situazioni stancanti dal punto di vista fisico e mentale. Uscendo quasi tutti i giorni alle tre del pomeriggio per poi studiare in vista delle interrogazioni del giorno successivo, molti studenti non riescono ad avere una vita sociale. Inoltre, quest’anno si sta affrontando anche il problema del parcheggio a causa dei lavori in corso. Molti studenti arrivano tardi la mattina perché non sanno dove lasciare l’auto. Questo problema non affligge solo gli alunni, ma anche i professori e il personale scolastico. Noi frequentiamo questo istituto da cinque anni, ma è un processo che va avanti da decenni. Non sembra corretto che il liceo abbia ottenuto risultati immediati, mentre noi, dopo vent’anni, non abbiamo ancora visto alcun risultato”
Con i ragazzi anche docenti e politici.
DE SIMONE: “UN PROBLEMA CHE ESISTE DA SEMPRE”
“Sono la professoressa Carmen De Simone e insegno accoglienza turistica in questo istituto da 40 anni. Il problema esiste da sempre e nessuno si impegna a risolverlo: Città Metropolitana, Istituzioni, Comune.
Abbiamo bisogno di qualcuno che si prenda cura di questo Istituto, così importante per il territorio. L’alberghiero è fondamentale per le istituzioni e la società, ma quando si tratta di affrontare i problemi nessuno ci ascolta. Noi docenti supportiamo gli studenti che manifestano perché lo riteniamo giusto”.
DI COSTANZO: TOTALE INDIFFERENZA VERSO IL TELESE
Durante il corteo abbiamo raccolto anche il commento, amaro, del vicepreside del Telese, il professor Raffaele Di Costanzo. Prof, gli studenti sono scesi in piazza per rivendicare il diritto allo studio, sancito dalla Costituzione. Attualmente, questo diritto è compromesso dalla carenza di aule al Telese, una problematica che persiste da molti anni. “C’è una totale indifferenza da parte della città metropolitana, che investe molto in altri territori. Sono di Napoli e posso affermarlo con certezza: ho visto scuole importanti costruite e ristrutturate nell’area nord di Napoli. L’isola sembra essere dimenticata. Non credo che questi ragazzi siano diversi dai ragazzi di Napoli, che hanno ottenuto le giuste aule. Questa situazione va avanti da troppi anni; dobbiamo far sapere alle istituzioni che siamo qui ad aspettare ma siamo stanchi”.
TELESE, PROBLEMA PARCHEGGI A FONDOBOSSO
La professoressa De Simone ha poi aggiunto: “Inoltre, ogni mattina siamo costretti a competere per i pochi parcheggi disponibili. La costruzione di un nuovo parcheggio ci ha tolto molti posti auto e i lavori continueranno a ridurre gli spazi rimasti. Abbiamo chiesto al Comune una soluzione alternativa, come l’apertura di aree limitrofe per permettere a studenti, docenti e genitori del Telese di vivere l’anno scolastico con maggiore serenità”.
LAEZZA: “NON POSSIAMO PIU’ GIRARCI DALL’ALTRO LATO”
In strada a rivendicare il diritto allo studio c’è anche il consigliere comunale Davide Laezza, da poco laureato e vicino ai ragazzi del Telese che rivendicano nuove aule e lo stop ai doppi turni.
“Devono avere loro lo spazio maggiore. È importante dare un supporto forte ai ragazzi, al preside Sironi, ai docenti e a tutto il personale. Spesso siamo più concentrati su chi farà lo spettacolo di Natale più bello. Ma quando si tratta di combattere per il diritto allo studio, i trasporti o la sanità, spesso troviamo scuse o non ci siamo. Dobbiamo stare al fianco di questi ragazzi perché non esistono scuole di serie A e di serie B. Gli enti sovracomunali devono trovare soluzioni reali, e noi come parte politica attiva dobbiamo incitarli a farlo”.
DI VAIA: “LE AMMINISTRAZIONI SOVRACOMUNALI TRATTINO TUTTI GLI ISTITUTI ALLO STESSO MODO”
Nonostante la responsabilità sia Metropolitana di risolvere il problema logistico dell’istruzione superiore ad Ischia, l’Assessore del Comune di Ischia Luigi Di Vaia, ha comunque solidarizzato gli studenti del Telese e manifesta insieme a loro sul via Fondo Bosso
“A nome dell’Amministrazione comunale di Ischia, esprimo la nostra solidarietà a questi ragazzi. È importante ciò che stanno facendo oggi perché non è accettabile che, al giorno d’oggi, gli studenti del Telese, specialmente su un’isola come Ischia che vive di turismo e dove quella struttura forma i professionisti che operano nel settore turistico, debbano ancora fare i doppi turni. Questo è particolarmente notevole dato l’impegno significativo che l’Amministrazione comunale di Ischia ha dedicato alle strutture scolastiche in questo quinquennio. Pertanto, esprimiamo la nostra vicinanza agli studenti, nella speranza che le amministrazioni sovracomunali trattino tutti gli istituti allo stesso modo, in un’ottica di equità”.
LA SITUAZIONE DI ALLARME DEL TELESE
Attualmente sono disponibili nell’edificio di via Fondobosso n. 25 aule a fronte di un fabbisogno di n. 39 aule. Questo Istituto ha da sempre adottato modelli di organizzazione oraria e degli spazi che hanno comunque consentito il raggiungimento di ottimi risultati adottando rotazione e doppi turni con uscita alle ore 18,40. Ma questa situazione che dura da oltre vent’anni non può durare all’infinito senza prevedere una soluzione. Questa scuola ha ricevuto notevoli finanziamenti PNRR per i nuovi ambienti educativi innovativi e per i laboratori professionali la cui implementazione risulta problematica proprio per la carenza di spazi ed aule. www.ildispari.it
Accorpamento unica soluzione per risolvere guerra tra scuole superiori. Aule nascoste, propaganda (orientamento) continua e dispettucci….