La migliore pizzeria egubina è “made in Ischia”
Maria Funiciello | E’ sicuramente tra le parole più pronunciate al mondo al giorno e mette tutti d’accordo. Parliamo della pizza, della buona pizza.
Trovare una pizzeria che sforni ottime pizze in giro per il mondo è difficile: man mano che ci si allontana da Napoli e dalla Campania, le tradizioni culinarie cambiano, gli ingredienti pure. E’ così che basta cambiar regione o provincia per trovare gusti e sapori diversi, spesso lontani dal vero sapore intenso della pizza napoletana.
Eppure, in quel di Gubbio (e oltre, poi capirete perchè) c’è un presidio forte e fiero che offre ottima pizza partenopea ed è in continua e fortunata espansione: è la “Pizzeria Bella Ischia” che da Gubbio sta conquistando tutta l’Italia.
Già il nome tradisce un particolare fondamentale: il legame con l’isola d’Ischia che passa per alcuni titolari dell’attività, continua con la presenza di tanti ischitani tra i dipendenti della struttura e continua con l’arredamento dei locali che richiama molto le particolarità nostrane.
Abbiamo raggiunto prima via mail e poi telefonicamente Annalisa Scotti, giovanissima imprenditrice di successo, è proprio il caso di dirlo, che ci ha raccontato da dove parte l’idea di un aprire una pizzeria del genere a Gubbio.
“La mia famiglia ha da sempre lavorato nel mondo della ristorazione e delle pizzerie in particolare – ci racconta entusiasta Annalisa – e sull’isola sia mio padre, mio cognato e altri membri della mia famiglia sono noti nell’ambiente. Io lavoravo in una società operante in un altro ambito, ma poi si sono presentate determinate opportunità e, visto che l’idea di aprire un ristorante era nell’arei già da un po’, con il mio datore di lavoro abbiamo pensato di compiere il passo e aprire una attività del genere.”
Ma come mai a Gubbio e non a Ischia?
“Io vivo da oltre dieci anni a Gubbio, dove mi sono sposata e, diciamo, ho messo radici. Vivendo qui, spesso mi spostavo come tutti a Perugia per poter mangiare una pizza che si avvicinasse al gusto di quella nostrana e da lì l’idea.”
Con chi hai aperto il ristorante?
“L’apertura del ristorante di Gubbio è stata un po’ particolare – ci racconta Annalisa – perchè in quel periodo mio cognato aveva perso il lavoro e si era trasferito con tutta la famiglia a Monaco. A me spiaceva molto e ho deciso di accelerare le fasi per l’apertura del primo punto vendita e ho richiamato tutta la famiglia a Gubbio. Era dicembre 2013 quando abbiamo aperto il ristorantino a Gubbio con non più di trenta posti. Fu un successo inimmaginabile: i prodotti ricercati, il gusto indiscusso della pizza partenopea e i prezzi modici hanno fatto breccia e abbiamo ricevuto sin da subito tantissime richieste.”
Annalisa e la sua Bella Ischia hanno offerto a menù solo pizza e bibita, senza altre pietanze, per la somma di 7 e 8 euro, senza far pagare il coperto. Una formula davvero di successo che ha spinto nel mese di aprile all’apertura della seconda pizzeria.
“Un successo molto grande – continua – che ci ha fatto pensare sull’opportunità di creare un vero e proprio franchising legato al nostro marchio e ai ostri standard. Così abbiamo preso questa decisione e dal 2013 a oggi abbiamo aperto ben sei nuovi ristoranti con il nostro logo. Siamo presenti a Torino, Bologna, ad Umbertide, a Perugia e Assisi. Abbiamo sempre molte richieste di affiliazione e puntiamo ad aprire dei ristoranti anche a Roma e Milano.”
Annalisa ha le idee ben chiare e ci racconta che sono molto rigidi sulle condizioni da seguire per poter accedere al franchising.
“Siamo sempre molto attenti nella scelta delle nuove apertura, deve essere tutto corrispondente ai nostri standard, dai locali che devono avere determinate caratteristiche ai prodotti. Poi c’è da aggiungere che la pizza viene prodotta unicamente da noi: l’impasto viene fatto da noi e poi distribuito, così in ogni pizzeria Bella Ischia c’è la stessa identica pizza.”
Con il successo e le nuove aperture sono arrivati anche nuovi piatti nel menù e nuovi spazi aperti nel grande locale di Gubbio.
“Abbiamo introdotto, molto timidamente, alcuni antipasti e contorni nel nostro menù – ci racconta – tutti appartenenti alla tradizione ischitana e partenopea e di cui cerchiamo di mantenere inalterate non solo le ricetta ma anche i nomi, come le intramontabili melanzane a funghetti la cui ricetta l’ho importata interamente da Ischia. Poi ad agosto abbiamo rinnovato anche il locale di Gubbio e abbiamo inserito la panetteria e la pasticceria napoletana: sforniamo pane cafone, che va davvero a ruba, e altri prodotti campani; l’angolo bar con la pasticceria napoletana è sempre tra i punti più frequentati della città.”
Ma i vostri clienti sono incuriositi dal nome del locale? Chiedono informazioni sull’isola?
“Ischia è presente ovunque, non solo nel nome o negli elementi di arredo. Abbiamo elementi che richiamano l’isola anche in alcuni oggetti. E tutti ci chiedono notizie sull’isola.”
Quale è la domanda che ti viene posta più spesso?
“Perchè non avete aperto un ristorante anche ad Ischia?”
E tu cosa rispondi?
“Beh, la domanda non può che far piacere, ma al momento voglio portare il nome della nostra isola e le sue tradizioni gastronomiche fuori dai confini ischitani, per farla conoscere al mondo.”
E dalle foto che ci ha inviato Annalisa vediamo che la grande famiglia “Bella Ischia” conta davvero tanti ischitani che hanno deciso di farsi “ambasciatori” della nostra isola nel mondo della pizza e non solo.
Storie come queste non fanno altro che legare ancora di più il nome e l’immagine della nostra terra a storie di innegabile valenza e successo.
Complimenti ad Annalisa e alla sua famiglia che porta avanti la tradizione gastronomica ischitana e che dimostra di essere molto legata ad Ischia anche in coda a questa intervista quando ci lascia con una frase che davvero scalda il cuore.
“Grazie per questa intervista e, mi raccomando, salutami Ischia!”
Bravi!!! Ma a Bologna dov’é la “bella ischia”, non riesco a trovarla. Io amo immensamente Ischia e mi piacerebbe tanto percepirme un aroma nella mia città. luisa
Quello che dovrebbero fare anche i nostri ristoratori isolani, eliminare pane e coperto dal conto!