sabato, Gennaio 11, 2025

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Storie dal lieto fine che tutti vorrebbero sentire e raccontare. Episodi che lasciano un sorriso sul volto di chi le ascolta e disegnano ricordi indelebili nei cuori di chi li vive.

Oggi vi raccontiamo dell’avventura vissuta dalla nostra amica Annalisa Di Bonito in viaggio su un treno che la stava riportando a Napoli.
“Sul treno verso Napoli – scrive Annalisa – ho conosciuto Anna, una donna depressa, in fuga verso Reggio Calabria con una borsetta e un paio di infradito.”
Una figura ed un comportamento che non sono passati inosservati ai passeggeri vicini che ipotizzavano già il quadro della situazione. Idee confermate dalle telefonate che la signora riceveva.
“Tutti i suoi familiari la chiamavano disperati – continua Annalisa nel suo racconto – e lei rispondeva: sono in viaggio, vado lontano, non vi dico dove!”
Parole pesanti che lasciavano trasparire tutto il malessere della donna e la corrispondente preoccupazione dei familiari al telefono e distanti chissà quanto.
E Annalisa non ci ha pensato su due volte e si è data da fare per aiutare quanto più possibile la donna.
“Non potevo fare finta di niente – scrive – l’ho aiutata a ragionare, ho chiamato i suoi figli, li ho rassicurati.”
Scese dal treno si sono recate entrambe presso il commissariato più vicino.
“Dopo questa esperienza i suoi problemi non spariranno – conclude la nostra amica – ma sento di aver fatto il mio dovere come Persona. E sentirsi dire dal figlio: sei un angelo! Non ha prezzo. Che esperienza!”

Ricevere il ringraziamento dei familiari è, di certo, la ricompensa più grande che si possa ricevere in queste occasioni e ciò che ha fatto Annalisa è il comportamento che ognuno di noi dovrebbe avere verso il prossimo.

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