L’incredibile delibera “pezzotta” di Consiglio Comunale, niente verbale ma dichiarazioni postume, sul Bilancio Riequilibrato 2014 è sparita. A Lacco Ameno, la bozza di deliberazione n. 5 del 18.01.2016 con i verbali di consiglio comunale falsi, ricostruiti ad hoc, è stata cestinata. Tutto dopo la segnalazione de “Il Disapri” e i rilievi del consigliere d’opposizione Giovanni De Siano.
All’albo è comparsa, ieri, la copia rivista e corretta dal segretario generale Luigi Cupolo protocollo 2033 del 2 febbraio. Ad oltre 10 giorni da quella manipolata.
Il tentativo era quello di far passare come atti pubblici, discussi in seno al civico consesso interventi, in realtà mai fatti, e per questo mai verbalizzati. Addirittura votazioni ed emendamenti fantasma sul tema del Bilancio Stabilmente Riequilibrato. Lo stesso discusso in Consiglio Comunale il 18 gennaio per evitare lo scioglimento e la caduta ingloriosa del sindaco Pascale finito nel mirino del Ministero dell’Interno.
Un tentativo che non depone certo a favore della pubblica amministrazione scandalosamente pizzicata a redigere un atto pubblico palesemente falso
Nonostante in molti hanno assistito alla seduta sanno che la verità è un’altra. La maggioranza è fuggita rifugiandosi negli uffici nel palazzo comunale al “piano di sotto”, mentre il consesso era riunito all’attico. “Nessun emendamento sul prospetto F è stato votato e portato all’attenzione almeno pubblicamente in quelle ore” aveva rilevato, tra gli altri altri, il consigliere Giovanni De Siano. Incomprensibile il ruolo del segretario Luigi Cuopolo intervenuto in occasione della seduta costretto poi a correre ai ripari occultando la copia “pezzotta” della delibera.
Nel pezzoto venivano inserite dichiarazioni mai avvenute attribuite ai consiglieri, voti ed emendamenti mai portati all’attenzione del consiglio comunale, dati per discussi su proposta del Sindaco Pascale e addirittura votati.
All’atto della bozza manipolata (scomparsa magicamente, ndr) spuntavano infatti mirabolanti interventi e votazioni e presunti voti emendati dal sindaco. Quel giorno si è tenuta la seduta,ma nessun verbale è stato redatto l’idea era quello di costruirlo ad arte. Incredibile anche il debito zero attribuito all’ASSE.
La società partecipata non inserita negli atti contabili era stata riportata con uno strano debito azzerato per evitare che i conti non quadrassero più. Tentativo fallito, resta l’illecito agire e la costruzione artata.
Un fatto gravissimo! Un falso in atto amministrativo palese che solo le denunce hanno evitato fosse ufficializzato.
Correzioni postume apportate dal segretario Cupolo, materialmente non presente sull’Isola, che ha rielaborato l’atto cancellando le bugie più evidenti .
Il nodo era inviare la delibera di approvazione del Bilancio al Ministero entro i tempi fissati e le scadenze per evitare di perdere la poltrona. L’imperativo era far presto senza troppe chiacchiere processare l’atto. Nella confusione più totale tra il trascinato e il disinteressato i consiglieri a comando alzarono la mano. I tecnicismi sarebbero stati studiati poi ad arte, evidentemente funziona cosi.
Questa volta il falso non ha pagato! Ci sono voluti 15 giorni per ufficializzare una delibera per salvare una politica vergognosa…