Resta sempre l’incognita bilancio per il comune di Lacco Ameno che, dopo le dimissioni del Revisore dei Conti, brancola completamente nel buio del debito pubblico e dei conti da approvare. Dopo le diffide e gli attacchi della minoranza, la giunta riunita al completo lo scorso luglio ha approvato l’ipotesi di Bilancio stabilmente riequilibrato per l’anno 2014, il bilancio pluriennale 2014-2016 e il modello “F” afferente il risanamento del debito pregresso che prevede per la redazione delle suddette procedure, l’utilizzo di schemi e atti preconfezionati da rispettarsi. Documenti contabili la cui scadenza era prevista a luglio ed ormai abbondantemente superata. Questo benché con il dissesto in atto sia stato nominato l’organo straordinario di liquidazione per l’amministrazione dell’indebitamento nonché per la adozione di tutti i provvedimenti necessari alla estinzione dei debiti, il dottor Gianfranco D’Angelo.
Dopo l’approvazione in giunta c’era tempo solo 20 giorni per convocare il civico consesso e passare alla discussione per la definitiva approvazione da parte di tutti i consiglieri sull’importante tema del Bilancio Comunale. L’ente dissestato ha inoltre l’obbligo di presentare tali ipotesi di bilancio al Ministero dell’Interno competente per la relativa approvazione per tramite il dipartimento per gli affari interni e territoriali. Documenti che la giunta Pascale ritengono conformi al patto di stabilità interno e che per tanto sono stati processati in attesa di poter ottenere il nulla osta per il passaggio attraverso la discussione del civico consesso lacchese.
Di convocazioni al momento non se ne vedono all’orizzonte anzi, nel mentre si è dimesso il nuovo revisore dei conti fresco di nomina, Filomena Della Marca
L’approvazione, trascorsa la scadenza, sarebbe dovuta avvenire almeno entro il 30 Agosto. Ma con l’incognita del Revisore dei Conti non si va da nessuna parte! Per l’approvazione del Bilancio di Previsione occorre il parere di regolarità tecnica e contabile che ne possa consentire la discussione in consiglio comunale.
Un problema grave che non riguarda solo l’amministrazione comunale ma anche la Prefettura che provvede alle nomine relative ai revisori. Se non lo nominano, il consiglio quando si farà? Cosa accadrà visto il coinvolgimento del Prefetto?
A rigor di logica sarebbe proprio la Prefettura a salvare l’amministrazione Pascale. Ci vorrà almeno un mese prima della convocazione continuando di questo passo. Al momento, però, proseguono le Ispezione del MEF sugli ultimi dieci anni disposti dalla Procura Generale della Corte dei Conti. Non è stata chiarita ancora la quantificazione del dissesto e sei il debito delle partecipate vi sarà inserito. Stando alla norma, se entro fine agosto non ci fosse la suddetta approvazione del documento contabile il Comune di Lacco Ameno dovrebbe essere commissariato nuovamente con lo scioglimento del neoeletto Consiglio Comunale per la mancata approvazione del bilancio in questione.
Infatti, scaduti i termini di previsione viene assegnato dalla Prefettura un termine di 20 giorni dalla diffida sulla mancata approvazione di luglio, così come previsto dall’art. 141 del Testo Unico enti locali l’organo di governo deve essere sciolto. La diffida canonica prevista in questi casi dalla prefettura. Una fattispecie che potrebbero determinare ancora lo scioglimento del Consiglio. Infatti stando alla legge vigente in materia il Civico Consesso che non abbia approvato nei termini di legge lo schema di bilancio il cui obbligo di predisposizione è affidato alla Giunta, sarà indirizzato in tal senso dal Prefetto competete. Questi assegna al Consiglio un termine non superiore a venti giorni per la sua approvazione decorso il quale si sostituisce, mediante apposito commissario, all’amministrazione inadempiente e inizia la procedura per lo scioglimento del Consiglio. Al momento tale ipotesi sembra potersi scongiurare tempi tecnici e pareri burocratici permettendo grazie all’addio del revisore Della Marca.
Ida Trofa