domenica, Gennaio 26, 2025

Bradisismo a Pozzuoli, la rabbia dei trasportatori: “Intervenite o sarà blocco”

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Cresce la tensione tra gli autotrasportatori che operano nel Golfo di Napoli. La New Atec, associazione nata per tutelare i diritti dei trasportatori marittimi, ha ufficialmente proclamato lo stato di agitazione, sollecitando un intervento immediato da parte delle istituzioni per risolvere le gravi criticità del Porto di Pozzuoli relative al bradisismo e alle difficoltà connesse al fenomeno naturale con gli imbarchi degli automezzi.

La comunicazione, a firma dello Studio Legale Bernardo, che rappresenta l’associazione, è stata inviata ai principali enti competenti, tra cui: Commissario Straordinario per l’attuazione degli interventi pubblici nell’area dei Campi Flegrei, Regione Campania, Ufficio Circondariale Marittimo di Pozzuoli, Città Metropolitana di Napoli e Prefettura di Napoli. Nella missiva si denuncia la situazione critica in cui gli autotrasportatori sono costretti a operare, con manovre al limite della sicurezza per l’imbarco e lo sbarco dei mezzi pesanti. A questo si aggiunge un ulteriore problema: in caso di sinistri, le compagnie marittime attribuiscono la responsabilità agli autisti, evitando così risarcimenti e lasciando i lavoratori privi di tutele.

Fondi stanziati, ma nessun intervento
Il problema delle infrastrutture portuali è noto da tempo. Con una nota del 19 aprile 2024, la Regione Campania aveva comunicato lo stanziamento di fondi per l’acquisto di due pontoni, che avrebbero dovuto migliorare le operazioni di imbarco e sbarco. Tuttavia, a oggi nessun intervento è stato autorizzato e il problema bradisismo lo affrontano solo gli utenti delle vie del mare, i trasportatori in questo caso ma anche tutta la popolazione che è costretta a subire ritardi e disservizio.
Anche l’Ufficio Circondariale Marittimo di Pozzuoli, con una comunicazione del 30 aprile 2024, aveva sollecitato misure urgenti per garantire standard minimi di sicurezza, ma le richieste sono rimaste inascoltate.

La New Atec alza la voce: pronti a bloccare gli sbarchi
Di fronte all’inerzia delle istituzioni, l’associazione New Atec, attraverso lo Studio Legale Bernardo, ha comunicato ufficialmente lo stato di agitazione, riservandosi di attuare forme di protesta più incisive, se la situazione non verrà risolta in tempi brevi. Tra le azioni in programma, i trasportatori potrebbero rifiutarsi di sbarcare i mezzi al porto di Pozzuoli, chiedendo l’intervento delle autorità marittime per garantire condizioni di sicurezza adeguate. Una mossa che potrebbe bloccare i rifornimenti verso le isole del Golfo di Napoli, con gravi ripercussioni per la popolazione e le attività commerciali.

Le autorità attendono e ritardano le soluzioni e i cittadini pagano i disagi?
Il Porto di Pozzuoli è un’infrastruttura chiave per il trasporto di merci verso le isole di Ischia e Procida. Un’interruzione dei collegamenti potrebbe compromettere la distribuzione di beni di prima necessità, creando disagi sia per i commercianti che per i residenti.
Con la comunicazione ufficiale, lo Studio Legale Bernardo e la New Atec lanciano un ultimo appello alle istituzioni: servono interventi concreti e immediati, prima che la protesta si trasformi in un blocco operativo senza precedenti.

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