Il tour de force dell’Ischia Calcio si conclude allo Stadio degli Ulivi. La squadra gialloblu, reduce dalla vittoria contro la Nocerina al San Francesco e superato il turno di Coppa Italia, torna sull’obiettivo campionato e si prepara a sfidare la Fidelis Andria, un’altra corazzata del girone. Mister Enrico Buonocore interviene in conferenza stampa e presenta la gara, affrontando diverse tematiche: dal momento che sta vivendo il suo gruppo alla crescita dei giovani, passando per la vicenda che ha tenuto banco negli ultimi giorni.
È stata una settimana particolare, ma mercoledì c’è stata la vittoria contro la Nocerina e sono arrivate risposte molto importanti, anche da giocatori impiegati meno.
“La partita di mercoledì è stata disputata bene dai ragazzi. La squadra ha giocato con personalità. Siamo passati in svantaggio ma non era meritato per quello che avevamo fatto. Ho avuto risposte importanti. I giocatori li conosciamo bene, sappiamo quello che possono dare. Ho avuto la riconferma delle qualità di questi ragazzi. Nel momento in cui vengono chiamati in causa, mi hanno sempre dato delle ottime risposte. Siamo contenti di aver passato il turno. Quando ci sarà la prossima gara di Coppa, ci prepareremo per provare ad andare avanti in questa competizione. Scafatese? È una squadra forte, costruita per vincere il campionato. Sicuramente non sarà facile. Giocheremo fra 12 giorni, quindi inizieremo a pensare alla Scafatese soltanto quando sarà il momento di farlo”.
Si ritorna in Puglia, si giocherà contro la Fidelis Andria e l’obiettivo è riprendere il cammino in campionato. Che tipo di match sarà?
“Affronteremo un avversario che ha una storia importante. Ha costruito una squadra per provare a vincere, all’inizio ha avuto qualche difficoltà e ora sta vivendo un buon momento. Ha fatto un filotto di vittorie. Può contare su una squadra forte, con calciatori importanti. Sarà una partita difficile, su un campo complicato. Loro vengono da un momento favorevole, ma non dobbiamo assolutamente cadere nella trappola di partire già sconfitti. Sì, sfideremo una formazione forte, ma abbiamo buone qualità e siamo altrettanti forti. In questo momento ci mancano i punti in casa, però in trasferta abbiamo sempre fatto buone partite, al netto di qualche gara sbagliata ad inizio campionato. Siamo in crescita sul piano atletico e sotto l’aspetto del gioco. Andremo a disputare questa partita, cercando di fare le cose che sappiamo. Nel calcio non c’è nulla di scontato. Ogni gara inizia con il risultato di 0-0. Sarà una partita difficile, ma con determinazione e qualità possiamo metterli in difficoltà. Bisogna vincere i duelli individuali, sempre. Noi diamo le soluzioni per aiutarli, ma sono i giocatori che determinano i risultati. Abbiamo buoni calciatori che sono in una forma fisica e mentale importante, sarà un confronto complicato ma l’Ischia avrà le possibilità di fare bene”.
Favetta in Coppa Italia ha realizzato una doppietta, risultata fondamentale per il passaggio del turno. Quanto è importante l’esperienza di un calciatore per i giovani in rosa?
“Abbiamo preso Favetta quest’estate per quello che sa fare, ovvero segnare. Ha sofferto un po’ il campo e la situazione. È un giocatore molto forte, era cercato da tante squadre in estate. È un centravanti importante per questa categoria. Negli ultimi 4/5 anni, al netto degli infortuni, ha fatto tantissimi gol in Serie D. È un profilo importante, siamo contenti di averlo. In queste ultime due partite ha avuto dei problemi fisici.
Con il Nardò l’ho portato in panchina, ma veniva da una settimana non semplice per l’infortunio. Siamo contenti che sia qui con noi. Da qui alla fine dell’anno farà i gol per aiutare la squadra. Nell’ultimo mese e mezzo l’ho visto preso, tranquillo e contento di stare qui”.
Mister contro la Nocerina hai convocato Gemito e Zandri. Quest’ultimo ha fatto una prestazione convincente. Ad Andria ci sarà ancora un cambio in porta?
“Non sto pensando, ho già deciso. Domenica, dopo la partita, ho dato una risposta che non devo dare perché come allenatore sono fatti miei. Credo che i ragazzi debbano essere tutelati. Iannaccone e Zandri sono due classe 2006 che hanno delle buone qualità. Devono fare esperienza. Nei momenti di difficoltà vanno tutelati in una certa maniera. Ti faccio degli esempi. Ci sono dei giocatori di movimento che sulla carta sono under, ma per me non lo sono perché Patalano, Castagna, Ballirano, D’Anna sono giocatori forti. Alcuni spesso stanno fuori e lo faccio per insegnargli a “soffrire”.
La sofferenza fa parte dell’essere umano, ti aiuta a migliorare e a crescere. In questo momento i ragazzi vanno tutelati. Zandri ha fatto una buona partita mercoledì. Abbiamo fatto tutto per prenderlo e anticipare la concorrenza, aveva tanto mercato. Conosciamo le qualità dei nostri portieri. È un ruolo particolare, ma qui facciamo calcio vero. Patalano, Ballirano e Arcamone sono tornati. Gli diamo la possibilità di crescere e sbagliare. Poi c’è l’allenatore che deve tutelare il gruppo. Errori dei portieri? Un ragazzo di diciotto anni, alla prima esperienza in un campionato importante, va difeso. Fuori casa ha fatto buone partite (Iannaccone, ndr), in casa ha avuto più difficoltà, magari perché alle spalle ci sono anche i tifosi. Un 2006 di movimento? Le valutazioni sono ampie. Non prendiamo giovani senza prima averli valutati. Per stare ad Ischia devi essere pronto. In questo momento ci sono due ragazzi che si stanno allenando con noi e hanno buonissime qualità. Faccio giocare un 2007 perché sono convinto di farlo. Non prendiamo calciatori così solo per questo “problema” del portiere. Abbiamo sempre costruito con criterio, prendiamo un ragazzo perché lo conosciamo. Due anni fa Gemito, che è un 2004, è stato bravissimo e ha fatto un campionato importante. Poi c’è stato l’avvicendamento con Vivace che ha fatto anche lui benissimo. Dopo la qualità ci vuole anche la personalità, ma sulla prima caratteristica posso assicurare che i due ragazzi sono bravi”.
Mister mettiamo una pietra su quello che è accaduto lunedì. Sono circolate tante voci attorno ai tuoi motivi personali, ma si è parlato anche di problemi con Taglialatela o Lubrano. Puoi fare chiarezza in merito?
“Con Pino (Taglialatela, ndr) ci conosciamo da 38/39 anni. Per me non è un presidente, ma un fratello. Faccio l’allenatore dell’Ischia e mi motiva averlo come presidente. Con Mario (Lubrano, ndr) abbiamo fatto lavori importanti in questi due anni. È bravissimo ed è un direttore sportivo competente, è un mio amico. Ci sentiamo spesso, parliamo di calcio. Il mio è un problema personale, che non ho risolto, a Ravenna”.
Che Ischia vedremo contro la Fidelis Andria, soprattutto in attacco?
“Battista ha ancora un po’ di fastidio, speriamo di poterlo portare. Favetta sta bene. Talamo ha avuto un problema all’inguine, ma ci sarà. Maiorano si è fermato per un problema alla caviglia, valutiamo nelle prossime ore. Florio assente? In difesa ci siamo, abbiamo diverse soluzioni. Anche Montanino può giocare in quella posizione”.