L’Ischia Calcio si prepara al prossimo appuntamento stagionale. In attesa di conoscere novità sulla vicenda societaria, con la prossima settimana (tra martedì e giovedì, ndr) che diventa probabilmente quella decisiva per le firme definitive e per la nascita di un nuovo corso gialloblù, la squadra sta ultimando la preparazione per la sfida in trasferta contro l’Angri. Gli isolani, reduci dal 2-2 del Calise, affronteranno la compagine grigiorossa allo Stadio Novi, nell’anticipo della quinta giornata del girone H di Serie D. Mister Enrico Buonocore presenta il match.
Abbiamo visto una reazione da parte dell’Ischia. C’è stato ancora qualcosa che non è andato contro il Città di Fasano, ma la squadra ha reagito. Che valutazione hai fatto?
“Abbiamo fatto venti/venticinque minuti su un buon livello, poi dopo ci siamo abbassati troppo e abbiamo dato agli avversari la possibilità di prendere campo. Quando abbiamo la possibilità di stare nell’altra metà campo, dobbiamo farlo. Invece c’è stato uno sviluppo diverso. Anche lo scorso anno, durante le partite, ci abbassavamo. In questo momento però stare bassi significa rischiare: arriviamo in ritardo o non ci muoviamo in maniera corale, abbiamo delle difficoltà. C’è stata una reazione da parte della squadra, ma bisogna migliorare molto”.
La settimana di lavoro come è andata?
“Ci siamo allenati bene, con tranquillità. Tutta la squadra è a disposizione, i ragazzi stanno bene. Maiorano e Giacomarro hanno recuperato pienamente, si sono allenati bene”.
Ora c’è questa partita con l’Angri. Tutte le gare sono complicate, questa non è da meno sicuramente.
“Sarà una gara difficile, contro una formazione che ha vinto 4-0 fuori casa, soffrendo anche. Il risultato non rispecchia l’andamento della partita, perché il Francavilla ha avuto tante occasioni per pareggiare, poi ha subito il raddoppio in contropiede e lì la squadra si è un po’ disunita. Fino al 60’/65’ la partita è stata aperta e secondo me il Francavilla ha fatto meglio. Contro l’Angri sarà complicato, domenica ha giocato con il 4-3-3. Credo si presenterà ancora così. Abbiamo lavorato sulle qualità degli avversari, hanno calciatori bravi in attacco. È una squadra che si abbassa molto e resta con il centravanti, poi cerca di rubare la palla per ripartire. Non dobbiamo aver fretta, dobbiamo muovere velocemente il pallone e cercare di arrivare in avanti con il gioco. Dobbiamo essere bravi anche in fase di ripartenza, stare tutti dietro la linea della palla e lavorare insieme, meglio e bene nell’arco dei novanta minuti. Non dobbiamo avere cali di tensione, non ci deve essere frenesia o ansia in fase di possesso”.
Castagna e Tuninetti hanno fatto una buona prestazione, pensi di riconfermarli?
“Hanno fatto bene. Rodrigo ha disputato una buona gara, era comunque la prima partita. Parliamo di un giocatore importante, mi auguro che dia continuità. È un professionista e un ragazzo eccezionale. Antonio ha fatto molto bene, come per il compagno deve dare continuità a quello che ha fatto domenica. Non giocava da tanto tempo, dall’esperienza con il Forio”.
Sulla questione campo?
“Si parla e si dice, ma qui c’è anche il problema campo. Il Calise è diverso dal Mazzella. Noi siamo contenti di giocare a Forio, però il nostro campo è 64 metri largo e 105 lungo. Siamo abituati ad un altro tipo di grandezze. Le squadre che vengono sull’isola devono adattarsi alle misure del Mazzella. A Forio il campo è piccolo e stretto. La difficoltà nel cercare di giocare con la palla a terra aumenta perché gli avversari vengono subito a prenderti. È un problema, ma il fatto di giocare a Ischia, a Forio, per noi è un vantaggio. Il campo è troppo importante per noi, non possiamo giocare metà delle partite casalinghe di campionato fuori dal Mazzella. Non è voler mettere le mani avanti, ma la forza dell’Ischia negli anni è sempre stato il campo. Ci ha sempre aiutato.
Si è sempre detto che al 60’/70’ le squadre avversarie scoppiavano e l’Ischia continuava a giocare, per noi è un vantaggio. Poi c’è la situazione del gioco, ci esprimiamo meglio perché è più largo e ci sono più spazi. Sicuramente noi non stiamo facendo bene, ma l’anno scorso, facendo bene a livello di gioco, abbiamo preso 7 gol e ora 9. Di questi almeno 5 erano evitabilissimi, alcuni per errori individuali. Questa squadra sicuramente deve migliorare perché la nostra caratteristica è il fatto di arrivare con il gioco. Non dobbiamo avere paura e fretta, dobbiamo muovere velocemente la palla e fare le cose che abbiamo sempre fatto. Se riusciamo a trovare questa cosa, possiamo svoltare. Diventa importante avere la condizione mentale giusta”.
Potrebbe esserci una reazione.
“Sì, devono averla. Ho grande fiducia in questo gruppo, i ragazzi li conosco da tanti anni. Anche in questi momenti cerco di non caricarli ulteriormente di pressioni. Mi auguro che i ragazzi già da sabato facciano una prestazione importante. Non devono paura”.
Mister, l’Angri giocherà con il 4-3-3. Hai pensato ad una soluzione diversa, magari con Talamo e Favetta dall’inizio?
“Qualcosa sicuramente cambieremo, ma non faccio spoiler”.