lunedì, Dicembre 23, 2024

Caccia. Antonio Buono: “Se la controparte è deficiente… il dialogo è inesistente”

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Antonio Buono* | Bello avere a che fare con persone intelligenti: ci si confronta . E’ come guardarsi allo specchio, un modo come un altro per osservare i propri limiti e a volte capita anche di ampliare i propri orizzonti culturali.
Sono trascorsi molti anni da quando, volendo discutere di problematiche connesse all’ambito venatorio, ci si riuniva nel tentativo di trovare una qualunque soluzione che placasse gli animi e rendesse il tutto meglio confacente alla normativa ed alle aspettative delle parti in causa.
Da qui, nacque la 157/92, una nuova legge sulla caccia che pur di accontentare al meglio i “litiganti” creò le condizioni per un vero e proprio obbrobrio venatorio.
Devo ammettere che ricordo con un tantino di rimpianto gli accesissimi dibattiti con l’allora giovanissimo Pecoraro Scanio, che, pur essendo “contrario a priori”, sapeva benissimo che interloquiva con persone intelligenti che avevano ragioni da vendere in materia di caccia.
Oggi, purtroppo, tutto questo non avviene più, si litiga e basta! Non si fanno più riunioni a tema, non si discute più di nulla, da una parte e dall’altra il buio: ognuno ha ragione a priori.
Oggi, per quanto mi riguarda, essendo impegnato a scrivere da oltre trent’anni sui tanti giornali e poi in web per manifestare le mie ragioni dell’andare a caccia, provo un grandissimo disagio nel constatare che “dall’altra parte” ci siano soggetti così incompetenti, così presuntuosi, così inesperti ed in continuo conflitto con la propria lingua madre.
Negli ultimi anni quest’isola, ricca di tradizioni e di una ruralità per certi versi unica, sta vivendo un periodo davvero difficile grazie alla pochezza di gente di cui sopra che, facendo finta di non accorgersi delle tantissime priorità che ci attanagliano, non fa altro che inventarsi “qualunquezze” e stupidaggini varie per mettersi in mostra convinti di essere i veri e unici paladini di una natura che conoscono solo per sentito dire o vista in televisione.
Non è mai bastato mettersi una pettorina addosso per dimostrare di essere qualcuno, per esserlo occorrono fatti e ragioni serie, non , come dicevo, “qualunquezze”.
Non serve atteggiarsi a prodi guerrieri quando non si hanno qualità e capacità, a nulla serve inventarsi falsi nemici se , a priori, la ragione del proprio essere è falsa!
Talvolta, se la pochezza assoluta si nasconde dietro ad una maschera, l’unica ragione comprensibile si racchiude nel bel mezzo di un panino… in quell’unica fetta di mortadella.
*Cacciatore a vita

1 COMMENT

  1. caro Antonio come non darti ragione??
    “Oggi, per quanto mi riguarda, essendo impegnato a scrivere da oltre trent’anni sui tanti giornali e poi in web per manifestare le mie ragioni dell’andare a caccia, provo un grandissimo disagio nel constatare che “dall’altra parte” ci siano soggetti così incompetenti, così presuntuosi, così inesperti ed in continuo conflitto con la propria lingua madre.”
    Quoto al 100%!!
    Grazie a nome di tutti i Cacciatori isolani!!!

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