giovedì, Settembre 12, 2024

Calcio a 5, C1. Inizia la nuova stagione della Fenix. Il ds Ventrone: “Entusiasmo e umiltà, siamo pronti per la serie C1”

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Ieri sera l’inizio della preparazione, squadra al completo da questa sera con l’arrivo di Lucao e della new entry Lisboa. Il DS Roberto Ventrone presenta la nuova stagione senza dimenticare i successi ottenuti nel suo primo anno ad Ischia

E’ uno degli artefici principali della cavalcata della Fenix nella serie C2 2023/2024. Roberto Ventrone, 35 anni, è uno dei pochi direttori sportivi del calcio a 5 in Campania che interpretano il ruolo con impegno quotidiano e soprattutto con grande professionalità. Uno di quelli che si è formato sul campo, dopo una lunghissima esperienza (ben 10 anni) nella sua Mondragone, portando la Sinope (società locale) dalla serie D alla serie C1 in un progetto durato dieci anni. Quando le strade con la società di casa sua si sono divise, sembrava difficile ricominciare.

Poi la chiamata che non ti aspetti e un progetto ambizioso (eufemismo) non solo lontano da casa, ma addirittura su un’isola. “Arriviamo dalla serie D, dopo un’annata poco felice in C2 dobbiamo ricostruire, ma per arrivare in C1 ci manca qualcosa, ovvero un direttore sportivo e lei è la persona giusta”, furono più o meno queste le parole al telefono del presidente Vincenzo Agnese che letta su un sito web la notizia del suo addio alla Sinope ha fiutato la grande opportunità. Il resto è storia: campionato dominato, probabile vittoria della coppa disciplina e vittoria della Coppa Campania sfiorata, ma soprattutto giocatori di assoluto livello giunti sull’isola.

Certo, non è più tempo di cullarsi sui successi di una stagione che ormai è passata, anche se l’ultimo appuntamento di festa sarà quello del 30 agosto a Nola, momento che la LND Campania dedica alle premiazioni della stagione 23/24 e soprattutto al sorteggio del calendario della prossima serie C1 (massima serie regionale). Il nuovo campionato (difficilissimo) parte a breve – il 14 settembre – e la Fenix si è radunata ieri sera al Taglialatela, per riprendere gli allenamenti agli ordini del prof. Pierangelo Pesce con la partecipazione attiva del nuovo mister Luis Nica che manterrà, però, anche il ruolo di giocatore. La squadra sarà quasi fin da subito al completo, a parte rari impegni di lavoro stagionale. In rosa risultano confermati tutti gli ischitani della passata stagione a cui si aggiungono alcuni giovani provenienti dal progetto serie D dell’anno scorso. Tra i big (Nica a parte), confermati il portiere Massaro e Farone, insieme al pivot brasiliano Lucao. La new entry è il brasiliano Ygor Lisboa. L’aereo proveniente da San Paolo con i due giocatori della Fenix atterrerà oggi in tarda mattinata a Capodichino. E proprio da questa sera inizieranno giorni di sudore e sacrificio. Nel frattempo questa nuova entusiasmante stagione la commentiamo proprio in compagnia del direttore sportivo della Fenix Ischia Roberto Ventrone.

Direttore Ventrone é stato il primo anno a Ischia e lontano da Mondragone, un anno in cui ha subito raccolto successi. Sono arrivate altre proposte ma ha optato per la continuità sull’isola. Cosa l’ha spinta ad accettare la riconferma?
“Dopo dieci anni di Sinope non era facile per me spostarmi, sia per un fattore di abitudine, sia per quello che avevo costruito nella mia località, essendo di Mondragone. Quando il presidente Agnese mi ha chiamato, non ho esitato ad ascoltare la sua proposta, a interessarmi e a condividerla. È nata subito un’intesa che ci ha portato a lavorare con fiducia e affinità e questo è stato, secondo me, l’elemento chiave che ci ha condotto al risultato che tutti conoscono, cioè la promozione in C1. Abbiamo fatto la storia, portando sull’isola una vittoria che mancava da vent’anni. Quindi l’idea di rimanere, nonostante qualche altra offerta che mi sia arrivata, è stata dettata dalla mia volontà di continuare un progetto che non volevo lasciare a metà. Potevo anche farlo, dopo un anno così importante che ci ha portato a vincere grazie a tutti, perché ovviamente il merito va alla squadra e allo staff tecnico. Ma sono una persona che ama la continuità e che vuole affrontare con entusiasmo la nuova sfida della Fenix in C1, che sarà sicuramente durissima e che richiederà tanto lavoro per raggiungere l’obiettivo della permanenza nella categoria.”

Con l’addio di mister Monaco c’è stato un cambio alla guida tecnica che non tutti hanno compreso. Come si è arrivati a questa decisione?
“Il cambio di guida tecnica è stata ovviamente una decisione difficile. Ci tengo a ringraziare tutto lo staff tecnico guidato da mister Monaco, che è stato insieme alla squadra il principale artefice della promozione in C1. Come in tutte le cose, però, anche nello sport finiscono dei cicli. A volte ci possono venire dei dubbi, ma c’è bisogno di innovazione. Sicuramente la novità di questa stagione è una scommessa, perché abbiamo puntato su una persona come Luis Nica che vive il contesto calcistico da trent’anni, ma allo stesso tempo sappiamo che le scelte vanno ponderate, tutelate, difese. Questa novità può creare qualche scossone nell’ambiente calcistico, ma per quanto ci riguarda sappiamo perfettamente che la difenderemo, la supporteremo e le daremo una grande fiducia, perché senza la fiducia non ci possono essere progetti e non si dà consistenza al lavoro che si svolge. Quindi il mister avrà tutta la nostra fiducia, avrà tutto il nostro supporto e io non farò mai mancargli il supporto necessario affinché possa lavorare con serenità mettendo in mostra le sue capacità, oltre che da giocatore, anche come allenatore, il ruolo che è destinato a ricoprire in futuro”.

Dalle scelte di mercato si è compreso che si è voluto puntare alla continuità e alla stabilità. I rinnovi di Lucao, Massaro e Faraone ne sono una prova. È una scelta che può premiare in C1?
“Credo che le rivoluzioni, a mio modo di vedere, negli anni in cui ho accumulato esperienza in questo sport, non abbiano mai portato nulla di buono. Sicuramente ci devono essere i cambiamenti, ma devono essere ponderati e mirati. L’idea di dare continuità a chi è stato artefice, insieme alla restante parte del gruppo, come Lucao, Massaro e Faraone, è una scelta sicuramente molto ponderata e condivisa fin dal primo momento con lo staff tecnico e la dirigenza. E soprattutto è una scelta assolutamente saggia. Non abbiamo esitato minimamente a seguire questa strada e credo che siano giocatori che non hanno bisogno di presentazioni nemmeno in C1. Sono ragazzi che hanno fatto vedere il loro valore a tutti senza dimenticare i curriculum che hanno. Per Lucao e Faraone parliamo di esperienze importanti prima della Fenix e per Massaro si parla comunque di esperienze in C1 in ambito nazionale. Quindi possono sicuramente portare avanti quello che è l’obiettivo della Fenix, insieme al resto della squadra.

Sul fronte rinforzi la novità è Lisboa. Come si è arrivati a lui e quali sono le sue caratteristiche?
“Il nuovo acquisto, al quale cogliamo l’occasione di dare il benvenuto, è frutto di una scelta mirata e ragionata con la guida tecnica e il mister, con cui abbiamo cercato un profilo che si adattasse al sistema di gioco della squadra. Si tratta di un giocatore con una forte esperienza in Italia, l’ultima a Cosenza in A2, di un’età media, classe 99, ma sicuramente importante che può darci una mano. Era un profilo che ci mancava in rosa e lo abbiamo condiviso con entusiasmo. Arriverà con la fiducia che dobbiamo dare a tutti, con la massima tranquillità e serenità. E ovviamente, come tutta la squadra, non sarà solo il mister Liga a ricevere il nostro sostegno, ma tutti i giocatori saranno supportati dalla società, in primis dal presidente e in secundis da me che sono il direttore sportivo. Quindi sicuramente sarà un elemento che ci darà una grossa mano”.

Per i ragazzi di Ischia sarà la prima esperienza in C1, un rischio, ma anche una grande opportunità….
“Credo che i ragazzi di Ischia abbiano fatto un lavoro encomiabile l’anno scorso. Come ho sempre ripetuto più volte, hanno svolto un campionato molto importante, mettendo sacrificio e passione. Questa esperienza in C1 è un gradino in più, ma anche un premio per chi continua a impegnarsi e a lavorare. Ovviamente la C1 è tutta un’altra cosa e si vive in un contesto totalmente differente. Bisogna tener conto di tante variabili, come il tempo effettivo di gioco. Sono tutte situazioni su cui la squadra dovrà lavorare. Però lo facciamo con entusiasmo, con la massima fiducia, con la felicità e con l’umiltà di poterci calare in questa realtà. Ripeto, la nostra forza sarà l’umiltà di affrontare questo campionato”.

Che campionato bisogna aspettarsi quest’anno? Dove colloca la sua Fenix?
“Penso che sia un campionato sicuramente livellato per tutti, nel senso che ci sono le favorite come sempre per la vittoria del campionato. Ci sono tante squadre ben costruite, ci sono tante squadre che hanno lavorato bene in questa sessione di mercato. Ci sono società esperte da cui noi dobbiamo anche trarre  insegnamento. Da parte nostra dovremo affrontare tutte le squadre con la massima intensità e soprattutto dando il 100%. Come ho già ripetuto e questo non è un demerito, lo dico con grandissima serenità, noi siamo una matricola e lo ribadiamo, dovremo affrontare le partite sapendo che dobbiamo lottare con il coltello tra i denti. I ragazzi lo devono sapere fin dal primo giorno della preparazione e fin dalla prima partita. Sarà un campionato difficilissimo, diverso rispetto alla passata stagione, quindi dobbiamo entrare nell’ottica mentale di scendere in campo per un altro obiettivo. E’ necessario calarci da subito in quella realtà e lottare per quell’obiettivo. Non dico dove ci possiamo collocare ma se giochiamo entrando con questo approccio mentale sicuramente possiamo fare bene. Nessuno ci dona nulla e nessuno ci regala nulla. L’umiltà, l’impegno, la concentrazione e la costanza devono essere le nostre forze e dobbiamo giocare al 100% contro tutti”.

Dopo un anno, si è potuto inserire anche nelle dinamiche ischitane del calcio a 5. Tante squadre, spesso anche tante beghe. Potenzialmente è un movimento che potrebbe fare bene ma… Che idea si è fatto?
“Dopo un anno a Ischia posso dire che sono stato accolto bene da tutti, non solo dalla società ma anche dalla gente che ha supportato la Fenix e il contesto locale, visto che l’anno scorso abbiamo giocato sia in coppa che in campionato con altre realtà dell’isola, a parte la Virtus Libera, che è una società impegnata sul fronte nazionale. Credo che fare sport in un’isola sia più difficile e non lo nascondo, ma ci sono delle società che stanno provando a creare un movimento. Sicuramente, come in tutti i territori, bisogna crescere, soprattutto mentalmente, oltre che organizzativamente.

I settori giovanili sono un fattore importante ed essere presenti anche in quel campo è essenziale. Auguro a tutte le società di calcio a 5 e anche di calcio 11, che lavorano dietro ad un pallone, un in bocca al lupo per la prossima stagione e faccio anche un augurio da direttore un po’ futuristico, che io sia ancora lì per tanti anni o no, che questo movimento possa crescere, ma lo possa fare unendosi. Unirsi significa anche collaborare, cercando di ragionare più in ottica di unità, che forse manca, e con un po’ di sana mentalità e maggiore collaborazione tra gli addetti ai lavori. Con questi ingredienti credo che si possano fare cose importanti e ci siano margini di crescita davvero rilevanti”.

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