Bilancio in positivo per il Napoli di Gennaro Gattuso alla prima sosta del campionato. La formazione azzurra, nonostante la coda polemica che ha accompagnato la sfida con la Juventus, è partita con il piede giusto in questa stagione, conquistandosi così attestati di stima e fiducia dagli addetti ai lavori che adesso vedono il sodalizio di Aurelio De Laurentiis nuovamente nel novero delle squadre che lotteranno per i primi quattro posti della classifica.
Ciò nonostante, il cammino del Napoli sin qui non è stato privo di scossoni. La sessione estiva di calciomercato si è chiusa registrando il favore della tifoseria grazie agli innesti di
Victor Osimhen dal Lille, di Andrea Petagna, del riscatto di Matteo Politano dall’Inter e, infine, di Tiémoué Bakayoko dal Chelsea.
Più complicato (ed ancora in divenire) è stato lo scenario per quanto riguarda il mercato in uscita degli azzurri che sinora ha visto, tra i vari, gli addii di Allan (all’Everton di Carlo Ancelotti), di José María Callejón e Amin Younes. Sono rimasti a Napoli sia Kalidou Koulibaly, sia Fernando Llorente, per i quali si è ancora al lavoro per una cessione con l’apertura della sessione invernale di mercato a gennaio.
E poi c’è la grana Arkadiusz Milik. L’attaccante polacco in forza (ancora per poco) agli azzurri è di fatto un separato in casa. Lo staff tecnico della società partenopea ha infatti deciso di escludere il giocatore dalle liste della Serie A e dell’Europa League. L’attaccante rischia di non scendere in campo fino a gennaio, ovvero fino a quando le due parti non si ritroveranno nuovamente per decidere su una exit strategy che possa accontentare la società ed il nazionale polacco. Di certo l’avventura di Milik nel capoluogo partenopeo non si concluderà con i più classici degli addii da baci e abbracci, né tantomeno vedremo più la sagoma dell’ex Ajax tra le schiere delle statuine dei calciatori a San Gregorio Armeno. Anche tra la tifoseria partenopea serpeggia sottotraccia un sentimento di malumore nei confronti dell’intera vicenda che ha visto la rosa del Napoli privata, forse troppo presto, di uno dei più promettenti attaccanti del vecchio continente.
Ma allenatore e giocatori guardano avanti, in attesa dei prossimi impegni e di un calendario di appuntamenti che vedrà i partenopei in campo ben diciassette volte di qui al termine dell’anno solare. Tra campionato e impegni europei, il tecnico Gennaro Gattuso, che a Napoli ha vinto già una Coppa Italia, avrà necessità di poter avere a disposizione l’intera squadra (infortuni permettendo). Il cammino in Serie A si presenta per lo più in salita con Milan, Roma, Inter e Lazio (ed il derby con il Benevento) tutte da affrontare nelle prossime settimane, senza dimenticare le sfide che vedranno in campo capitan Lorenzo Insigne e compagni contro Rijeka, AZ Alkmaar e Real Sociedad nella fase a gironi dell’Europa League.
E proprio Insigne sarà uno degli uomini più attesi. Il fantasista azzurro spera di poter rientrare dall’infortunio al bicipite femorale verso la fine di ottobre e comunque essere disponibile al 100% per il derby dello Stadio Vigorito contro la neopromossa Benevento (dove gioca il fratello Roberto). Lo scorso anno, Insigne ha chiuso per il quinto anno di fila in azzurro una stagione in doppia cifra di gol (13 tra tutte le competizioni) e oltre 40 gettoni di presenza.
È uno dei migliori elementi della rosa (solo Dries Mertens ha cifre e numeri maggiori) e Gattuso, in maniera assai coscienziosa, non ha spinto per accelerare i tempi del recupero del suo gioiello (complice anche lo stop forzato per gli impegni delle nazionali), così da ritrovarselo al rientro nel pieno delle forze e pronto per affrontare il tour de force che attende i partenopei di qui a fine anno.
Sarà una lunga ripresa quella che attenderà gli azzurri che adesso, però, possono guardare al futuro con maggiore ottimismo. In dodici mesi è cambiato il mondo (e non è un eufemismo): questo Napoli ha tutta l’intenzione di dire la sua nella corsa per le primissime posizioni della classifica di Serie A.