martedì, Dicembre 24, 2024

Caos e disorganizzazione al porto di Napoli, il sindaco Giosi Ferrandino scrive all’Autorità Portuale di Napoli

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Il sindaco di Casamicciola, Giosi Ferrandino, ha scritto una lettera all’Autorità Portuale di Napoli esprimendo preoccupazione per il pessimo stato e la disorganizzazione dei porti del Molo Beverello e Porta di Massa per i passeggeri in viaggio verso le isole del Golfo di Napoli. Ferrandino sottolinea la mancanza di una vera e propria stazione marittima al Molo Beverello e la difficoltà nel reperire gli aliscafi in partenza. Suggerisce che una segnaletica chiara e strutture migliori, simili agli aeroporti e alle stazioni ferroviarie, migliorerebbero notevolmente la situazione. Ferrandino sottolinea che il ritardo nella costruzione di una nuova stazione marittima non può giustificare i problemi che da tempo affliggono il porto. Invita l’autorità portuale ad affrontare le inefficienze e a fornire servizi migliori ai turisti e alla gente del posto.

LA NOTA

Il sindaco di Casamicciola Giosi Ferrandino ha inviato una lettera all’Autorità Portuale di Napoli per denunciare lo stato di degrado e disorganizzazione degli scali di Molo Beverello e Porta di Massa per quanto riguarda gli imbarchi per le isole del golfo di Napoli.
Nella lettera, inviata anche all’Assessorato regionale ai Trasporti ed alle compagnie di navigazione che operano per Ischia, Capri e Procida, Ferrandino sottolinea che “il porto di Napoli è del tutto carente e disorganizzato per la gestione dei milioni di passeggeri che vi transitano ogni anno per raggiungere o fare ritorno da Ischia, Capri e Procida.

Per Molo Beverello restiamo ancora oggi in attesa di una stazione marittima, sostituita per colpa di lavori interminabili alla nuova struttura da biglietterie ed uffici che somigliano a bagni chimici, sebbene non sia questa la criticità peggiore: non comprendiamo la ragione per cui ancora oggi sia virtualmente impossibile riuscire a trovare il proprio aliscafo in partenza. Sarebbe utile comprendere perché non vengano resi ben visibili i gate con le relative destinazioni magari anche per mezzo di pannelli luminosi come avviene regolarmente in aeroporti e stazioni”.

Il primo cittadino, che ha stigmatizzato lo stato in cui versa soprattutto il Beverello anche nella sua qualità di membro della Commissione Europea dei Trasporti e Turismo e quale membro della Segreteria Nazionale di Azione con delega ai porti ed alla risorsa mare, specifica chiaramente che “La realizzazione divenuta sine die della nuova stazione marittima non può bastare da sola a giustificare tale situazione che in realtà ci troviamo costretti a vivere da decenni e che non ha mai visto un reale miglioramento a meno che non si voglia considerare tale lo spruzzare un po’ di acqua vaporizzata addosso ai passeggeri in attesa, sotto ombrelloni di fortuna e gazebi insufficienti ai flussi di passeggeri in transito ampiamente conosciuti, prevedibili e sin qui mai adeguatamente accolti e gestiti.”

Giosi Ferrandino nella sua denuncia significa a tal proposito, all’authority a cui è demandata la gestione e l’organizzazione delle aree portuali di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia che “Sono numerose le segnalazioni in tal senso ricevute da turisti ma pure da molti isolani che hanno dovuto loro malgrado fare i conti con lo stato in cui versano Beverello e Porta di Massa le cui inefficienze, nel 2023, appaiono palesemente non più giustificabili.
Ad una moderna ed importante città europea ed a località turistiche conosciute nel mondo intero e di cui l’Italia va legittimamente fiera non possono bastare servizi di assistenza a mò di mercato del pesce così come non possiamo accettare che, nonostante la tanto pubblicizzata riorganizzazione della viabilità portuale, decine di isolani e turisti perdano sistematicamente la nave ogni volta che aumenta il flusso veicolare in partenza per le isole maggiori” concludendo infine: “A Napoli ed al suo porto serve efficienza, organizzazione, coordinamento e strutture ed infrastrutture all’altezza del suo ruolo in Italia e nel Mediterraneo e delle esigenze dei viaggiatori che, giova ricordarlo, attraversano il mare per necessità o per portare ricchezza al nostro paese”

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