La macchina amministrativa si è inceppata. Opere progetti previsioni, salta tutto a Lacco Ameno. Con il commissario Giovanna Cerni,presente solo una volta a settimana sul territorio, tutto va ancora più a rilento ed in molti casi si paralizza stretta nelle maglie dell’apparato burocratico. E’ accaduto cosi per i lavori alla Ibsen di via Fundera:Lavori non terminati e scuola non consegnata o meglio formalità burocratiche non definite. A settembre si era ipotizzato un tempo di consegna record di un mese ed ora è tutto da rifare. La ditta affidataria dei lavori bon ha presentato la SOA per l’aggiudicazione della gara.Ovvie le conseguenze ed i disagi per le famiglie e gli allievi costretti ai doppi turni. In settembre i lavori erano in avanzato stato di esecuzione adesso il cantiere è fermo in attesa di capire il da farsi. A spiegarlo è l’Ingegner Crescenzo Ungaro chiamato a rispondere alle incalzanti domande di mamme e padri inferociti che hanno assediato, letteralmente, il municipio accompagnati da una delegazione di insegnanti. Ungaro sottolinea la velocità e la incredibile celerità di operazione della ditta incaricata, la GIGA srl che poi é finita per perdersi negli intoppi burocratici e le formalità legali che ora stanno determinando lo stallo attuale.
Mentre a settembre si ipotizzava una consegna per la fine di ottobre, innegabilmente, l’assenza di una amministrazione in grado di seguire costantemente la cosa pubblica ( anche il più inetto dei sindaco avrebbe sollecitato la svolta ) ora rende le cose più ardue.
Tutto dipende dalla decisione del Commissario Prefettizio.
Bisognerá infatti revocare l’affidamento e provvedere ad una nuova assegnazione. Nuovi ritardi, nuove attese e tanti tantissimi disagi per l’istituzione scolastica e la sua popolazione.
Dopo l’incontro mattutino in municipio la folla di genitori,intervenuti per palesare la propria insofferenza e protestare contro i ritardi e la mancata consegna del Plesso,si è spostata presso l’Istituto Principe di Piemonte per tentare la riorganizzazione almeno degli orari. Con loro ancora l’ingegnere Ungaro che ha visionato gli spazi d le aule disponibili per tentare di porre fine ai doppi turni e prevedere orari mattutini per tutti “elementari” e “medie”. Questo sarebbe l’unico modo per placare gli animi ed evitare nuove e più veementi forme di protesta. I doppi turni sono una iattura non piacciono a nessuno e sopratutto tengono in ostaggio le famiglie ed i bambini, costretti a rivedere le proprie abitudini ed il modo di imparare e studiare a scuola con pesanti ripercussioni, dicono gli esperti, sull’apprendimento.
Ora non resterà che attendere gli sviluppi di una vicenda che certamente farà registrare tempi biblici prima di una definitiva e concreta risoluzione.