La sospensione delle corse da e per Pozzuoli della compagnia di navigazione Gestour ha lasciato i pendolari senza soluzioni alternative, alimentando malcontento e disagi sempre più evidenti. La situazione, già critica per i viaggiatori abituali, si è ulteriormente aggravata con l’eliminazione di un servizio che, pur con molte criticità, garantiva un collegamento essenziale tra le isole e la terraferma.
A denunciare il problema è Carmen Lubrano, attivista e pendolare storica, che da anni si batte per una migliore organizzazione del trasporto marittimo. Lubrano sottolinea come la decisione di revocare l’autorizzazione alla Gestour fosse inevitabile, vista l’inaffidabilità dimostrata nel tempo dalla compagnia, ma, al tempo stesso, evidenzia come tale provvedimento non sia stato accompagnato da un’adeguata soluzione alternativa.
“Certamente a Gestour andava tolta l’autorizzazione, considerata l’inaffidabilità di tutti questi anni. Ma di contro doveva esserci anche una soluzione al problema, che invece non vedo arrivata. Anzi…”, dichiara Lubrano, manifestando la preoccupazione crescente tra i pendolari.
Uno dei problemi principali è rappresentato dal vuoto nel servizio durante il pomeriggio. Attualmente, chi viaggia da Napoli verso Pozzuoli rimane senza collegamenti dalle 15:50 alle 19:00, una situazione che crea enormi difficoltà a lavoratori e studenti che devono fare ritorno a casa.
Durante una delle ultime riunioni con l’amministrazione comunale – quando ancora i pendolari potevano partecipare ai tavoli di confronto – era stata avanzata una proposta concreta per tamponare l’emergenza. L’idea era quella di sfruttare un aliscafo che arriva a Napoli alle 15:30 e resta fermo fino alle 20:05, utilizzandolo in modo più funzionale per coprire la fascia di vuoto.
La proposta prevedeva che il mezzo potesse ripartire per Procida alle 16:00, successivamente dirigersi a Pozzuoli alle 16:45, per poi rientrare a Procida alle 17:30. Un piano di emergenza ideato dagli stessi pendolari, che avrebbero così garantito un servizio minimo a chi si trova attualmente in difficoltà, senza creare ulteriori costi aggiuntivi per le compagnie.
“Mai presi in considerazione”, denuncia Lubrano, ricordando che la richiesta era stata avanzata dagli stessi pendolari che già chiedevano il ripristino della corsa delle 17:45 da Napoli per Procida. Tuttavia, comprendendo il disagio maggiore per chi viaggia su Pozzuoli, la priorità era stata data a questa soluzione per tamponare l’emergenza.
Oltre alla problematica legata al rientro serale, i pendolari hanno più volte sottolineato la necessità di una revisione complessiva del quadro orario, affinché vengano garantiti collegamenti più efficienti e continui.
Un’altra richiesta avanzata in sede di confronto riguardava l’inserimento di alcune corse da e per Pozzuoli nel nuovo contratto di servizio, così da ottimizzare le tratte e garantire una maggiore copertura. A questa proposta si aggiungeva anche l’istanza di introdurre una corsa nave da Procida a Napoli nelle ore mattutine, per colmare il vuoto esistente tra le 7:00 e le 13:30, una fascia oraria in cui attualmente non esiste alcun collegamento diretto.
“Ancora si aspetta. Personalmente mi sembra che con gli anni la situazione sia andata peggiorando sempre più ed è il caso di dire: si stava meglio quando si stava peggio”, conclude amaramente Lubrano.
La situazione dei trasporti marittimi tra Procida, Pozzuoli e Napoli appare sempre più problematica, con disagi crescenti per centinaia di pendolari che ogni giorno si spostano per motivi di lavoro o studio.
Le richieste avanzate dai viaggiatori restano inascoltate, mentre le istituzioni non sembrano aver ancora individuato una soluzione concreta per garantire un servizio efficiente, puntuale e affidabile.
Il malcontento cresce, così come la frustrazione di chi, ogni giorno, deve fare i conti con ritardi, cancellazioni e mancate risposte. Resta da vedere se, nelle prossime settimane, verranno prese in considerazione soluzioni concrete o se, ancora una volta, i pendolari saranno lasciati soli ad affrontare i disagi.