domenica, Gennaio 12, 2025

Capodanno sicuro, l’isola “dorme”

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1000 comuni contro i botti pericolosi, i nostri sindaci non si preoccupano

Sono quasi mille i Comuni che, raccogliendo l’appello delle associazioni animaliste e – ancor di più – della popolazione virtuosa e prudente, hanno optato per un’ordinanza ad hoc contro i botti di Capodanno. Tra queste, singolarmente, e nonostante per esempio il plauso ufficiale del sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino, alle forze dell’ordine (in particolare dopo il maxi sequestro di fuochi illegali a Barano, dieci giorni fa), non figurano le amministrazioni dell’isola d’Ischia.
Un silenzio assordante: nessun atto, nessun appello, nessun decalogo. E tutto questo mentre da Bologna a Pescara, da Ancona a Reggio Calabria, passando per Chieti, Bologna e Sassari, sono numerosissimi i sindaci che hanno raccolto l’appello lanciato nei giorni scorsi dall’Anci e dal Ministero della Salute, che, con il loro intervento, sono stati di sprone e di impulso, stimolando i Comuni ad adottare misure restrittive sui botti, per tutelare persone e animali. Un appello lanciato anche da Enpa, Lav e Lipu contro i “botti” di Capodanno: i botti, hanno denunciato le associazioni, sono estremamente pericolosi per l’incolumità delle persone – come peraltro raccontano i consueti “bollettini di guerra” del primo dell’anno, che in passato non hanno risparmiato la nostra isola – e degli animali, selvatici e d’affezione, soggetti a stress e a veri attacchi di panico che ne possono provocare la morte o la fuga con tragiche conseguenze. Gli uccelli selvatici poi, terrorizzati, possono trovare la morte in una fuga inconsulta che li porta a sbattere contro muri e qualunque altro ostacolo.
Perché Ischia è rimasta inesorabilmente ferma, malgrado l’appello del “Dispari” di qualche giorno fa? Davvero sul nostro territorio il problema non è sentito? In Campania, esempi virtuosi ci sono, eccome. A partire da San Giorgio a Cremano, che ha tappezzato la città di manifesti volti a sensibilizzare la cittadinanza su un uso prudente, e il più più possibile limitato, dei botti. A Casamarciano, nel Nolano, invece, il sindaco distribuisce ai cittadini cinquecento addirittura lanterne cinesi gratis.
Sul sito del Comune di Ischia campeggiano gli auguri di Giosi, non un invito a “festeggiare il Capodanno senza botti e in allegria”, come accade per esempio sul portale di Napoli.
A San Giorgio a Cremano il sindaco Giorgio Zinno ha invece firmato l’ordinanza con la quale si proibisce l’esplosione in luogo pubblico, su tutto il territorio, di prodotti pirotecnici di qualsiasi tipologia a salvaguardia della sicurezza dei cittadini, degli animali e dei più piccoli. Il tutto accompagnato in città da manifesti anti-botti che quest’anno recano l’immagine di un bambino, con la scritta “Il futuro è nelle tue mani, non bruciare la tua vita”. Interessante anche il caso di Ercolano, dove l’ordinanza del sindaco Ciro Buonajuto vieta la vendita di fuochi proibiti e consente quella degli artifici pirotecnici in esercizi commerciali abilitati. La conditio sine qua non è che presentino “apposita etichettatura” sulle condizioni di sicurezza e di “prevenzione per possibili infortuni in particolare dei minori”. A tutti è raccomandato di non prelevare da terra fuochi inesplosi.
Per i trasgressori le ordinanze prevedono sanzioni oscillanti tra 25 e 500 euro.
Altri esempi? A Casamarciano divieto assoluto di utilizzo di petardi, botti e fuochi pirotecnici a San Silvestro e Capodanno.
Insomma, esempi ce ne sarebbero eccome. E in un caso, ironia della sorte, a firmare l’ordinanza è addirittura un consigliere di Ischia, Antonio Piricelli, comandante della Polizia municipale a Casavatore. Dove, si legge, «è fatto divieto di detenere illegalmente , e di vendere materiali e prodotti esplodenti senza autorizzazioni; è fatto divieto di vendita ambulante di prodotti esplodenti non consentiti dalle normative vigenti in materia e senza le dovute autorizzazioni; è fatto divieto di accensione e sparo nella pubblica via, nei centri abitati, tra la gente , di qualsiasi tipo di materiale esplosivo». Perché non proporre qualcosa di simile anche sull’isola? Impossibile controllare, con gli agenti di Polizia Municipale? Possibile, ma l’effetto deterrente sarebbe di per sé un ottimo incentivo. Del resto, lo stesso sindaco di Ischia in tempi non sospetti aveva parlato espressamente di una «una sconsiderata e sovente tollerata abitudine che provoca feriti e vittime incolpevoli – anche fra i minori – nel periodo delle festività natalizie». E allora – si era chiesto il Dispari – perché non optare allora per un’ordinanza che vieti l’utilizzo di petardi, botti e artifici pirotecnici di ogni genere su tutto il territorio comunale pericolosi per animali e persone?
Nel frattempo, lo hanno fatto quasi mille amministrazioni in tutta Italia. Non le nostre, in altre faccende affaccendate…

4 COMMENTS

  1. Ricordo almeno due tristissimi episodi: uno che riguarda proprio il Capodanno, vide coinvolto un bambino di 10 anni che perse la vita sulla spiaggia del Porto di Forio,dopo aver raccolto un botto inesploso; l’altro- in un momento diverso dell’anno-,accadde pressi del Cimitero di Ischia e vi morì un esperto preparatore di fuochi. Basta, salutiamo l’anno nuovo in maniera meno pericolosa, amiamo di più la nostra Vita.Auguri sinceri di ogni bene a tutti Noi!!!

  2. E perché non :….è fatto divieto di sparare con mitragliatrici dal balcone ….vendere droga non autorizzata etc …..”
    Ma veramente hanno fatto una ordinanza che vieta la vendita di cose di per se illegali ?????
    È uno scherzo , vero?
    Minchia ….ma nessuno vieta di scrivere cazzate ???
    Che bisogno c’è di vietare qualcosa se già è illegale ???
    ” è fatto divieto di vietare un divieto preesistente senza il consenso di chi ha inventato il divieto ”
    Immagino che i venditori di botti illegali emigreranno tutti ad Ischia dove nessuno ha vietato le cose già vietate…
    Ciro bonaiuto vieta la vendita di fuochi proibiti …. Ha mangiato pane e volpe
    Piricelli poi ….vieta di detenere e vendere illegalmente fuochi illegali senza autorizzazioni….
    Scriveranno i libri
    ….io speriamo che me la cavo ….

    • Naturalmente se tutti i soldi spesi per i fuochi andassero investiti in opere di riqualificazione …
      Il mondo sarebbe migliore .
      Ma questo è un altro capitolo della stupidità della specie umana .
      Tra fuochi inutili , cenoni finiti nellimmondizia e regali inutili gli italiani spendono una finanziaria all’anno .

  3. LEGGERE I GIORNALI NOI ISOLANI NON SAPPIAMO PIU CHE PENSARE- NON SAPPIAMO SE
    AUSPICARCI UN FUTURO FANTASTICO CON ” L ‘ ISOLA CHE NON C E’ OPPURE VIVERE IN UN MONDO DI FIABE ” C ERA UNA VOLTA UN ‘ISOLA ”
    NON VOGLIAMO I FUOCHI-NON VOGLIAMO LA CACCIA–NON VOGLIAMO LE LUMINARIE -NON VOGLIAMO LE FESTE IN PIAZZE-NON VOGLIAMO LE SACRE PAESANE O LOCALE-NON VOGLIAMO LE TRADIZIONI (VEDI FORIO LA VIGILIA DI NATALE DOVE NON ESISTE PIU L’ASSISE DEI PESCI IN PIAZZA)NON VOGLIAMO CHE CHI HA FATTO LA STORIA DEL TURISMO ISCHITANO (LEGGI REGINA ISABELLA) ABBIA UNA TERRAZZA COPERTA ABBUSIVAMENTE 40 ANNI FA DOVE HANNO SOGGIORNATO E PRANZATO UOMINI CHE HANNO FATTO LA STORIA DEL MONDO- OGGI NON HA PIU’ DIRITTO DI ESISTERE -NON VOGLIAMO LA VITA NOTTURNA SULLE TAVERNE – NON VOGLIAMO……NON VOGLIAMO …….MA PERMETTIAMO SCARICHI CHE INQUINANO I NOSTRI MARI -INGUINANO I NOSTRI PREZIOSI POZZI DI ACQUEMINERALI – DISTRUGGERE POSTI MERAVIGLIOSI DOVE I SIGNOROTTI LOCALI EDIFICANO ALBERGHI E VILLE PRIVATE CON GLI SCARICHI ABBUSIVI INEBBRIANO CON I LORO ODORI IL CUORE E L OLFATO DI NOI TUTTI- VOGLIAMO CHE LE GLORIOSE NAVI SOLCANTI LE ACQUE DEL GOLFO CI FANNO RICORDARE I NOSTRI MIGLIORI ANNI-VOGLIAMO CHE LE NOSTRE STRADE DURANTE TUTTO L ANNO SIANO DEI CANTIERI APERTI E IL BANCOMAT DI QUELLE FAMOSE CREATURE CHE FINO A POCHI ANNI FA ERANO MANTENUTE DISTANTI DAL NOSTRO TERRITORIO MA ADESSO HANNO TROVATO TERRENO FERTILE PER LA CLASSE POLITICA CHE CI GESTISCE -VOGLIAMO CHE I NOSTRI FIGLI IMPARANO LA DUREZZA DELLA VITA PER TANTO GLI STIAMO PREPARANDO LE VALIGE DI CARTONE -VOGLIAMO…..VOGLIAMO…….. VOGLIAMO ,FORSE STIAMO ACCELERNDO , SOLO IL FALLIMENTO COMPLETO DELLA NOSTRA ISOLA PER POI DIRE COME NELLE FIABE” C’ERA UNA VOLTA UN ISOLA CHIAMATA…….

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