Ansa – Finisce ancora una volta il settore degli appalti pubblici nel comparto ambientale, specie in quello dei rifiuti e della sanificazione degli ospedali, al centro di un’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che ha messo sotto inchiesta per concorso esterno in associazione camorristica due imprenditori da sempre attivi nel settore ambientale e della raccolta rifiuti.
Tra i nomi degli indagati dalla DDA, si leggono anche quelli di Ciummo Carlo, Ciummo Vittorio i gestori della NU nel comune di Forio e di Lacco Ameno. Con loro, inoltre, si leggono i nomi di Ferraro Nicola, Ferraro, Luigi, Agizza Vincenzo, Romano Domenico, Onofrio Paolo, Moraca Antonio, Bosco Luigi, Castiello Crescenzo, Ciampi Angelo, , De Gregorio Dario, Gallo Davide, Montanino Antonio, Solaro Vincenzo, D’Annunzio Gabriele, Innocente Antonio, Ferraiuolo Pietropaolo, Foresta Felice, Guida Giuseppe, Mario Aniello, Ilario Carlo, lemmino Eugenia, Mottola Nicola, Rea Giuseppe, Rea Luigi, Rubino Giuseppe, Sibilio Massimo
L’indagine verte sull’agire dell’ex consigliere regionale dell’Udeur Nicola Ferraro e del fratello Luigi (attualmente dipendente del Cub-Consorzio Unico di Bacino), già condannati con sentenza definitiva per concorso esterno in camorra in quanto ritenuti collusi con il clan dei Casalesi. I carabinieri di Caserta, su delega della Dda, hanno effettuato diverse perquisizioni alla ricerca di elementi di prova in uffici pubblici e abitazioni private di persone che hanno avuto contatti negli ultimi mesi con Nicola Ferraro. Per la Dda l’ex politico Udeur sarebbe al centro “di un gruppo di imprenditori che ha fatto cartello, ossia ha monopolizzato il settore della sanificazione di strutture della sanità pubblica campana”. Con Ferraro figurano coinvolti nell’indagine anche gli imprenditori Domenico Romano e lo zio Vincenzo Agizza, già emersi in passato come figure imprenditoriali di riferimento del clan Nuvoletta.
Ferraro, è emerso dalle indagini, avrebbe ricevuto somme di danaro da imprenditori con i quali, insieme al fratello Luigi, è in costante contatto e li introduce nel settore dei pubblici appalti”. A indicare Ferraro come “figura camorristica centrale e attuale del clan dei Casalesi nel settore dell’imprenditoria” sono anche le dichiarazioni di due recenti collaboratori di giustizia. La Dda dà conto di diversi incontri avuti da Ferraro, come quello già citato con Giuseppe Guida (non indagato), sindaco di Arienzo, comune del Casertano in cui peraltro Ferraro risiede. I due si sarebbero incontrati a marzo scorso, anche se l’appalto nel Comune di Arienzo è datato 2021 ed è gestito dall’azienda di un imprenditore, la Czeta spa, che per la Dda sarebbe vicino a Ferraro.
Altro incontro monitorato è quello avvenuto il 13 gennaio scorso presso l’Holiday Inn di Napoli, dove Ferraro ha incontrato l’ex direttore generale dell’Asl Napoli Uno Angelo Montemarano (non indagato). Viene poi in rilievo la figura del sindaco di San Giorgio del Sannio (Benevento) Angelo Ciampi (non indagato); nel comune lavora la Czeta spa, e la Dda dà conto di un incontro avuto dal sindaco il 12 novembre 2022 in un bar di Napoli con il titolare dell’azienda dei rifiuti che gli avrebbe passato “un involucro di colore bianco contenente verosimilmente danaro”. (ANSA).