#treannifa #sonosemprele2057 Il terzo anniversario del terremoto di Ischia ricordato dal Commissario alla Ricostruzione Carlo Schilardi
Carlo Schilardi | A gennaio del 2019, con l’apertura della contabilità, l’arrivo di alcune unità di personale comandato e il consistente supporto di uomini e competenze offerto da INVITALIA, sono state avviate le attività commissariali con buona volontà e ottimismo, ma tutti consapevoli di dover conquistare la fiducia della gente giorno per giorno.
Si è cercato così di spiegare la figura commissariale in tutta la sua valenza tecnica e operativa, esente da condizionamenti e finalizzata ad offrire risultati concreti, attraverso un lavoro costante e senza promesse miracolistiche, proprie di chi non è cosciente di quali difficoltà comporti l’esecuzione di opere e lavori nel nostro Paese e In un’isola in particolare e in questa attività costante è stato l’aiuto delle Autorità centrali, del Dipartimento della Protezione civile e della Regione in tutte le sue articolazioni.
Primieramente si è assicurato a tutti gli aventi diritto l’erogazione del contributo di autonoma sistemazione e le altre forme assistenziali previste, superando qualche isolato quanto dannoso scetticismo, smentito dai fatti e dalla tempestività degli interventi; ugualmente è stato erogato a circa 120 imprese un sostegno economico per la perdita di fatturato subita nel primo post sisma e un secondo intervento ad hoc è ora in corso. Sono stati portati, finalmente, a compimento i lavori di urgenza a salvaguardia del territorio impostati nella fase emergenziale ed erogati i relativi saldi, superando tutti gli ostacoli del passato, mentre notevoli fondi sono stati trasferiti ai comuni per ristorarli dei tributi locali non riscossi e per potenziare lo scarso personale disponibile, elemento questo indispensabile per adempiere alle attività tecniche e contabili di competenza, tenendo presente che gran parte degli interventi è attuato attraverso i comuni.
Solo con il rilascio dei condoni e delle licenze edilizie possono dare frutto, invero, le ordinanze rivolte a favorire la ricostruzione privata, per la quale sono stati già erogati importanti finanziamenti individuali, ma è doveroso ricordare che tale ricostruzione, a differenza di quella pubblica, è ad impulso di parte e deve superare i paletti imposti dal legislatore, dimostratosi non disponibile a finanziare il recupero del patrimonio immobiliare, in presenza di aumenti di volume abusivi, benché condonati. Notevoli sforzi sono tuttavia spiegati per superare una contraddizione, che rischia di premiare l’assistenzialismo rispetto alla ricostruzione vera e propria.
Si è adottata, infine, l’ordinanza relativa ai criteri da seguire per la pianificazione territoriale, affidata alla esclusiva competenza della Regione e dei comuni, come previsto dall’articolo 24 bis, Introdotto sul finire nel 2019 con un emendamento al D. L. n. 109/ 2018 e il Commissariato, per evitare ritardi nella ricostruzione, ha ripetutamente espresso l’avviso che la pianificazione debba interessare solo le aree terremotate non suscettibili di ricostruzione immediata e diretta; allo scopo, è stato messo a disposizione degli agenti, tutto il materiale cartografico e descrittivo immobiliare, raccolto a seguito di impegnative rilevazioni tecniche e di accertamenti effettuati in loco.
Per la ricostruzione pubblica, accanto agli interventi di carattere generale, si è proceduto a finanziare la progettazione propedeutica al recupero e all’adeguamento sismico di scuole e luoghi di culto, sollecitando gli enti attuatori, rispettivamente i comuni e il MIBACT, a procedere speditamente ad appaltare i lavori, fermo restando che progettazione, gare, esecuzione lavori e collaudi abbisogno di tempi adeguati. Sempre per le scuole non si manca di corrispondere alle richieste economiche dei comuni, finalizzate a trarre in fitto locali ad uso provvisorio, malgrado le sussistenti difficoltà di reperire immobili adatti. In conclusione possiamo guardare al prossimo 21 agosto, ricorrenza del triste evento che ha colpito Casamicciola, Lacco Ameno e in parte Forio, con la convinzione che molto resta da fare, ma che il lavoro è impostato e avviato e che per raggiungere i risultati voluti occorre il concorso di tutti, soggetti pubblici e privati, tecnici e rappresentanze popolari, in un clima costruttivo di concordia, requisito fondamentale questo, per la riuscita di un’opera complessa, che richiede, come si è detto, i suoi tempi , ma che comporta la spendita di importanti risorse sull’Isola.
Chiudo augurando a tutte le famiglie un domani di salute e di benessere, esprimendo i sentimenti di vicinanza e di affetto che nutro per la laboriosa gente di una Terra splendida.