Anna Lamonaca | Dopo il successo di NatalArt e Shades of love, il terzo evento online della curatrice Ylenia Pilato in collaborazione con Lucia Vecchione della Emotion Design di Forio d’Ischia Carnival Art, è dedicato al Carnevale. I 44 artisti partecipanti sono: Vincenzo Tesone, Valeria Marchio’, Maria Pia Ricciardi, Arca Annoiato, Luciana Ruoppolo, Gianni Adelante Mattera, Dino Bolognesi, Anna Lamonaca, Marck Art, Alessandro Rizzo, Antonietta Righi, Clara De Santis, Clementina Petroni, Francesco Mazzella, Maria Ferrandino, Giuseppe Tuzzi, Marcello Iacono, Gabriele Sandra Scherer, Antonio Magnano, Francesco Terracciano, Vincenzo Persico, Patrizia Antonucci, Vincenzo D’Ettorre, Umberto Argentino, Ylenia Pilato, Magda Kismet, Giuseppe Luongo, Michele Caltagirone, Tonino Garise, Melina Cesarano, Francesco Liuzzi, Nello Di Leva, Demet Kiziltas, Moreno Bregagnollo, Emiliano Zeni, Luigi Castaldi, Angelina Di Bonito, Claudia Rech, Enrica Soligon, Aldina H Beganovic, Daniele Capraro, Maurizio Rossi, Silvia Logi.
Tutti gli artisti raccontano attraverso le proprie opere lo spirito animato del Carnevale, fuso in un’esplosione di colori e figure astratte e non. Compresi nella mostra sono pubblicati anche componimenti poetici e fotografie che narrano l’anima gioiosa della festa dunque un Carnevale tra fotografie, poesie e dipinti in una dirompente fiamma di colori che fanno vibrare gli occhi ed il cuore. Il Carnevale ha sempre esercitato un fascino particolare su di me, racconta la curatrice:- “Le maschere rappresentano la fantasia, il sogno che diventa realtà grazie ad un costume. Venezia ne è la massima espressione. L’arte è da sempre la voce degli artisti è anche un potente mezzo di riflessione. Molte opere, dietro colori sgargianti, nascondono ben altro. L’artista stesso che si mette a nudo e offre agli osservatori un pezzetto del suo mondo interiore. Immergersi in tali lavori non ci permette solo di gioire della vista di un’opera d’arte, ma c’induce a riflettere su quanto è la visione degli artisti. Le maschere danno vita ad una grande ed accogliente festa collettiva, espressione di creatività, cultura, ironia, satira e tradizione. Indossare una maschera indica la volontà di perdere provvisoriamente la propria identità per assumere quella del personaggio che si vuole rappresentare, permettendo a chi la porta di mostrare un lato non convenzionale della propria personalità. In questo senso il Carnevale è visto come manifestazione sociale, come un diversivo che ha lo scopo di fugare la noia, la tristezza, i desideri repressi e gli affanni che caratterizzano la nostra esistenza soprattutto in questo periodo storico che stiamo vivendo. Carnival Art, sebbene sia un’iniziativa in una nuova veste, vuole valorizzare e riconnettere piccoli e grandi in un clima di allegria all’insegna della creatività e della tradizione. Vogliamo condividere attraverso le opere degli artisti un momento di gioia che è anche occasione per riflettere sulla nostra attuale condizione e ci permette di capire quale sia il valore e l’importanza nel percorso di crescita di una socialità che la pandemia ci ha tolto. Con questa giusta consapevolezza si mantiene viva la tradizione. Il Carnevale appartiene al nostro patrimonio culturale, è una delle festività più antiche e ad esso si lega anche un senso di comunità. Quest’anno la situazione c’impedisce d’incontrarci e vivere pienamente momenti di condivisione che sono l’essenza di questa festa. L’auspicio è che questo sia solo un momento di transizione verso la normalità e che presto si possa tornare a festeggiare insieme. Il monito è anche quello di provare a togliere la maschera sobria e seria di ogni giorno per lasciarsi andare alla sana voglia di ridere, così sarà Carnevale in tutte le stagioni”.