Editoriale di Gaetano Di Meglio | Oggi pomeriggio, alle 19.00, Casamicciola scende in piazza, nuovamente. Con lo stesso nemico: la giustizia. E’ questa, infatti, l’unica chiave di lettura che può avere questa – scontata – situazione.
«Invitiamo amici, conoscenti, parenti, clienti e chiunque voglia sostenere la nostra problematica di partecipare alla manifestazione che si terrà domani sera ore 19:00 da piazza Marina !!! Vi aspettiamo lido BlueBay , La Brezza e Acquamarina!! Sosteneteci Insieme riusciremo a ottenere il risultato , non solo per noi ma anche per voi e per Casamicciola Terme» è questo il messaggio che Paolo Mennella fa girare sui social. Un messaggio e un appello che arriva dopo il primo week-end di chiusura degli stabilimenti balneari sequestrati su ordine del GIP. Il Blue Bay, La Brezza e l’Acquamarina. Un sequestro che, diciamocelo, non ha nulla di nuovo e che arriva dopo anni e anni di cattiva gestione amministrativa, di complicità colpevole di enti dello stato con privati aziende private e di totale disinteresse alla materia da parte di una classe dirigente completamente incapace, collusa e a tratti anche corrotta.
Entro venerdì il presidente del Tribunale del Riesame dovrà fissare l’udienza per valutare il dissequestro delle strutture. E’ tutto nelle mani del presidente del Tribunale del Riesame. Se il Riesame fissa l’udienza entro il 21 la speranza può essere, ancora, accesa. Se la risposta sarà negativa, le possibilità di salvare l’estate sono quasi zero.
La “feriale”, infatti, non prevede l’analisi di casi come quelli delle pedane sequestrate.
Sperando, ovviamente, che il Tribunale del Riesame si riunisca e decida, è urgente e necessario chiarire bene alcuni concetti.
Partiamo dal fondo sul quale si anima la scena: la pessima amministrazione di Casamicciola. Gli attori e le comparse, in questo caso, sono gli incapaci politici da una parte e i privati dall’altra che sono colpevoli per aver abdicato al loro diritto di essere bene amministrati e hanno fatto i furbi in nome di un non chiaro vantaggio economico. La scena si compone, poi, della presenza degli organi di controllo, della Capitaneria di Porto e dei giudici.
Le pedane, come tutti sappiamo, sono strutture stagionali e, come tali, sarebbero dovute essere smontate ogni anno. Proprio come sa il privato a Lacco Ameno o come il Bagno Eldorado alla Marina. Smontaggi che a Casamicciola non sono avvenuti. Perché? Perché i politici hanno dato la loro pacca sulla spalla ai privati che non smontando e rimontando hanno risparmiato diverse decine di migliaia di euro.
Tutti, allegramente, hanno alimentato lo stato di abusività e di provvisorietà incuranti che gli organi di controllo fotografano, archiviavano e prendevano atto della loro inattività.
Fallo per un anno, per due, per tre fino a 10 e ti rendi contro che qualcuno, poi, inizia ad accendere i fari sulla tua furbizia. E chi di furbizia ferisce, di furbizia rischia di perire. Se il Riesame non fa tutto entro il 21, sono dolori atroci.
Secondo la linea della magistratura, infatti, la SCIA presentata quest’anno non ha nessun efficacia perché viziata da un errore di fondo. Secondo il PM, infatti, non avendo rispettato le precedenti ordinanza le autorizzazioni attuali sono mendaci e non valide. E’ questa la lettura più facile che si può dare al provvedimento. Un provvedimento che, volendo, potrebbe cadere facilmente sotto i colpi della difesa se non fosse per i tempi. Qualche esperto della materia, infatti, ha saputo ben leggere la questione tempi. Provvedere ad un sequestro a così pochi giorni dall’inizio della “feriale” è la mossa più seria che ha potuto fare la Procura.
Aspettando il Riesame (che potrebbe anche confermare il sequestro) c’è un passaggio del comunicato stampa della Procura della Repubblica che ha attirato la mia attenzione e che, credo, sia stato solo accennato per non allarmare troppo e per – magari – procede con una seria attività di controllo e repressione dei reati contro la pubblica amministrazione.
«Le strutture, assentite in concessione demaniale marittima al Comune, erano già state oggetto di specifiche ordinanze di demolizione e di rimessione in pristino da parte della stessa Amministrazione Comunale, per poi essere affidate in gestione nuovamente ai precedenti soggetti senza esperire alcuna procedura di evidenza pubblica».
Leggendo tra le righe del comunicato, la Procura della Repubblica (lo speriamo!) sta indagando sul possibile reato di abuso d’ufficio o di turbativa d’asta?
Chi doveva garantire un corretto e trasparente affidamento delle concessioni?
Il sindaco Castagna, forse col senso di colpa, ha recentemente dichiarato che a settembre si provvederà a bandire un nuovo avviso pubblico e che, nel frattempo, si era affidato in via provvisoria. Come? A chi? A quali condizioni?
Putroppo dal comune di Casamicciola, sempre che non vogliamo ricordarci delle firme non originali (chissà se il PM indaga sulla firme apposte cosa scoprirà…), non tutto è trasparente e lecito come sembra. Oggi, in attesa che la Procura spicchi qualche avviso di garanzia (perché se la concessione è stata affidata senza evidenza pubblica, qualcuno deve aver commesso qualche reato!) è quanto mai opportuno chiedersi come mail l’accanimento contro i gestori dei tavolati per i quali, volendo, alcuni reati sono già belli e prescritti?
La Procura ha deciso di dire basta alla cattiva gestione e alla illegalità diffusa sugli scogli di Casamicciola e lo ha fatto partendo dall’anello debole. La protesta, così come quando accadde per le prime abitazioni, è legittima ma non per questa condivisibile.
La vera protesta, però, è ancora lontana dal venire. Non abbiamo ancora visto o letto di assessori picchiati e sindaci minacciati. Di comuni occupati e di consigli comunali infernali. Siamo ancora lontani dal capire chi sono i nemici della nostra isola. Quelli hanno nomi e cognomi. A Casamicciola si chiamano sindaco e assessori e consiglieri comunali. Contro questo cancro civile e politico Casamicciola si dovrebbe ribellare e non contro un giudice. Certo, oggi il danno è la chiusura di tre stabilimenti balneari con la relativa perdita di lavoro per i loro imprenditori e per i loro lavoratori (e per questo speriamo che ci sia la Pronuncia del Riesame), ma quello che avremmo sperato è che arrivino, quanto prima, gli avvisi di garanzia contro chi è responsabile per aver affidato le concessioni senza evidenza pubblica.
Casamicciola dovrebbe essere stanca di questo modo di amministrare e iniziare a pretendere altro.
Perchè una volta la Procura non parte dall’anello forte lasciando l’anello debole? Come il buon padre di famiglia, la Procura doveva far continuare l’estate che ormai è avanzata e poi ad ottobre si sarebbero presi i provvedimenti del caso, cosi facendo invece si manda in mezzo alla strada chi ha fatto dei sacrifici per migliorare la propria vita mentre con questi provvedimenti si opprime sempre il più debole.
È da svariati anni che Casamicciola non è amministrata da persone competenti. Mi chiedo quando verrà quel giorno in cui i casamicciolesi apriranno gli occhi e non voteranno più determinate persone….