Giuseppe Mazzella – Si riunisce oggi, 5 febbraio 2025, il consiglio comunale di Casamicciola alle ore 19.00 per deliberazione sull’acquisizione al patrimonio comunale delle rovine del complesso Pio Monte della Misericordia. Costruito dopo il terribile terremoto del 28 luglio 1883 il complesso fu ultimato nel 1895. 12 anni. Era un’opera imponente di circa 50mila metri cubi su 30mila mq. Che doveva rappresentare l’impegno complessivo del Regno d’Italia per il rilancio di Casamicciola nel panorama mondiale delle grandi stazioni di cura soggiorno e turismo come meritava questa cittadina che fin dal 1604 proprio con l’Ente Pio Monte della Misericordia di Napoli aveva ospitato qui la prima forma in Europa del “termalismo sociale”.
La migliore descrizione di quel complesso edilizio é contenuta nel libretto “le terme di Casamicciola” – studi proposte fattibilità per il rilancio economico-sociale della più antica cittadina termale dell’isola d’Ischia del 1998 con i contributi di Giuseppe Mazzella, Antonina Garise, Ilia Delizia e Gino Barbieri. Le proposte – dopo il 13simo terremoto del 21 agosto 2017 – sono contenute nel n. 2 de “il continente” del giugno 2019 e vanno dalla pagina 12 alla pagina 16 con il progetto di nuova utilizzazione dell’arch. Domenico De Siano su commissione di Gino Barbieri e Giuseppe Mazzella.
Mi auguro che oggi sia un nuovo inizio per la rinascita di Casamicciola lungamente proposta e disperatamente documentata. Credo sia inevitabile costituire una società di trasformazione urbana (STU) ai sensi dell’art. 120 del Testo Unico Enti Locali chiamando alla partecipazione finanziaria al capitale sociale “Invitalia” e “Campania sviluppo”. Bisogna mettere a regime o rilanciare il sistema economico locale. Ci vorranno almeno 10 anni ma bisogna agire ora.