Ugo De Rosa | Sul caso delle corse interrotte da e per il porto di Casamicciola all’indomani della frana, arriva la “bomba”, o meglio i siluri all’indirizzo di Medmar e Caremar lanciato da Luigi Mennella. Con una contestazione formale, diffida e messa in mora indirizzata al Comune di Casamicciola, al commissario Legnini, agli uffici competenti della Regione Campania, alla Città Metropolitana di Napoli, agli uffici della Capitaneria di Porto, al Ministero delle Infrastrutture – Ufficio Anticorruzione, al prefetto di Napoli, al Ministero dell’Interno, al Commissariato della Polizia di Stato di Ischia, al questore e alla Procuratore della Repubblica di Napoli.
Una iniziativa che verte su una realtà già evidenziata da più parti: quella interruzione delle corse non è dettata dalla inagibilità del porto, ma solo da motivi di convenienza economica in periodo di bassa stagione.
L’ex sindaco di Casamicciola dunque avanza una serie di richieste pesanti che partono dalla revoca di approdi, concessioni e finanziamenti, all’apertura immediata a nuove compagnie, fino alla verifica di eventuali reati commessi. Al fine di superare una situazione che sta arrecando danni e disagi alla comunità e alla sua economia.
Fondando il suo intervento sulla normativa vigente in tema di “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”.
Tutto parte ovviamente dalla frana del 26 novembre. Mennella però evidenzia subito che, a fronte della Delibera del Consiglio dei ministri del 27 novembre 2022 che ha dichiarato lo stato di emergenza per 12 mesi, «in seguito a tale evento, non è stata emessa alcuna ordinanza di chiusura e/o di interdizione, della struttura portuale di Casamicciola Terme, né dal Circomare di Ischia, né dalla Capitaneria di Porto di Napoli; solamente il giorno del tragico evento franoso del 26 novembre 2022 fu emanato un “avviso ai naviganti”, evidenziando la presenza in mare di tronchi d’albero che avrebbero potuto limitare la navigazione, il tutto, come confermato al sottoscritto, dalle autorità portuali».
PORTO AGIBILE
Il porto, come evidenziato in questi mesi dai casamicciolesi, è perfettamente agibile, tanto che «dopo la pulizia dello specchio acqueo interno ed esterno, nei primi giorni del mese di dicembre 2022, la sola società Snav, che gestisce i collegamenti veloci, riprese le normali linee tra Casamicciola – Procida – Napoli (molo Beverello) e viceversa».
Così non è stato per le altre società che gestiscono il trasporto di automezzi e passeggeri, mentre le corse per il trasporto di rifiuti speciali e carburanti si svolgono normalmente. Una palese contraddizione, come si rileva nella diffida: «La società Medmar, che gestisce la rotta Casamicciola – Pozzuoli (trasporto passeggeri ed autovetture), interruppe dal 27.11.2022, i collegamenti quotidiani, da e per Casamicciola, trasferendo la propria operatività, nel vicino porto del Comune di Ischia; la società Caremar (Campania Regionale Marittima), che gestisce la rotta Casamicciola – Napoli (trasporto passeggeri ed autovetture), interruppe dal 27.11.2022, i collegamenti quotidiani, da e per Casamicciola, trasferendo la propria operatività, nel vicino porto del Comune di Ischia; la società Traspemar (Trasporti Speciali Marittimi), che gestisce la rotta Casamicciola – Pozzuoli (trasporto rifiuti speciali e carburanti), ha sempre mantenuto, anche dopo il 27.11.2022, i collegamenti quotidiani, da e per Casamicciola; la società Medmar, che gestisce anche la rotta Casamicciola – Pozzuoli, per trasporti rifiuti speciali e carburanti, ha continuato a mantenere, stranamente, anche dopo il 27.11.2022, i collegamenti quotidiani, da e per Casamicciola, per i soli trasporti speciali, con esclusione tassativa dei passeggeri e delle autovetture».
Nella sua denuncia – perché di questo a tutti gli effetti si tratta – Luigi Mennella si sofferma anche sulle specifiche delle navi utilizzate: «La società Medmar ha quasi quotidianamente utilizzato, sulla rotta Casamicciola – Pozzuoli, per i soli trasporti dei rifiuti speciali e carburanti, la Motonave “Agata“; la Motonave “Agata” è autorizzata sia per il trasporto dei passeggeri, sia per i trasporti di rifiuti speciali e carburanti ed ha una doppia classe, non promiscua, con un pescaggio max di ml. 4,20 (quattro virgola venti), che è facilmente leggibile sulla murata destra della nave, vicino ad uno dei due portelloni di accesso, di cui la motonave è dotata; la Motonave “Agata” è stata utilizzata, dal giorno della frana, 26.11.2022, ad oggi, esclusivamente per il trasporto dei camion con rifiuti speciali e carburanti, con il maggior carico possibile, e, quindi, con l’utilizzo del pescaggio maggiore di ml. 4,20; la Motonave “Agata”, sebbene trasporti solamente rifiuti speciali e carburanti, è sempre attraccata, per il carico e lo scarico, presso il molo commerciale presso il quale normalmente attraccavano le altre motonavi della Caremar e della Medmar per il trasporto passeggeri ed autovetture, come ad esempio la motonave “Maria Buono” che, da sempre, effettua i collegamenti Casamicciola – Pozzuoli e viceversa».
I FANGHI E LE ROCCE
Ma c’è un’altra incongruenza rilevata, sulla natura di quanto trasportato: «La società Medmar ha predisposto anche un preciso orario della Motonave “Agata” indicando, nella maggior parte dei casi, l’utilizzo esclusivo per la società Amca s.r.l., partecipata al 100% dal Comune di Casamicciola Terme, per il trasporto dei famosi fanghi, derivati dall’evento franoso del 26.11.2022. La società Amca s.r.l. è stata individuata, dal Commissario delegato per l’emergenza frana Ischia, avv. Giovanni Legnini, quale ente attuatore per l’eliminazione dei detriti/rifiuti speciali, in una sua specifica ordinanza.
I detriti vengono trasferiti in terraferma, per la maggior parte dei casi con la Motonave “Agata”, con formulari che li certificano come fanghi e rocce, e non come rifiuti speciali; il Commissario delegato per l’emergenza frana Ischia, avv. Giovanni Legnini, nella sua ordinanza, ha disposto, invece, modalità diverse di smaltimento: “i fanghi e le rocce dovevano essere riallocati sull’Isola, mentre in terraferma andavano trasportati solo i rifiuti speciali”».
Un palese contrasto con la ordinanza di Legnini, come è in contrasto con una presunta criticità riguardo al fondale del porto il pescaggio delle motonavi utilizzate: «La Motonave “Maria Buono”, della stessa società Medmar, utilizzata per il trasporto di passeggeri ed autovetture, ha un pescaggio di gran lunga inferiore a quello della motonave “Agata”; le Motonavi della società Caremar, della classe “Fauno”, che, dall’anno 1994, effettuano i collegamenti Casamicciola – Napoli e viceversa, utilizzate per il trasporto di passeggeri ed autovetture, hanno un pescaggio di gran lunga inferiore a quello della motonave “Agata”».
Quindi Mennella si sofferma sui rilievi che hanno confermato la possibilità di utilizzo del porto commerciale: «Lo studio, avente ad oggetto i rilievi geofisici del porto di Casamicciola, redatto il 29 dicembre 2022, dalla “Enviroconsult s.r.l.”, con sede in Napoli, alla via A. D’Isernia n. 28, inviato alle varie pubbliche amministrazioni dal Direttore Generale per la Mobilità della Regione Campania, avv. Giuseppe Carannante, in uno alla convocazione della riunione per l’emergenza idrogeologica di cui al prot. n. 0029054 del 19.01.2023, è da considerarsi esaustivo;
tale rilievo batimetrico, anche con curve di livello sovrapposte, ad ortofoto su cartografia regionale, evidenzia che il porto di Casamicciola Terme poteva essere utilizzato, fin dai primi giorni di dicembre 2022, per tutti i tipi di motonave che hanno da sempre operato sulle tratte in concessione;
dal confronto tra i vecchi rilievi batimetrici e l’ultimo elaborato dalla “Enviroconsult s.r.l.”, i fondali, dopo l’evento franoso del 26.11.2022, sono cambiati limitatamente agli spazi interni in concessione alla Cala degli Aragonesi ed a Marina di Casamicciola. Quasi nulla è cambiato relativamente agli spazi utilizzati dalle motonavi per le tratte Casamicciola – Pozzuoli e Casamicciola – Napoli; l’escavo dell’intero porto, deve essere, comunque, realizzato dalla struttura commissariale per l’evento franoso, avendo constatato che, le modifiche di parte dei fondali interni, hanno il necessario nesso di casualità».
DISAGI E DANNI ECONOMICI
A questo punto passa ad analizzare tutte le gravi conseguenze della decisione adottata da Medmar e Caremar, in termini di disagi e danni economici: «L’inutilizzo del porto, deciso dalle società di navigazione Medmar e Caremar, ha interrotto, dal 27 novembre 2022, senza un valido motivo, i collegamenti vitali tra Casamicciola Terme e la terraferma, costringendo la concentrazione dei collegamenti marittimi, sul solo, già saturo, porto del Comune d’Ischia; il mancato utilizzo del porto di Casamicciola, anzi, la specifica volontà delle compagnie di navigazione, Medmar e Caremar, di non utilizzarlo, senza un valido motivo, obbliga, di fatto, anche la concentrazione della circolazione veicolare su tratti stradali delle sei comunità dell’Isola d’Ischia, che non sono tecnicamente predisposti al relativo transito; tale chiusura, di fatto, della struttura portuale, impedisce la possibilità ai pendolari sanitari, provenienti dalla terraferma, del vicino Ospedale Anna Rizzoli, di essere presenti nel nosocomio con puntualità con l’eliminazione/riduzione, di fatto, di un turno di lavoro; creando gravi problematiche ai degenti ed ai pazienti in arrivo al pronto soccorso; tale voluto inutilizzo, dopo l’evento franoso del 26.11.2022, ha bloccato, di fatto, la già esile economia del Comune termale ormai allo stremo, già in seguito all’evento sismico del 21 agosto 2017 ed alla recente Pandemia Covid; il perdurare della messa al bando della struttura portuale provocherà, contestualmente, la chiusura delle poche attività commerciali rimaste faticosamente aperte, rendendo la tragedia della frana, ancor più grave per il Comune di Casamicciola Terme».
Per arrivare al punto: «Il voluto mancato utilizzo da parte delle società di navigazione, che operano sulle tratte Casamicciola – Pozzuoli e Casamicciola – Napoli e viceversa, come Medmar e Caremar, non è una scelta tecnica per eventuali pericoli dei fondali, ma esclusivamente una scelta di carattere economico; un tentativo riuscito, da parte delle società Medmar e Caremar, di risparmiare carburante e costi di equipaggio, con il trasferimento operativo nel porto del Comune d’Ischia, con la conseguente, immediata soppressione di moltissime corse sulle due tratte; anche in questa situazione, che doveva sembrare di emergenza, enorme è stato il danno causato, dalle due società di navigazione Medmar e Caremar all’intera comunità isolana, con la soppressione di diverse corse e con il contestuale affollamento delle banchine dei porti di Ischia, Pozzuoli e Napoli, da parte dei vessati cittadini dell’Isola d’Ischia che non riescono a raggiungere casa, in tempi brevi, come in un passato recente; l’eliminazione delle corse da e per il porto di Casamicciola e la soppressione di moltissime corse dal Porto del Comune d’Ischia ha, di fatto, bloccato anche quella residua continuità territoriale, da sempre agognata dai cittadini delle Isole di Ischia e Procida, che una Regione Campania miope tenta sempre di evitare di consacrare definitivamente; durante le riunioni predisposte per definire l’utilizzabilità del Porto, ed anche nel sopralluogo del 21.12.2022, presso la struttura portuale di Casamicciola Terme, con tutti gli enti preposti, il sottoscritto ha potuto constatare, per un puro caso fortuito, che nessun organo istituzionale comunale abbia tutelato i cittadini del Comune di Casamicciola Terme; in previsione della Santa Pasqua 2023 che cade il 9 aprile, certamente, entro il 30 marzo 2023, rivedremo nel porto di Casamicciola Terme le motonavi della Medmar e della Caremar, senza che sia stato effettuato alcun tipo di intervento sulla struttura portuale di Casamicciola Terme».
LE RICHIESTE
Una frecciata alle istituzioni che hanno lasciato fare. Luigi Mennella quindi arriva al sodo, chiedendo a tutti gli organi in indirizzo, ciascuno per le proprie rispettive competenze «Il ripristino immediato delle corse effettuate dalle società Medmar e Caremar presso il Porto di Casamicciola Terme, con la irrogazione di sanzioni per il periodo di mancata fornitura del servizio di trasporto marittimo di passeggeri ed autovetture».
Se ciò non dovesse verificarsi, sollecita come alternativa una dura “punizione” nei confronti delle due società di navigazione: «La revoca immediata sia degli accosti che delle concessioni delle linee sulle tratte Casamicciola – Pozzuoli e viceversa e Casamicciola – Napoli e viceversa, in testa alle società di navigazione Medmar e Caremar; La revoca immediata delle concessioni dei locali delle biglietterie ubicate alla radice del molo di attracco del porto di Casamicciola Terme; L’apertura immediata alla possibilità che nuove compagnie di navigazione possano richiedere accosti e concessioni di linee sulle tratte Casamicciola – Pozzuoli e viceversa e Casamicciola – Napoli e viceversa; La revoca di eventuali finanziamenti regionali o statali in capo alle due società Medmar e Caremar».
Ma l’ex sindaco non si ferma qui e sollecita che si indaghi sulla commissione di eventuali reati, chiedendo al commissariato di Polizia «l’acquisizione dell’intera documentazione inerente quanto evidenziato, e La verifica di eventuali reati commessi dai responsabili delle due società di navigazione Medmar e Caremar, come ad esempio l’interruzione di pubblico servizio, e dagli organi che non hanno vigilato su tali anomalie, per l’inoltro al sig. Procuratore della Repubblica di Napoli».
I siluri sono partiti? Colpiranno i bersagli?