Il Comune di Casamicciola ha emesso un’ordinanza di demolizione di un chiosco ubicato nel Piazzale A. De Felice, noto come Piazzale Ancora, nell’ambito dell’area portuale. Il motivo è semplice e lo spiega l’ing. Gaetano Grasso, responsabile dell’Area VI Tecnica, che ha firmato l’ordinanza: «La parte del piazzale (dove è ubicato il chiosco) è individuata come area di movimentazione di cantiere del progetto in fase di esecuzione “Realizzazione di una vasca di colmata da riempire con materiale di risulta e realizzazione a mare dell’estensione dell’alveo tombato Pio Monte della Misericordia con relativi adeguamenti urbanistici”».
La vicenda ebbe origine nel 2017, quando la Cooperativa “Il Piccolo Golfo” ottenne l’autorizzazione per l’installazione di due moduli prefabbricati destinati alla vendita del pescato. La concessione, rilasciata dalla Regione Campania per due posteggi, aveva una durata di sei anni e risulta dunque scaduta da oltre un anno.
A febbraio scorso la Cooperativa “San Giorgio”, a cui era stata “ceduta” la concessione, ne ha richiesto una proroga. Impossibile per i motivi evidenziati. Ma la struttura è rimasta al suo posto. Infatti l’ing. Grasso riporta nell’ordinanza che la legale rappresentante della “San Giorgio” «non ha provveduto a rimuovere il chiosco occupando il suolo demaniale in assenza di titoli abilitativi».
Di qui il provvedimento adottato richiamando in particolare l’art. 49 del Codice della Navigazione, che dispone: «Salvo che sia diversamente stabilito nell’atto di concessione, quando venga a cessare la concessione, le opere non amovibili, costruite sulla zona demaniale, restano acquisite allo Stato, senza alcun compenso o rimborso, salva la facoltà dell’autorità concedente di ordinarne la demolizione con la restituzione del bene demaniale nel pristino stato. In quest’ ultimo caso, l’amministrazione, ove il concessionario non esegua l’ordine di demolizione, può provvedervi a termini dell’articolo 54».
Di qui l’ordinanza che intima alla legale rappresentante della Cooperativa “San Giorgio” in qualità di concessionaria del chiosco, e a chiunque altro coobbligato, di demolire le opere abusivamente installate e di ripristinare ad horas lo stato dei luoghi originario.
In caso di inottemperanza, il Comune procederà direttamente alla rimozione in danno, in quanto quel chiosco rappresenta un “ostacolo” nell’area di cantiere per la realizzazione dell’importante intervento per la realizzazione della vasca di colmata.