giovedì, Settembre 19, 2024

Casamicciola ecco l’anomala sistemazione. La RED ZONE dei furbetti post-sisma

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Due iniziative. La prima verifica è finalizzare alla verifica di quanto sia agli atti e quanto lo Stato spende per l’erogazione del CAS, la seconda, invece, serve a stanare quei cittadini che, nonostante ricevano il CAS, continuano a vivere nell’abitazione su cui insiste l’ordinanza di sgombero. Nonostante la richiesta sia “finalizzata a garantire la pubblica e privata incolumità” è palese che sia una missione alla ricerca dei “furbetti”

Dopo l’anniversario del Sisma del 2017, passato sotto silenzio in verità perché, purtroppo, la comunità di Casamicciola (in particolare) non è mai riuscita a ritrovarsi in un senso di comunità e di confronto, la Struttura Commissariale, oggi depositaria del tesoretto CAS, il contributo di autonoma sistemazione riservato a quanti hanno perso la propria abitazione in seguito agli eventi catastrofici degli ultimi anni, ha reso nota la relazione con cui si “rassegnano gli esiti dell’attività istruttoria concernente la verifica e valutazione dei presupposti, di fatto e di diritto, per l’erogazione del Contributo di autonoma sistemazione (CAS-sisma), a favore dei nuclei familiari residenti nel Comune di Casamicciola Terme, relativo al mese di luglio 2024”.
A questo elemento, tuttavia, si aggiunge un’altra iniziativa. Questa volta resa nota dal comune di Casamicciola Terme. Con un comunicato stampa di venerdì pomeriggio, infatti, l’ente di Via Salvatore Girardi ha fatto sapere che: “L’Ufficio Tecnico del comune di Casamicciola Terme ha inviato una comunicazione alle forze dell’ordine (e per conoscenza al Prefetto di Napoli ed al Commissario Straordinario alla Ricostruzione) per chiedere controlli sullo sgombero degli edifici danneggiati dal sisma del 2017.

L’ingegnere Gaetano Grasso, capo dell’UTC comunale, ha inviato l’elenco delle ordinanze di sgombero emesse dall’ente a seguito dei danni rilevati a causa del sisma del 21 agosto 2017 e le ordinanze n° 44 del 22/03/2023 del Commissario Legnini e n° 12 del 04/07/2023 del sindaco, con l’individuazione della zona rossa interdetta alla cittadinanza a seguito dell’alluvione del 26 novembre 2022. La richiesta è finalizzata a garantire la pubblica e privata incolumità; complessivamente sono 978 le ordinanze di sgombero aventi ad oggetto edifici tra privati, pubblici e di culto”
È evidente il legame tra le due iniziative. La prima verifica è finalizzare alla verifica di quanto sia agli atti e quanto lo Stato spende per l’erogazione del CAS, la seconda, invece, serve a stanare quei cittadini che, nonostante ricevano il CAS, continuano a vivere nell’abitazione su cui insiste l’ordinanza di sgombero. Nonostante la richiesta, ufficialmente, sia “finalizzata a garantire la pubblica e privata incolumità” è palese che sia una missione alla ricerca dei “furbetti”.

LA QUESTIONE CAS
Il dato principale che emerge dalla gestione del CAS relativo al comune di Casamicciola Terme è che a Luglio 2024, sono 215 le istanze approvate e che le stesse hanno un costo complessivo di €. 179.497,74. Un dato che, per essere letto con attenzione, va paragonato con quello di maggio 2024 quando le istanze a cui è stato concesso il contributo erano 374 e sviluppavano un costo di 345.291,29.

LA VERIFICA
La verifica delle istanze dei cittadini è stata conclusa con la relazione n. 5/2024 del 29/07/2024, nel mentre sono ancora in corso le attività istruttorie relative alla verifica delle dichiarazioni presentate dai percettori del CAS-sisma e che entro il prossimo 30 settembre 2024 dovrà avere un successivo aggiornamento così come previsto nel termine dei novanta giorni, ovvero alla scadenza del termine fissato per la presentazione delle dichiarazioni.

I CONTROLLI DEI REQUISITI
Dall’analisi dei controlli che hanno portato al “taglio” di ben 159 istante di contribuzione, sono emerse discordanze in merito alla composizione dei nuclei familiari (per l’esatta determinazione del contributo base), discordanze circa lo stato di invalidità/handicap (ai fini del riconoscimento della maggiorazione al contributo base) e, per questo, il comune di Casamicciola ha chiesto alla Struttura Commissariale un indirizzo operativo sia in tema di controlli sulle autocertificazioni e sia sull’estensibilità del diritto alla percezione del CAS-sisma anche a coloro che erano titolari di un diritto di abitazione sull’immobile danneggiato al tempo del sisma.

Alla luce di tutto ciò, e soprattutto alle discordanze emerse tra quanto dichiarato e quanto riscontrato, in sede di verifica, dall’INPS e dal Comune di Casamicciola Terme, sono stati rideterminati i contributi economico concessi beneficiari ai quali (in gran parte) è stato anche inoltrata la richiesta del “soccorso istruttorio” e comunicata sospensione contributo in attesa di regolarizzazione della dichiarazione.
Tutto questo, tuttavia, deve essere anche interpretato sotto un’altra ottica. Ai 159 beneficiari oggi sotto i riflettori è stata anche comunicata l’evenienza di un potenziale recupero di eventuali somme indebitamente percepite così come disposto ai sensi dell’art. 5, comma 3, dell’Ordinanza n. 26/2024.

I CASI DELLE DISCORDANZE

La relazione ufficiale sullo stato del CAS, vengono evidenziate diverse condizioni che hanno portato alla sospensione delle 159 istanze tra la liquidazione di maggio e luglio 2024. Vediamole nel dettaglio

MINORI COMPONENTI NEL NUCLEO FAMILIARE
Per 10 beneficiari la struttura ha evidenziato che “i seguenti beneficiari hanno dichiarato un numero di componenti del proprio nucleo familiare inferiore rispetto a quello in relazione al quale, è stato, finora, calcolato e liquidato il contributo base del CAS-sisma, per effetto della fuoriuscita da quell’ambito familiare – per emigrazione o altra causa – di alcuni componenti, allineandosi, in tal modo, alle risultanze del certificato di stato di famiglia del giugno 2024”
Mentre per altri 6 beneficiari, che hanno dichiarato un numero di componenti del proprio nucleo familiare inferiore rispetto a quello in relazione al quale, finora, è stato calcolato e liquidato il contributo base (per effetto della fuoriuscita da quell’ambito familiare – per emigrazione o altra causa – di alcuni componenti) allineandosi alle risultanze del certificato di stato di famiglia del giugno 2024.
Per questi 16 beneficiari va evidenziato “che la riduzione del contributo base del CAS-sisma, deve avvenire dalla data di fuoriuscita del componente nucleo familiare (come certificato dal Comune di Casamicciola Terme)” e va da sé che, se qualcuno ha omesso di comunicare l’aggiornamento del proprio stato di famiglia si potrà trovare nella condizione di dover restituire quanto “ingiustamente” percepito.

MAGGIOR NUMERO DI COMPONENTI RISPETTO ALLO STATO DI FAMIGLIA
Sono 29 i beneficiari che, invece, dovranno rispondere di un’altra discordanza. Da quanto emerge, infatti, “alla data di sottoscrizione dell’autocertificazione, ex art. 2, comma 4, Ord. 26 cit., hanno comunicato un numero di componenti il proprio nucleo familiare più consistente rispetto a quanto risulta dal certificato di stato di famiglia alla data del sisma (21 agosto 2017) e dal certificato di stato di famiglia al giugno 2024 (cd. dimoranti). Nel merito di questi 29 casi, “a fronte di una dichiarazione attuale e/o precedente, afferente ad una composizione del nucleo familiare più consistente rispetto a quella risultante dal certificato di stato di famiglia storico si provvederà a chiedere un’asseverazione all’Ente locale e/o alla Polizia Municipale di Casamicciola Terme, al fine di comprovare la “dimora, stabile e continuativa nel nucleo familiare” e, anche in queto caso, “con riserva di ogni ulteriore azione al fine del recupero di eventuali somme indebitamente percepite”.

USUFRUTTO O NUDA PROPRIETÀ
Per 3 beneficiari, nelle more di un preciso indirizzo operativo del Commissario Straordinario, espressamente richiesto e non ancora pervenuto, restano, in linea con quanto chiarito con il richiamato parere rilasciato dalla Struttura Commissariale, tuttora sospese le liquidazioni del CAS-sisma con riguardo ai beneficiari che vantano, rispetto al cespite danneggiato dal sisma e per il quale hanno presentato la richiste di CAS, un diritto di abitazione. In particolare, per 2 casi, l’immobile non risulta di proprietà, ovvero in usufrutto o nuda proprietà, anche pro quota, dell’intestatario del CAS-sisma e/o di almeno uno dei componenti del nucleo familiare, sebbene ivi residenti alla data del sisma.

NESSUNA DICHIARAZIONE
58 soggetti legittimati alla percezione del CAS-sisma NON hanno reso la dichiarazione di certificazione della persistenza dei requisiti di cui all’art. 2, comma 4, dell’Ordinanza n. 26/2024 e, pertanto, ai sensi dell’art. 2, comma 8, per tali beneficiari, il CAS-sisma verrà sospeso, a partire dal 1° luglio 2024, fino a quando non si sia provveduto in tal senso. In questa categoria, tuttavia, c’è anche da considerare che qualcuno, in buona fede, non sia riuscito a completare l’aggiornamento della certificazione della persistenza dei requisiti e che con un facile aggiornamento si possa ritornare a percepire (anche con gli arretrati) quanto dovuto.

CERTIFICAZIONI INCOMPLETE
65 soggetti legittimati alla percezione del CAS-sisma, nel rendere l’autocertificazione hanno omesso di dichiarare uno o più punti relativamente a quanto previsto e, pertanto, a tali beneficiari è stato singolarmente indirizzato, a mezzo pec o raccomandata A/R, il soccorso procedimentale ex art. 6 della L. 241/90 con contestuale comunicazione di sospensione del CAS­ sisma, ai sensi dell’art. 2, comma 8, che recita: “determina la sospensione del contributo, fino a che non si sia provveduto, l’omessa presentazione della domanda di cui al comma 4, lett. j), ovvero l’incompleta compilazione della dichiarazione sostitutiva di atto notorio di cui al medesimo comma”, a partire dal 1° luglio 2024.

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