Ugo De Rosa | E’ ben noto che i Comuni sono tenuti a realizzare nei termini previsti le opere per le quali hanno ricevuto finanziamenti statali o da Enti sovracomunali. Una regola che il Comune di Casamicciola oltre dieci anni fa si è “dimenticato” di rispettare. E adesso ha dovuto restituire la somma ricevuta – la quasi totalità del finanziamento – e rimasta praticamente inutilizzata per lungo tempo.
Incapacità, inerzie, dimenticanze di precedenti amministratori e responsabili degli uffici a cui ora ha posto rimedio l’attuale responsabile dell’Area III Tecnica Lavori Pubblici ing. Michele Maria Baldino. Restituendo le somme alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, trattandosi di fondi statali.
Baldino riporta infatti in determina che «il Comune di Casamicciola Terme è risultato assegnatario di un finanziamento pari ad euro 421.118,59 – Fondo sviluppo delle isole minori relativo all’anno 2008 – da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie». Un contributo che risale quasi alla notte dei tempi…
A maggio 2011 il Capo Dipartimento per gli affari regionali aveva effettivamente erogato «un importo di euro 294.783,00, corrispondente al 70% dell’importo complessivo di euro 421.118,59 destinato al Comune».
Ma come scrive oggi malinconicamente l’ing. Baldino, «l’opera è iniziata ma non si è conclusa nei termini stabiliti». Chissà di quale intervento si trattava, se era realmente utile e perché non è stato possibile concluderlo… Domande a cui dovrebbero rispondere i responsabili dell’epoca. In ogni caso, uno spreco che probabilmente poteva essere evitato.
La burocrazia italiana, si sa, è lenta. Quei soldi sono rimasti a lungo nella disponibilità del Comune. Ma prima o poi i nodi vengono al pettine. E così a gennaio 2022 l’ufficio preposto alle “politiche urbane e della montagna, la modernizzazione istituzionale e l’attività internazionale delle autonomie regionali e locali”, ha disposto la revoca del finanziamento concesso al Comune. Il mese successivo, il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie ha richiesto la restituzione della somma anticipata, ovvero i 294.783,00 euro. Una parte di questa somma, ovvero 136.735,57 euro, era già stata impegnata nel 2009. Adesso il responsabile dei Lavori Pubblici ha impegnato i rimanenti 158.047,43 e provveduto a liquidare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri le somme revocate. Un “regalo” alla Meloni, che all’epoca magari mai avrebbe immaginato di diventare premier…