Ida Trofa | Fallisce sul nascere l’operazione “Saccone“ a Casamicciola Terme, l’architetto veneziano a capo del settore urbanistica del comune di termale si dimette a meno di un mese dalla sua nomina. Il tecnico ritenuto negli ambienti un esperto consulente delle procure, ufficialmente, si sarebbe dimesso per motivi personali. In una nota stampa, il tentativo di giustificare il fallimento dell’ennesima nomina a breve scadenza. Nella sostanza, invece, ci sarebbero forti dissidi tra l’ormai ex capo del III settore e gli ambienti comunali alla base di questo repentino quanto incredibile addio.
La nota ufficiale . Così lo scarno comunicato degli inquilini del Capricho annunciano l’addio dell’Architetto veneziano succeduto al timone dell’urbanistica a Maria Grazia Formisano che, per sole quattro settimane, ha operato a braccetto con gli uffici dell’Ingegnere Mimo Baldino, sempre più unica certezza del terremotato panorama tecnico casamicciolese.
“L’architetto Aldo Saccone – si legge nel comunicato stampa -, responsabile del III Settore del Comune di Casamicciola Terme, ha formalizzato ufficialmente la rinuncia all’incarico. Diversi i motivi di natura prettamente personale che hanno indotto il professionista a rassegnare le dimissioni dall’attività intrapresa poco più di un mese fa. Il sindaco e l’amministrazione comunale augurano all’arch. Saccone le migliori fortune personali e professionali, rammaricandosi di dover precocemente interrompere il rapporto che si era instaurato“.
Insomma, Giovan Battista & Co. augurano le migliori fortune al tecnico dimissionario, ma non è detto che gli auguri siano del tutto ricambiati. Questo volendo parafrasare quanto si sarebbe registrato nel merito della faccenda Saccone a Casamicciola Terme.
Saccone e le divergenze con la linea tecnica casamicciolese
Stando ai rumors di palazzo, infatti, sin dal suo insediamento l’architetto natio di Monza non avrebbe nascosto la diversità di vedute e le divergenze con la linea tecnica degli uffici casamicciolesi.
Addirittura, il tecnico, classe di ferro 1965, da giorni si sarebbe reso protagonista di una serie di procedure e invii di atti e fascicoli del settore urbanistica alla Procura della Repubblica di Napoli. Atti e procedure ritenute dubbie e al limite della liceità dallo stesso responsabile tecnico del settore urbanistica. Nell’ultima settimana, infatti, sarebbero state frequenti e palesi, anche al cospetto del pubblico e dei cittadini utenti, le sfuriate del Saccone e le liti sia con gli amministratori locali, sia con i colleghi. E’ evidente che il modus operandi del tecnico possa aver indotto un certo nervosismo a Palazzo.
Insomma il caos in poche mosse con l’insediamento del Saccone che, appena lo scorso dicembre aveva accettato di ricoprire l’incarico di responsabile dell’area settima urbanistica del Comune di Casamicciola Terme aggiudicandosi il bando di gara ed un appetibile contratto individuale di lavoro a tempo determinato e part-time 50% di 18 ore settimanali con decorrenza dal 30 dicembre 2019 e fino al 30 marzo 2020
Un incarico affidatogli per soli tre mesi con l’inquadramento giuridico dell’incarico e della categoria di uno coincidente con la posizione organizzativa per l’espletamento delle funzioni previste dal contratto nazionale di lavoro e dalla legge e dai regolamenti degli uffici e dei servizi. Un’avventura, a ben vedere, conclusasi largamente in anticipo con le dimissioni del candidato venuto da lontano sempre che non ci sia altro in serbo. Nel merito di questa vicenda affatto chiara né, tantomeno, lusinghiera . Un candidato, Aldo Saccone, che era stato in grado di battere la concorrenza di esimi candidati come Mariagrazia Formisano, volto noto della cittadina, Vincenzo Trani e Augusto Ruggiero. Siamo certi che nel merito ci saranno ancora molte altre pagine da scrivere, molte e soprattutto “molto variegate”