■ questione personale di Gaetano Di Meglio
C’è l’imbarazzo della scelta. Da dove parto? Dalla vergognosa vicenda della mensa? Dalla first lady? Dall’assessore fantasma? Dal Porto? E’ difficile scegliere.
Ma facciamo i cavalieri e partiamo subito dall’assessore fantasma, Loredana Cimmino. L’arma di Giosi Ferrandino per far cadere Arnaldo Ferrandino (con cui, in tempi non sospetti giocava a WII e andava a vedere insieme le partite della Juve) è assente dalla Giunta quasi sempre. Le sue apparizioni sono relative solo a quelle questioni che le consentono di gestire clientela politica e altro…
Vi basta leggere le nostre cronache (ma stiamo già conteggiando le assenze dell’assessore che viene dalla terra ferma) per capire che Giovan Battista è costretto ad amministrare solo con Peppe Silvitelli e Ignazio Barbieri e quando questo non può per i suoi problemi con la giustizia, il sindaco di Perrone è costretto a chiedere la presenza della dottoressa Annalucia Miragliuolo. Senza voler mancare di rispetto a nessuno, una donna provata e che sta vivendo un momento molto difficile della sua vita. Suggerire le dimissioni e magari la nomina del fratello (tanto insieme al cognato è sempre attivo nelle stanze del comune anche dove non dovrebbe e dove tiene le mani bene in pasta) come assessore esterno non venga letto come un atto di sciacallaggio, ma come un’esortazione a rispettare il ruolo assessorile e l’impegno che esso reclama.
Ma passiamo all’amica di bagni e tuffi di Giacomo Pascale, Loredana Cimmino. L’assessore al bilancio, ogni tanto appare grazie ai suoi addetti stampa e lacchè (in alcuni casi) quando c’è da buttare un po’ di fumo negli occhi e quando bisogna apparire. Purtroppo l’apparenza senza sostanza si capisce subito e, quando c’è da firmare atti che possono rappresentare una svolta per il paese, l’assessora non firma. Il tentativo pallido del Sindaco di provare a difenderla lascia il tempo che trova. Ormai Castagna sembra un separato in casa. La Cimmino fa nominare i suoi amici professori e, quando si tratta di firmare e di prendersi le proprie responsabilità, cosa fa? E’ assente. Ah certo, quando invece la storia suona bene per la sua cricca politica, eccola presente. Magari a raccontare al povero Castagna …stai attento che ti faccio fare la stessa fine di Arnaldo… E Castagna, amministra da solo Casamicciola. Se è contento lui di andare avanti in questo modo, lo potrebbero essere tutti, ma non lo sono.
E così, da una donna passiamo ad un’altra donna. Nella cronaca di ieri, quella relativa allo scandalo della mensa, abbiamo riportato che agli incontri con la Quadrelle 2001 ha partecipato nientedimeno che la Fist Lady di Casamicciola, la moglie del sindaco. A che titolo? Secondo quale concetto? Forse per far pressione sull’azienda per un ruolo di “famiglia”. Eppure Casamicciola, per la mensa, ha istituito una commissione mensa, aveva un consigliere che era presente. A che è servita la presenza della moglie del sindaco? A controllare la Piro? A controllare al Quadrelle 2001 o a cos’altro? Signori, Casamicciola non è un affare di famiglia. O forse si. Boh…
Prima di passare al porto, c’è un altro aspetto che vorrei evidenziare e per il quale si dovrebbe dare un po’ di solidarietà a Giovan Battista Castagna.
Parliamo della delibera sulla mini rivoluzione dei condoni. Un atto così importante affidato a tre persone. Una scelta radicale che potrebbe cambiare il verso della storia di Casamicciola che non avrebbe retto lo scontro in consiglio comunale. La sede opportuna per questi atti.
Forio docet. E dopo ci torniamo su questo concetto.
Deve essere deprimente per il primo cittadino stare chiuso nella stanza dei bottoni e dover sperare che la dottoressa Miragliuolo ce la faccia a firmare. Mesi di litigi e di guerre tribali per approvare un atto di fondamentale importanza per il paese e snobbare l’appuntamento con il civico consesso. Perché? Perché in consiglio Castagna sapeva di non avere i numeri e di essere, in maniera reale, lui la minoranza.
Una via di fuga, quella della giunta, che svilisce l’intera manovra. E pensare che Loredana Cimmino è stata lontana anche da questo appuntamento. Un appuntamento che potenzialmente può scrivere una nuova pagina della meravigliosa storia di Casamicciola. Nonostante loro. Quale impegno personale poteva tenere lontano la Cimmino dalla giunta? Quale scadenza immediata ha spinto Castagna a votarla anche senza l’assessore al bilancio? Facile, la Cimmino non voleva votarla o, conoscendo certe dinamiche, chissà…
Per chiudere sul condono stendiamo un velo pietoso sul ruolo della minoranza. Un inqualificabile Ciro Frallicciardi sta mostrando il suo volto: un po’ di fumo e di “spacconeria” in consiglio ma senza nessuna solidità. Luigi Mennella è impegnato con la Pitos, mentre Arnaldo e Caterina Buono, poverini, non sanno che parte fanno. Che assurdità…
E passiamo al porto. Il passaggio sulla inutile opposizione casamicciolese è puntuale. Per analizzare bene la questione porto di Casamicciola e la recente richiesta di affidamento ex articolo 45 a Maria di Casamicciola dobbiamo porci qualche interrogativo e fare qualche paragone.
Il primo, su tutti, sperando che la minoranza di svegli (Ciro, sveglia da questo sonno, sei alla stregua della Cimmino, assente!) sarebbe il caso di interrogare la dottoressa Iasuozzo se l’affidamento ad un’azienda in liquidazione sia possibile o meno. E ancora, magari si potrebbe chiedere alla corte dei Conti se nel mandato del liquidatore di una società, si possa prevedere una gestione come quella dell’affidamento di un porto. Troppo difficile? O allo spaccunciello della Sentinella gli piace solo gridare un po’ in consiglio comunale e poi pensare ai fattarielli suoi? Marina di Casamicciola è in liquidazione e, crediamo, che negli scopi di un liquidatore non ci possano essere quelli della gestione diretta di un porto. C’è molta differenza con l’espletamento dei servizi per conto del Comune con la certezza di ricevere un canone annuo, con la manovra voluta da Castagna, Marina di Casamicciola diventa una vera e propria azienda. E poi, sempre al distratto Ciro Frallicciardi, è il caso di interrogare la dirigente Iasuozzo (puoi scriverle qua: Alla Regione Campania, Direzione Generale per la Mobilità, Unità Operativa Dirigenziale 5, Centro Direzionale di Napoli, Isola C/3, in privato ti posso dare anche mail e telefoni) se la motivazione avanzata da Giovan Battista Castagna si adatta. Se il nuovo modello di gestione dell’approdo sia giusto o meno. Sarebbe opportuno chiedersi, caro Ciro, se Castagna ha intenzione di tenere in vita Marina di Casamicciola fino al 31 dicembre del 2020 (data della scadenza delle concessioni demaniali), sempre in liquidazione o cosa? Ciro, hai già deluso il popolo di Casamicciola quando hai fatto il vicesindaco, ora lo stai facendo da consigliere comunale di opposizione.
Ma torniamo a Castagna. Speriamo che lo “spaccunciello” della Sentinella si dia da fare (o Domenico ti ha detto di non fare niente e di stare immobile senza infastidire Castagna?) insieme con gli altri della minoranza perché, Casamicciola è già condannata ad una maggioranza pessima e non può essere “mazzolata” anche con una pessima minoranza.
@gadmeischia
Ciro è impegnato coi licenziamenti del Cisi-Evi.. Arnaldo è impegnato con la vicenda delle antenne telefoniche.. Luigi è impegnato coi mega-lavori attorno al suo discount.. all’inizio di questa consiliatura hanno fatto un pò di fuochi d’artificio, giusto per far capire a quelli della maggioranza che loro sanno fare la voce grossa: il solito stucchevole gioco delle parti, che ormai è stato totalmente sgamato.
Intanto il paese si riempie di ambulanti di varia nazionalità, di bancarelle, e di capitali di dubbia provenienza: basta farsi un giro per rendersi conto che Casamicciola è diventata una dépendance dei quartieri spagnoli.