Ida Trofa | Ordine pubblico, decoro, sicurezza e “Recupero Urbano”. Ubriachi, senza tetto, meretrici e vandali hanno dominato, ufficialmente, incontrastati fino allo scorso luglio, il paese tra disinteresse, sciattare e cattive abitudini. In pieno agosto, poi, la mini svolta politica: 40 giorni di massimo rigore e controlli, soprattutto assunzioni e contratti di servizio disposti dall’ente locale. L’enorme mole di immobili abbandonati come il Pio Monte dove albergano i “senza nome”, le macerie del sisma e molto altro, non aiutano la tutela dell’ordine pubblico e la sicurezza dei centri. Sarebbe questa una delle questioni cardine del tema cittadino.
Lo ha ammesso il primo cittadino ai microfoni de Il Dispari. C’è voluto il sangue ed il panico in piazza per sbatterci i faccia la realtà o cosa?
Dopo il pacchetto sicurezza varato dall’Amministrazione guidata da Giovan Battista Castagna abbiamo chiesto il parere del consigliere Luigi Mennella.
L’ex sindaco è stato chiaro: “E’ stata presa una brutta china dalla quale difficilmente si può risalire. L’omissione nei controlli anche da parte della autorità sovracomunali che dovrebbero vigilare sull’operato del governo, favorisce questo andazzo e, soprattutto, mina la sicurezza dell’intero paese. Ma questo a nessuno sembra importare”.
Intanto si registra l’ennesima maxi infornata tra vigilini e vigilanza. Investimenti pubblici che pesano in vista del prossimo bilancio atteso al vaglio del Consiglio Comunale.
E’ esplosa l’estate ed è esplosa, improvvisamente, a Casamicciola Terme l’esigenza di renderla “sicura”. Non per rubarle lo slogan elettorale, Architetto, non le sembra un pò tardivo programmare ora la sicurezza del paese. Attendere che la piazza si insanguinasse a luglio e poi disporre 40 giorni di “forza pubblica” e vigilanza notturna con nomine e affidamenti?
“Come al solito si assumono provvedimenti tanto per. Fino ad ora si è fatto come gli struzzi ed anche la popolazione di Casamicciola, pur vivendo male, ed avendo paura, alla fine, è finita per subire questo andazzo, quasi abituandosi al degrado, all’insicurezza, ai rischi. Ritengo che sia stata presa una brutta deriva. Una china dalla quale difficilmente si può risalire. L’omissione nei controlli anche da parte della autorità sovracomunali che dovrebbero vigilare sull’operato del governo, favorisce questo andazzo e soprattutto mina la sicurezza dell’intero paese. Ma questo a nessuno sembra importare a nessuno, anzi. Ognuno fa quel che vuole. Io spero sinceramente che la massiccia forza incaricata di vigilare sulla sicurezza del paese, in questi 40 giorni, possa fare qualcosa di concreto.Specie perché continuiamo ad indebitarci anche per sostenere queste scelte politiche. Ma non ne sono convinto, visti i trascorsi. Serve sicuramente più tutela ed una migliore programmazione oltre la stagionalità. Continuiamo a prendere quel che viene”.
3 vigili immessi in servizio attingendo dalla graduatoria di Forio, senza ancora un contratto e 3 agenti dal concorso di Lacco Ameno con un contratto già definito dalla segretaria generale Anna Li Pizzi. Atti raffazzonati o cosa?
“Atti sicuramente raffazzonati e pericolosi, anche per gli stessi agenti incaricati che lavorano senza contratto. Ho letto della cosa anche sulle vostre pagine. Ho parlato della questione, palesandola al vice comandante Di Noto Morgera Salvatore detto Franco. E secondo lui, che è stato anche comandate della Polizia Locale, gli atti invece sono in regola. Ho controllato e non ho trovato, invece, nessun documento che attesti la regolarità delle procedure per gli agenti messi in strada attingendo dalla graduatoria di Forio. Quindi per questo invierò una dettagliata nota alla Procura della Repubblica e chiederò lumi alla Segretaria Anna Li Pizzi. In particolare chiederò come il Vicecomandante abbia potuto farli lavorare senza autorizzazione. La segretaria che finge di non vedere procedure incomplete ed illegittime ed invece di controllare che lo siano, tutelando anche gli stessi agenti, da aria alla pancia, quando mi vede arrivare in municipio. Non ho trovato nessun documento che regolarizzi le nomini dei vigili turriti, mi sarebbe piaciuto leggerli, mi sarebbe piaciuto vederli. Non ho trovato atti, né in segreteria, né al comando. Non ci sono decreti, non ci sono delibere di giunta, né delibere di consiglio comunale. Cosa più importante non ci sono neppure le determine, come quelle che la stessa segretaria ha licenziato per le assunzioni da Lacco Ameno.Quello è il modo giusto di fare. Ora tutte le contravvenzioni che hanno fatto questi tre di Forio, senza contratto legittimo, devono essere annullate”
La Vigilanza. Sempre la stessa, quella dei falliti controlli agli immobili comunali depredati e danneggiati costantemente. Masochismo istituzionale?
“Significa che il sindaco nonostante tutto ha fiducia in loro, oppure c’è un continuo scambio, un voto anche di scambio per le prossime elezioni. Non ho altre spiegazioni logiche. Purtroppo!”.
Di recente il sindaco ha dichiarato che la centralità del rudere del Pio Monte con la presenza di una popolazione numerosa di senza nome, homeless, che vi albergano senza controlli, favorisce i rischi per la sicurezza con la presenza di queste sfortunati per il centro e la piazza. Lei ha lottato per decenni al fine di valorizzare e recuperare quella struttura. Di recente ha avuto ragione anche davanti alla legge. Cosa pensa di questa considerazione ?
“Io penso che al di la del rudere del Pio Monte a Casamicciola ci sia un numero indefinito di persone che ha bisogno di aiuto e che si arrangia in luoghi di fortuna e nei ricoveri più disparati. Queste persone andrebbero aiutate. Il Direttore Generale dell’ASL Na 2 Nord, Antonio D’Amore, dovrebbe cominciare a farsene carico. Specialmente oggi che abbiamo un nuovo centro Salute Mentale che deve essere utilizzato per queste persone che ne hanno bisogno. Non credo che dobbiamo continuare a spendere i soldi pubblici e lo dico personalmente al direttore generale D’Amore senza nessuna utilità concreta per chi ha evidenti problemi e bisogno di una mano. Io la vedo cosi. Non penso che ora che c’è una sede per la salute mentale questo debba restare solo un modo per investire inutilmente danni o magari solo per far andare avanti l’opera Pia Avellino Conte Se c’è una struttura è bene pure che venga utilizzata.
La cosa grave, restando in tema di agibilità, sicurezza e ricoveri per senza tetto, è che, secondo me, bisogna evidenziare che nel Comune di Casamicciola Terme la stessa sede comunale non è agibile, né sicura per chi la frequenta, li anche ci dormono dei senza tetto. Eppure nessuno interviene. Non interviene l’Asl, non intervento il nucleo di tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro. Specialmente in una struttura che non è agibile in virtù della dell’ordinanza 334 del 2017, la quale riteneva che l’immobile era pericoloso dopo il sisma. Quindi a maggior ragione non ci possono essere decine decine di persone, circa 50 che lavorano lì senza nessun coordinamento e senza nessuna sicurezza. Poi nei depositi, nelle fondamenta ci vive anche un quantitativo di persone che non sappiamo e quindi il quadro di pericolo è chiaro. Pertanto credo che oltre agli sforzi e alle assunzioni comunali le autorità preposte debbano finalmente venire a contralte e fare il loro dovere. Ne va della sicurezza di tutti!”.
Assunzioni ed incarichi, come sta il bilancio approvato in giunta e che vi apprestate a discutere in consiglio comunale?
“Non sono un esperto e questo non sono in grado di dire sulla bontà del bilancio. Secondo me i bilanci, a Casamicciola, recano numeri sempre falsi. Il bilancio corrisponde esattamente a quella che è la situazione reale del paese e questo è evidenziata, chiaramente, pure dal fatto che è stato allontanato il vecchio consulente Paolo Tarantino il quale, secondo me, giustamente, voluto confermare alcuni tipi di spese che non potevano essere fatte e per tale motivo l’amministrazione ha deciso di cambiare consulente per forse interpretare i numeri in modo diverso e che possano essere utili a questo continuo scambio di voti di cui le ho parlato”.
Nell’estate della ripartenza niente va come previsto, o almeno pare. Alle prese con la quarta ondata dell’epidemia, tra green pass ed una inesorabile escalation di disordini, non solo per la presenza di un turismo troppo troppo “low cost” (per non dire altro), l’effetto sperato con il pacchetto sicurezza non è stato in parte già raggiunto. Nei giorni successivi l’annuncio del varo di nuove e più restrittive misure sono ancora preoccupanti i fenomeni di violenza e la presenza di figure poco edificanti in termini di tutela pubblica. Ma forse questo esula dalla territorialità e dai luoghi, o dal singolo comune.
