mercoledì, Marzo 19, 2025

Cesare, Luigione, Acunto e Raustella: Serrara, il passato è servito

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La palla di corta di Luigione: si rimangia tutto e candida il figlio e Sandrino. Mustakì subisce il veto dei volponi ed entra in campo la riserva: Cecilia Iacono

Gaetano Di Meglio | Non c’è più nulla più da sapere: Serrara Fontana può scegliere. Da una parte il futuro con Irene Iacono e, dall’altra, il passato remoto di Cesare Mattera. Un passato torbido fatto di sgambetti agli amici, di ostruzionismo in giunta e in consiglio comunale, di attività mirata a fermare lo sviluppo di Serrara Fontana.

Da una parte, Irene e la sua squadra, che per 10 anni ha scritto le più belle pagine della storia moderna dell’isola d’Ischia dalla gestione del porto di Sant’Angelo, alla cacciata dell’azienda della NU che non lavorava bene fino all’unico screening quindicinale di tutti gli alunni del comune e, dall’altra parte, eh, i caini di Cesare Mattera. Quelli che si sono fatti firmare il primo condono, che volevano far assumere l’amico nella NU, che davano gli incarichi da migliaia di euro alle compagne di vite e che, dopo aver visto i rubinetti chiusi da Caruso, hanno dapprima iniziato una lunga azione di contro governo e di sgambetti costanti e poi hanno mandato il comune di Serrara Fontana nel disastro del commissario prefettizio. Del resto, questa è storia.

Alla lista giovane, dinamica e determinata con Irene Iacono candidata alla carica di Sindaco, dall’altro lato sul facsimile troveremo gli sgherri di Cesare che si presenta in una formazione con Vincenzo Acunto e Luigi Iacono.

Il passato remoto in ogni senso: tre personaggi noti a tutto il paese, con l’atteggiamento tipico del vuoto che si mostra pieno e che, in meno di un mese, hanno detto tutto e il contrario di tutto. Hanno svoltato e risvoltato sperando che i cittadini di Serrara Fontana si “ammoccassero” le loro litanie.

E così, prima di dedicarci alla “creme” dei candidati di Cesare Mattera, allo zoccolo duro della demagogia, del populismo messo in scena in questi mesi è bene dedicarci ai due grandi vecchi che si sono alleati con Cesare. I due burattini che tireranno i fili del contadino di Fontana. Una fine ingloriosa.

Ed eccoci alla palla corta di Luigione.

Proprio a noi de Il Dispari, Luigi aveva detto che vedeva “due proposte sul tavolo che non hanno una identità. Sono due profili. Uno che si presenta come mamma – ed è anche importante questo- e un altro come uno che ha sempre lavorato e non ha imbrogliato – ed è un altro punto importante – ma io vorrei sapere domani mattina nei primi 100 giorni cosa fai quando vai lì? A Cesare, che mi ha incontrato, io ho spiegato questo. Stessa cosa con mio figlio.”

Senza mai un confronto con la coalizione di Irene, come farà Luigione a scegliere Cesare? Ah, già, l’incontro al bar durante la passeggiata a Sant’Angelo non può essere considerato un incontro…

Beh, stando alle loro parole è tutto scritto.

Gli chiedemmo su cosa avesse scelto Cesare o Irene e se avesse avuto un’apertura verso uno dei due, la risposta fu chiarissima: “Significa prendere il mio progetto e portarlo avanti.”

E ancora: “Quindi non ci dici Roberto chi ha scelto?” “Roberto se sceglie, sceglierà quello che dice Progetto Ischia”.

Alla faccia! La condizione “sine qua non” era “simbolo, nome e progetto”? E alla fine abbiamo due candidati (Roberto e Sandro Iacono) e null’altro. Niente simbolo e niente nome. Che palla corta! Che figurella….

L’altro pezzo da commentare, in ultimo, dopo le sceneggiate in paese è la candidatura di Iacono Cecilia. Legata con i fili, a doppio e triplo giro, con Vincenzo Acunto, Cecilia è la sostituta o la riserva, come volete voi, di Mustakì, il candidato pesante che Cesare voleva in lista fin dalla sfiducia di Caruso (era lui il pezzo da 90 che volevano sostituire con le “mazze di scopa”) ma che ha ceduto il passo ai vecchi volponi e ha subito il “veto” alla sua candidatura. Questo ci serve come cifra per capire quanto Cesare Mattera sia sempre di più un candidato burattino nelle mani di “vecchi volponi”.

E così il futuro di Serrara Fontana è affidato alle mani di Vincenzo Acunto, Luigi Iacono, Raustella e Cesare Mattera.

Ma andiamo a vedere gli altri campioni di “Un Amico in comune”

Partiamo subito da Cuscitiello. Aniello Mattera (che con i figli voleva gestire gratis e a scopro di lucro il campetto da poco realizzato) non voleva in lista Sandrino. Le sceneggiate dell’altra sera a Cava Mare, poi, hanno fatto desistere il più arrogante e poco rappresentativo consigliere comunale di tutta l’isola. Secondo il capo dei bus sull’isola, infatti, Sandrino gli darebbe fastidio con i voti che deve prendere (si, perché qui è solo questo la ratio) dalla squadra di calcetto. Ma Aniello Mattera è quello che ha devastato ampie zone di Forio per realizzare parcheggi e ha incassato pareri negativi della Soprintendenza. Ma perché lo ha fatto a Forio? Perché l’argine della correttezza e della corretta gestione di Caruso ha bloccato la deriva che Cesare voleva: tra autorizzazioni a mezzi, rilasci di condoni e chissà con cosa altro avrebbe predato a Serrara Fontana.

Continuiamo random. Uno dei candidati ad essere vicesindaco è Celestino Iacono. Quello che, negli anni, ha esposto Sant’Angelo alla più brutta pagina di accoglienza. Sua la struttura con la cucina chiusa dai NAS e che lo ha costretto a lavori intensivi per rimetterla in condizioni, almeno, decenti. La volta scorsa Celestino si candidò con la squadra di Caruso e raggiunse gli stessi voti di Peppino Di Meglio. Eletto per ordine alfabetico, entrò in consiglio comunale proprio Di Meglio e Celestino perse, immediatamente, la voglia di impegnarsi per il paese. Almeno fino ad oggi. Nel frattempo ha stretto rapporti con il politico regionale Sommese. Attualmente alle prese con diverse vicende giudiziarie. Sarà questa la volta buona per essere eletto? Chi lo sa. Nel frattempo, però, zia Carla ha già suggerito a Paolo Di Maio di non rinnovargli il fitto del ristorante perché si è candidato con Irene. Quanto passato!

Tra gli altri candidati, nel frattempo, spicca un’altra perla di Cesare Mattera. Tra i candidati, infatti, spicca Mattera Filomena. Una candidatura che imbarazza da lontano. Filomena, infatti è la figlia del vecchio comandante dei vigili di Serrara Fontana. Quel Giuseppe Mattera di cui nessuno ha un buon ricordo, tranne Cesare ovviamente. Al pari, Vito Gallo è un gigante. Ma la candidatura di Filomena serve solo per creare qualche problema a Rosario Caruso. Ora che il sindaco uscente è in lizza tra quelli che devono prendere le preferenze, ovviamente, candidare la cugina della moglie è la scelta che compie chi non ha cuore le sorti del paese ma che con la sua accozzaglia di candidati deve solo provare a mettere le zanne sul potere.

Ne abbiamo già parlato molto, ma la candidatura di Palma Iacono, ultima firma per sfiduciare Caruso, in verità non ha significato più di tanto. Hanno speso parecchio in foto e gestione social per snocciolare qualche interesse privato come la “Iesca” e qualche altra stupidaggine. Richiamata al silenzio da Cesare, Palma è scomparsa nel silenzio di tutti gli altri.

Penultimo degno di nota è l’assessore uscente Giuseppe Emilio Di Meglio. Beneficiato e benedetto da Rosario Caruso per 10 anni, Peppino dovrebbe dire grazie all’infinito al sindaco uscente per tutto quello che ha avuto possibilità di fare. Eppure, però, nel loro racconto folle è meraviglioso sapere che sia Cesare Mattera sia lui, hanno vissuto 10 anni come una “moda del momento”. Abbiamo letto le sue assurde proposte in questi mesi: la prova che Peppino saliva al comune, approvava le delibere e non capiva il loro significato. Non staremo qui a raccontare altre storie.

Last but not least Daniele Trofa. Degli affidamenti alla compagna e del caso Sergio Di Meglio ne parleremo nei prossimi giorni. Basta mettere questi due eventi in fila: affidamenti da migliaia di euro alla compagna e il caso Di Meglio per capire la motivazione che ha spinto Trofa prima a non vivere l’amministrazione e poi a sfiduciare Caruso.

Gli altri contano poco, non avranno spazio e, forse, Cesare non li farà salire anche al piano di sopra. Benvenuto passato!

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  • Articolo realizzato dalla Redazione Web de Il Dispari Quotidiano. La redazione si occupa dell'analisi e della pubblicazione fedele degli atti e dei documenti ufficiali, garantendo un'informazione precisa, imparziale e trasparente. Ogni contenuto viene riportato senza interpretazioni o valutazioni personali, nel rispetto dell’integrità delle fonti e della veridicità dei fatti.

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