Pasquale Raicaldo | E’ una sconfitta per tutti. In particolare per Forio. Per la democrazia. Per chi crede nella cittadinanza attiva che si rimbocca le maniche. Alza la proverbiale bandiera bianca il Comitato Chiaia e dintorni, una presenza costante nella gestione e nella salvaguardia del territorio foriano negli ultimi, travagliati anni. E lo fa, non casualmente, proprio mentre il comune del Torrione cade a pezzi, letteralmente e metaforicamente: da Cava dell’isola a Citara, passando per il Cuotto. Un mezzo disastro.
A far traboccare un vaso che già barcollava, a quanto pare, l’improduttiva interlocuzione con l’amministrazione comunale e le lotte intestine che si sono sviluppate all’interno di una realtà meritoria, già protagonista di forti iniziative di sensibilizzazione (la battaglia per le scogliere a protezione degli arenili di San Francesco, Fortino e Chiaia) e di tutela e pulizia del territorio. Una pagina triste, per Forio, che verrà affissa nelle prossime ore sulle mura del paese attraverso un manifesto di cui siamo in grado di darvi l’anteprima: la firma in calce è di sette dei tredici soci del Comitato, che formalmente resta in vita ma che – a quanto pare – è destinato al de profundis. Si dimettono il presidente Rosa Greco, l’avvocato Maria Anna Verde, Giuseppe Sferratore, Angela Cuomo, Franco Amalfitano, Anna Maria Verde e Monica Maria Baur: l’anima dell’organismo. Che nella lettera intrisa d’amarezza si rivolge ai “concittadini della Chiaia”.
«E’ con grande rammarico – si legge – che ci vediamo costretti a scrivere questa lettera indirizzata a voi tutti, alla quale affidiamo le considerazioni sulla nostra esperienza nel “Comitato Chiaia e Dintorni”.
Prima di fare le nostre valutazioni vogliano ripercorrere, insieme a Voi, questo lungo cammino del comitato, non privo di difficoltà e tentennamenti. Il nostro comitato è nato nell’aprile del 2011 dal desiderio di 41 concittadini di migliorare e rendere vivibile il quartiere. Il problema più importante che abbiamo tentato di risolvere era ed è quello dell’erosione costiera che, purtroppo, in alcuni punti del nostro lungomare è estremamente serio, con rischio di crolli imminenti a danno di attività commerciali ed abitazioni ivi presenti. Purtroppo, però, i numerosi tentativi di sollecitare sia la precedente che l’attuale amministrazione sono risultati vani. Come sono risultati vani tutti i tentativi fatti anche a livello regionale.
Comunque non ci siamo mai arresi e abbiamo protocollato l’ultima diffida al Comune di Forio pochi giorni fa, dopo aver preso, per l’ennesima volta, contatti con l’ufficio tecnico».
La questione delle scogliere è uno dei più grandi fallimenti dell’ultimo trentennio dell’intera isola: un’opera mai completata, l’avvio dei lavori ha soltanto amplificato i danni alla costa. Che, letteralmente, è crollata a pezzi. Da San Francesco al Fortino, le mareggiate spaventano. E la spiaggia è scomparsa. Ma le istituzioni continuano ad essere incapaci di venire a capo di un problema che, nel frattempo, sembra ingigantirsi.
«Per il resto, – continua la nota dei dimissionari – abbiamo cercato di intervenire anche sulle piccole cose come il ripristino della segnaletica stradale ed il posizionamento di idonei contenitori gettacarte per i rifiuti sia sulle strade che sulle spiagge libere.
Ed ancora la sistemazione dei pali di pubblica illuminazione e la messa in sicurezza dei relativi cavi, la sistemazione di fioriere su tutto il lungomare.
Abbiamo segnalato, denunciato quanto accadeva sul territorio a danno dei cittadini.
Abbiamo effettuato – prosegue la nota – la pulizia delle strade del quartiere e delle spiagge in varie occasioni anche in collaborazione con l’Ego Eco, le scuole medie di Forio, l’Istituto Nautico, i vari stabilimenti balneari della zona, il Regno di Nettuno, Ass.ne Nemo, Legambiente, ed altre associazioni , sensibilizzando in particolare i giovani su problematiche ambientali.
Abbiamo chiesto e progettato la riqualificazione urbanistica del Rione Sanseverino e del lungomare ma, purtroppo, il progetto per il quale erano stati stanziati i fondi dalla giunta Regine, è stato revocato dalla giunta Del Deo.
Abbiamo richiesto al Comune di Forio un sollecito intervento per la situazione di vico III Fortino, dove alcune famiglie avevano chiesto il nostro intervento per la messa in sicurezza della strada, seguendo la questione fino alla realizzazione dei lavori.
Abbiamo collaborato con il nostro parroco Don Beato in varie occasioni, come la Via Crucis sul lungomare, l’arrivo dell’Addolorata dopo il restauro ed i festeggiamenti dedicati a San Francesco di Paola.
Abbiamo partecipato ai festeggiamenti in onore del nostro Patrono San Vito con striscioni e fuochi d’artificio.
Abbiamo, in particolare nel periodo estivo, contribuito a rendere maggiormente piacevole la vacanza dei nostri ospiti con feste e spettacoli di piazza. Nel periodo invernale, invece, abbiamo organizzato le tombolate con tanti premi e divertimento per grandi e piccini.
Abbiamo più volte sollecitato l’apertura del campo sportivo nel periodo estivo per consentire il parcheggio delle tante automobili dei residenti e dei fruitori delle nostre spiagge.
E’ anche vero che tante cose, che avremmo voluto fare, non siamo riusciti a realizzarle per svariati motivi, ma con questa lettera non vogliamo di certo giustificarci.
E’ solo che prendiamo atto che è arrivato il momento di lasciare il posto ad altri o forse a nessuno!
Siamo stati sempre consapevoli delle difficoltà del nostro compito: un piccolo comitato di quartiere senza grandi risorse economiche e con pochi mezzi, certo non poteva andar lontano. Lo scontro con il “sistema politico” ci ha purtroppo fermato.
Il problema più grande è stato però all’interno del quartiere dove siamo stati per lo più criticati alle spalle da persone che non hanno ritenuto “dignitoso” lavorare per il bene della zona, e ciò ci ha indebolito portandoci a presentare le nostre dimissioni irrevocabili.
Ebbene a questo punto ci arrendiamo, lasciamo che tutto torni come prima, sperando che coloro che vorranno continuare a mantenere vivo il comitato abbiano maggiore forza di noi a subire gli attacchi interni ed esterni provenienti da più parti. E’ chiaro che il nostro impegno rimarrà comunque vivo per la salvaguardia del luogo dove viviamo ma si concretizzerà in forme diverse. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno dato fiducia, credendo in noi. La nostra ultima collaborazione come comitato – chiude la lettera – sarà per i festeggiamenti in onore di San Francesco di Paola, su gentile richiesta del nostro parroco».
è una risposta giustamente arrabbiata che vede, però, la vittoria della rassegnazione di fonte all’arroganza ed alla nullità che vige nel territorio foriano e non solo, nelle istituzioni. Ma non è questo che volevate combattere? Ebbene, se così, consentitemi di dissentire sulla dimissioni e di indicarVi una fase diversa, quella della lotta politica senza padrini e senza sconti a nessuno; quella lotta che vuole che le vostre giuste istanze trovino spazio nel dibattito foriano, nella comunità foriana proponendo e realizzando incontri tematici, assemblee aperte, partecipazione alla vita consiliare, impegni di presenza e di idee sulle tante questioni che affliggono il paese. In realtà l’invito che Vi faccio è quello di un rilancio della V/ iniziativa in forme nuove che non disdegna il confronto e che sappia comprendere ed inserire il proprio problema in un più ampio contesto dove trova forza e vitalità; di far sentire alta la V/ voce nella legalità e nella determinazione.
Vergognatevi. Avete distrutto la spaggia più bella dell’isola. Abusivismo dovunque. Case sorte una addosso all’altra, tutte abusive, chioschi che sono diventati ristoranti. Via Spinesante è un imbuto con gradini, persiane e finestre che aprono sulla sede stradale, attività aperte in locali completamente abusivi. Diverse retate a camorristi negli anni scorsi testimoniano il rispetto che avete avuto per Forio. Praticamente una Casba….. e adesso vi ponete il problema della vivibilità e delle scogliere?
Se fossi l’ufficio tecnico risponderei alle vostre sollecitazioni controllando il territorio “nei dettagli”. Come se li chiedono i diritti…. peccato siano tutti e dico tutti fuorilegge!
Luigi invece tu l ‘ abuso dove lo hai fatto? a casa?
Ammesso e non concesso che lo avessi commesso anche io non darei la colpa agli altri del degrado in cui si vive… la chiaia chi l’ha rovinata? Chi la ha cambiata ? Ora avete perso le pecore e volete la lana?
Ma chi li ha votati questi amministratori?